Non si tratta di luoghi religiosi, ma le
Cattedrali Sotterranee, il nome con il quale sono state ribattezzate le monumentali cantine costruite nel sottosuolo di
Canelli, piccolo borgo che sorge nel cuore della regione vitivinicola piemontese delle
Langhe-Roero e
Monferrato e culla del
vino spumante, rendono alla perfezione l'idea della maestosità di queste gallerie scavate nella pietra e nel tufo a partire dalle seconda metà del 1800.
Si tratta di autentici capolavori di ingegneria visto che si parla di oltre
20 chilometri di di tunnel e sale, che si spingono nel sottosuolo fino a
40 metri di profondità. I cunicoli si alternano in molti casi ad ampi saloni di mattoni con soffitti a volta sorretti da massicce colonne, che possono ricordare le navate di una chiesa. Qui migliaia di bottiglie vengono lasciate fermentare, per ottenere aromi e sapori. Oggi le Cattedrali Sotterranee fanno capo a
quattro grandi cantine storiche (Bosca, Contratto, Gancia e Coppo) e tutte rendono accessibili al pubblico i loro tesori. Un luogo così non esiste in nessun'altra parte del mondo ed è per questo che le Cattedrali Sotterranee di Canelli fanno parte del
Patrimonio Mondiale dell'Unesco già dal 2014.
Le origini delle Cattedrali
Questo intricato dedalo di tunnel che ammiriamo oggi ha una storia molto antica, visto che lo scavo delle prime cantine risale probabilmente già nel XVI secolo, ma terminò solo nel XIX secolo, e più precisamente a partire dal 1865 quando la famiglia
Gancia produsse il primo
Spumante italiano. Fu infatti
Carlo Gancia, grazie alle tecniche del
Metodo Classico apprese in Francia nelle terre dello Champagne, a portare nel territorio di Canelli questa tipologia di produzione delle cosiddette “bollicine”. Negli anni successivi, alle Cantine Gancia si aggiunsero anche le Cantine Bosca, Cantine Contratto e Cantine Coppo. Gli abitanti di Canelli hanno unito le loro forze e si sono adoperati per trovare una soluzione alla conservazione del vino. Queste strutture sono state progettate per fornire l'ambiente ideale per la lavorazione e l'affinamento del vino. Il materiale tufaceo non solo mantiene una temperatura costante tra i 12° e i 14° gradi, ma aiuta anche a mantenere costanti i livelli di umidità, che è fondamentale per la qualità del vino. La posizione sotterranea fornisce inoltre un ambiente stabile e consistente, lontano dalla luce solare e da altri fattori esterni che potrebbero influire negativamente sul vino.
Le quattro sorelle
Sono quattro le cantine che si fregiano dell'appellativo di Cattedrali Sotterranee:
Gancia, Contratto, Bosca e Coppo e tutte offrono visite guidate che comprendono anche un'ampia degustazione dei vini prodotti. Le Cantine Gancia sono le più antiche e risalgono al 1865. Si tratta della prima azienda di bollicine fondata in Italia e le proprie cantine sono un intricato labirinto di cunicoli che si snoda per chilometri e vanta una spettacolare sala a oltre di 100 metri di profondità. Altrettanto spettacolari sono le Cantine Bosca, per un'altra azienda ben radicata nel territorio che produce vini fin dal 1831. E' in queste gallerie e maestose stanze che vengono prodotti vini spumanti pregiati come le bollicine
Bosca Metodo Classico Riserva del Nonno,
Alta Langa DOCG e
Mille Giorni e
Mille Giorni Rosé della linea Ispiro. Nelle Cantine Bosca vengono organizzate anche mostre, concerti e presentazioni di libri. Le Cantine Contratto, fondate nel 1867, coprono la bellezza di 5 mila metri quadrati di superficie arrivando quasi a 40 metri di profondità. L'azienda fu la prima a produrre lo Spumante denominato “millesimato”. Tra la fine del 1800 e i prime del 1900 l'azienda divenne fornitrice del Vaticano e della famiglia reale italiana, oltre che esportare i propri prodotti in tutto il mondo. Infine le Cantine Coppo, azienda le cui origini risalgono al 1892, per un altro spettacolare percorso di alcuni chilometri nel sottosuolo della collina di Canelli. In questo caso l'azienda non produce esclusivamente bollicine, ma spiccano anche vini rossi di notevole pregio come la
Barbera d’Asti Pomorosso e il
Camp du Rouss.
Uno sguardo al borgo
Non solo Cattedrali Sotterranee, ma Canelli offre molto di più al visitatore. La cittadina si divide in due parti, “
Il Borgo” e “
Villanuova”. Il Borgo è quella più moderna e che ha subito nel corso degli anni diverse trasformazioni e ampliamenti, la seconda è la parte più antica e si sviluppa attorno al nucleo formato dal Castllo Gancia e si adagia sui pendii delle colline. Dalla zona più pianeggiante, il Borgo per arrivare a Villanuova, si inerpica la strada simbolo di Canelli, la
Sternia, ribattezzata anche
Via degli Innamorati, che attraversa la parte medievale della cittadina, raggiungendo la chiesa di San Leonardo e la chiesa di San Rocco e alla cui sommità si arriva allo spettacolare Castello Gancia. Edificato a difesa della via commerciale che univa Asti al porto di Savona, l’edificio è stato modificato, ampliato e impreziosito da elementi scultorei nel corso dei secoli. A partire dal Settecento il castello cambia più volte proprietà, fino al 1929, quando viene acquistato dalla famiglia Gancia che affida il progetto di trasformazione all’architetto Arturo Midana, che lo modifica ulteriormente dandogli l'aspetto attuale, forse più simile ad un'elegante villa che ad una fortezza.