Piemonte: colori da acquerello e scorci da cartolina delle Isole Borromee

La regione racconta l’eleganza dell’arcipelago del lago Maggiore e presenta questa meraviglia al pubblico planetario dell’esposizione universale

di LORELLA BOLELLI
24 novembre 2021

Lago Maggiore

L’autunno è la stagione che regala alle foglie il loro colore più caldo e sfumature che aggiungono magia a ogni bosco o parco naturale.

L’esplosione cromatica dal giallo ocra fino al rosso scuro intenso, passando per arancio, oro e le tonalità del marrone è uno dei motivi di fascino per un weekend romantico al centro del lago Maggiore, laddove giacciono come perle le Isole Borromee, protagoniste indiscusse del ‘Belvedere’ di Expo Dubai quali testimonial del Piemonte. Passeggiate rigeneranti e momenti di relax per poter ricaricare le batterie sfiorano però anche bellezze storico-artistiche, palazzi nobiliari, ville della Belle Epoque, scorci d’indiscutibile eleganza, paesini antichi e borghi incantati. Verbania viene chiamata ormai da tempo ‘il giardino sul Lago’, soprattutto per la presenza di numerosi giardini e aree verdi di grande interesse e fascino, che in estate si colorano di tinte forti e accese e, in autunno, di colori caldi e avvolgenti. Da queste parti ha stabilito le proprie residenze estive la famiglia Borromeo: eleganti palazzi avvolti da immensi giardini (dal 2002 inclusi nel circuito inglese della Royal Horticultural Society) che decorano e impreziosiscono le isole del lago e le sue sponde.

Qui il 4 settembre 2004 l’erede di casa Agnelli e vice presidente Fiat, John Elkann e la nobildonna Lavinia Borromeo hanno scelto per sposarsi la cappella ottocentesca dell’Isola Madre decorata per l’occasione con rarissimi gelsomini del Madagascar raccolti proprio dal giardino dell’isola. Stessa location anche per la sorella Beatrice che, il primo agosto 2015, ha detto sì a Pierre Casiraghi, terzogenito di Caroline di Monaco con grande ricevimento serale alla Rocca di Angera. I principi Borromeo sono i proprietari dell’Isola Madre e dell’Isola Bella che, insieme all’Isola dei Pescatori, all’Isolino San Giovanni e allo Scoglio della Malghera formano l’arcipelago delle isole di fronte a Stresa, sulla sponda piemontese del lago. Colori acquarellati e immagini da cartolina che hanno colpito anche il New York Times che, nel 2019, ha inserito la località tra le dieci più affascinanti del mondo. Fascino antico visto che tra fine Settecento e inizi Ottocento il lago divenne una delle mete più ambite del Grand Tour. Virtù, bellezze e fascino di questo specchio d’acqua fecero perdere la testa anche a tanti artisti e letterati come Dickens, Montesquieu, Stendhal, Hemingway. L’atmosfera è rimasta quella, la mano dell’uomo ha cambiato poco o nulla. I giardini dell’Isola Bella, per esempio, risalgono al 1671 e da allora sono gli stessi. L’origine si deve all’idea visionaria di Carlo III Borromeo che volle trasformare un’area brulla e incolta in un eden in stile barocco in omaggio alla moglie Isabella d’Adda. Il figlio Vitaliano VI riprese dopo vent’anni di pausa il progetto paterno, ma il completamento avvenne solo nel 1948 per mano di Vitaliano IX che aggiunse alla dimora di famiglia anche il Salone Nuovo, la facciata settentrionale e il grande molo. Tra le altre attrazioni le sei stupefacenti Grotte interamente ricoperte di sassolini di fiume e luccicanti scaglie di mica, la Galleria Berthier che custodisce 130 quadri dal 1500 al 1700, una delle collezioni barocche più complete del Norditalia, la Sala di Napoleone dove l’imperatore dormì però una sola notte.

Top 5 del Piemonte

 

1. L’ISOLA DEI PESCATORI

Altra atmosfera rispetto alla nobile Isola Bella è quella che si respira all’Isola dei Pescatori le cui casette dai tetti rossi sono sovrastate dal campanile della chiesa di San Vittore. Nel villaggio risiedono 50 abitanti che vivono tra stretti vicoli e case dai lunghi balconi utilizzati per essiccare il pesce.  

2. IL GIARDINO SUL LAGO

Se l’Isola Bella è un inno al barocco, l’Isola Madre è un enorme giardino che i Borromeo nei secoli hanno resa il luogo più voluttuoso del mondo come lo definì Gustave Flaubert. Priva di abitazioni private, venne trasformata nell’Ottocento in parco romantico e giardino botanico.  

3. IL PARCO PALLAVICINO E IL MOTTARONE

Non solo isole. La natura domina anche sulla terraferma a Parco Pallavicino di Stresa che ospita anche una cinquantina di specie faunistiche. Da qui dista una ventina di chilometri la vetta del Mottarone a 1492 metri, punto d’osservazione privilegiato sui sette laghi e le Alpi. Sul Mottarone c’è anche l’Adventure Park, percorso aereo tra gli alberi, per grandi e piccoli.  

4. LE BAMBOLE E LA ROCCA DI ANGERA

La Rocca di Angera con la sua pieve entra a far parte del patrimonio della famiglia Borromeo il 18 gennaio 1449. Costruita dai Visconti, negli ultimi anni è stata oggetto di un restauro voluto dalla principessa Bona Borromeo che ha restituito al Castello l’antico splendore e regalato ai visitatori le sue collezioni, dando vita al Museo della Bambola e del Giocattolo più grande d’Europa.  

5. DAL PESCE ALLA POLENTA CHE SAPORI

Si può optare per uno spaghetto con colatura di alici e bottarga, tanto per star leggeri oppure provare i filetti di pesce persico con burro e salvia e riso in cagnone (una delle specialità del lago), ma anche avventurarsi nel mondo infinito della norcineria o farsi coccolare (soprattutto nella stagione fredda) da ogni versione di polenta possibile e immaginabile. Il lago è nel piatto.