Piemonte, ecco 5 borghi non troppo conosciuti da visitare in estate
I paesini di montagna e quelli immersi nelle valli regalano scorci panoramici, ideali per passare momenti di pace a contatto con la natura
Natura, enogastronomia, sport, storia: il Piemonte in estate è capace di offrire tutto questo, ma soprattutto il relax. I paesini di montagna o quelli immersi nelle valli regalano scorci panoramici e sono ideali per passare dei momenti di pace a contatto con la natura. Scopriamo cinque borghi in Piemonte in cui trascorrere una vacanza nella bella stagione.
1. San Giacomo di Roburent (Cuneo)
San Giacomo di Roburent è un paesino situato a 1.011 metri sul livello del mare. Si tratta di una località perfetta per chi, dalle vacanze estive, pretende quiete e una fuga dal caldo afoso. Sul territorio comunale si trovano anche le fonti di Liset, da cui sgorga l’acqua più leggera d’Europa. Il centro abitato è circondato da boschi, perfetti per le escursioni a piedi o in mountain bike. Una delle più famose è quella che porta alla scoperta della cosiddetta “Valle sospesa di Casera Vecchia” e conduce in cima al monte Merdenzone, da cui si può godere di un panorama a 360 gradi sulla vallata.
2. Usseaux (Torino)
Solo 180 abitanti per Usseaux, un borgo riconosciuto tra i più belli d’Italia. Si tratta di un luogo ideale per gli appassionati di storia e architettura locale. Qui è possibile ammirare ancora oggi alcuni degli antichi edifici nella loro versione originale, risalente al primo ‘700. Imperdibili sono il vecchio forno, il mulino o lo storico lavatoio. Passeggiando per le viuzze del centro è anche facile imbattersi in tante scenografiche fontane e in meridiane colorate, gli antichi orologi riprodotti sulle mura di abitazioni private. I più golosi devono assaggiare la calhetta, un piatto della tradizione costituito da polpette preparate con uova, patate, cipolla e lardo.
3. San Domenico di Varzo (Verbano-Cusio-Ossola)
Nel cuore delle Alpi Lepontine, San Domenico di Varzo è un borgo che, soprattutto negli ultimi anni, ha puntato su un’offerta turistica dallo stampo green e low cost. I percorsi attualmente attivi sul territorio sono dedicati al nordic walking (la camminata sportiva con ‘racchette’) e alle escursioni in bicicletta. Nel mese di agosto, inoltre, qui si svolge la Rampigada, una corsa campestre attorno all’Alpe Ciamporino e l’Alpe Veglia. Su quest’ultima si dirama anche il cosiddetto Sentiero dei fiori, un percorso naturalistico, particolarmente suggestivo e colorato.
4. Mombaldone (Asti)
Nel cuore delle langhe, Mombaldone ha origini medievali, come dimostrato dalla porta di ingresso al centro storico e dalla cinta muraria che circonda il borgo. Si tratta di costruzioni storiche ancora perfettamente conservate, così come i palazzotti appartenuti alla nobiltà del Medioevo, costruiti in pietra arenaria, tipica della zona. Il villaggio è anche circondato da boschi attraversati da sentieri per le escursioni. Nel territorio comunale scorre, inoltre, il fiume Bormida, su cui vengono organizzate gite in canoa. Lo sport tipico del posto è però la palla a pugno: un gioco a squadre che si svolge su un campo lungo circa 90 metri, utilizzando un pallone elastico (detto ‘balon’ in piemontese). Per questa disciplina esiste anche un campionato nazionale.
5. Volpedo (Alessandria)
Volpedo è il luogo di nascita di Giuseppe Pelizza da Volpedo, pittore vissuto a cavallo tra ‘800 e ‘900, autore del celebre quadro ‘Il quarto stato’, da sempre simbolo della lotta operaia. È proprio da Volpedo che l’artista ha tratto le sue prime ispirazioni, osservando luoghi e persone. Nel borgo sono stati infatti creati diversi percorsi ‘pelizziani’ che portano alla scoperta degli scorci amati dall’artista. Volpedo ha anche un’antica tradizione culinaria: tra i piatti da assaggiare il tipico risotto al barolo, gli agnolotti del plin ripieni di stufato di carne e i torcetti, dolci a forma di bastoncini zuccherati.