World tourism day: il viaggio del futuro è sostenibile
Il 27 settembre si celebra la Giornata mondiale del turismo. Secondo una ricerca, due viaggiatori su tre sono disposti a spendere di più, non solo per la tutela ambientale ma anche per quella socio-economica
Il World Tourism Day, la giornata mondiale del turismo indetta a partire dal 1980 il 27 settembre di ogni anno dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto), sezione dell’Onu, è l’occasione giusta per analizzare le grandi trasformazioni che sta attraversando il settore a livello mondiale. I viaggiatori sono sempre più attenti nelle loro scelte e cercano esperienze che rispettino l’ambiente e le comunità locali. Secondo uno studio recente, ben il 64% dei turisti è disposto a pagare di più per viaggi che rispettino i criteri ESG (Environmental, Social, Governance) dettati dall’Onu. Questo fenomeno rappresenta una grande opportunità per le aziende turistiche, che possono differenziarsi promuovendo un turismo responsabile e sostenibile.
Cosa sono i criteri ESG e perché contano nel turismo?
I criteri ESG sono un insieme di standard che le aziende adottano per valutare le loro performance ambientali, sociali e di governance. Nel contesto del turismo, questi principi non si limitano solo alla riduzione dell’impatto ambientale, ma abbracciano anche aspetti legati alla responsabilità sociale e alla trasparenza gestionale. Il concetto di ecoturismo, o turismo green, inizialmente incentrato solo su pratiche ambientali, si è evoluto verso un approccio più ampio, che include anche il benessere delle comunità locali e la valorizzazione delle culture. Alcune destinazioni turistiche spesso vantano splendidi paesaggi ed ecosistemi variegati, che attirano, ogni anno, milioni di visitatori. L'afflusso di turisti può però rappresentare una minaccia per gli ambienti più fragili: serve dunque una regolamentazione.
Il boom del turismo sostenibile: dati e previsioni
Il turismo sostenibile registra un trend in crescita su scala globale. Un rapporto di Coherent Marketing Insights, azienda di consulenza con sede in India e sedi nei diversi continenti, ha rivelato che il mercato del turismo sostenibile raggiungerà un valore di 2,61 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita prevista fino a 8,73 miliardi di dollari entro il 2031. Questo corrisponde a un tasso di crescita annuale composto del 18,8%, con un incremento complessivo del +234%. Questi numeri sono il risultato di una crescente coscienza ambientale tra i viaggiatori, unita a politiche governative che supportano pratiche turistiche ecologiche. L’aumento del turismo sostenibile riflette anche un cambiamento culturale: sempre più persone sono alla ricerca di esperienze autentiche, che li connettano alla natura e alle tradizioni locali.
Viaggiatori disposti a pagare di più per la sostenibilità
Una delle tendenze più significative emerse negli ultimi anni è la disponibilità dei viaggiatori a pagare un sovrapprezzo per esperienze di viaggio sostenibili. Secondo ricerche condotte sulle principali testate di settore, quasi due turisti su tre (64%) sono pronti a investire di più in viaggi che rispettino l’ambiente e le comunità locali. Le politiche governative giocano un ruolo fondamentale nella promozione del turismo sostenibile. Sforzi e incentivi volti a preservare il patrimonio naturale e culturale, a incoraggiare pratiche ecologiche e a sostenere le comunità locali sono essenziali per la crescita di questo settore. I benefici economici del turismo sostenibile non sono da sottovalutare: la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo di progetti comunitari e l’incremento delle opportunità locali attraggono sia turisti che desiderano restituire qualcosa ai luoghi che visitano, sia investitori interessati a modelli di business etici e responsabili.
I principi ESG al centro del turismo sostenibile
Dal punto di vista ambientale, il turismo deve essere gestito in modo da ridurre l’impatto sull’ecosistema. Destinazioni naturali come spiagge, foreste e riserve naturali, che attirano milioni di visitatori ogni anno, rischiano di essere danneggiate se non vengono adottate misure di protezione. L’adozione di pratiche sostenibili aiuta a preservare questi luoghi per le generazioni future.
Sul piano sociale, il turismo sostenibile promuove la responsabilità verso le comunità locali, incoraggiando il rispetto delle tradizioni culturali e l'inclusione delle persone del posto nelle attività turistiche. La governance è un altro aspetto cruciale. Adottare i principi ESG nel settore turistico significa anche creare strutture gestionali trasparenti, basate su processi decisionali etici e condivisi. Questo contribuisce a costruire fiducia tra le comunità locali, i turisti e gli investitori. Come sottolinea Ada Rosa Balzan, fondatrice e Ceo di Arb Sb, società con sede a Verona che si occupa di realizzazione di progetti e strategie di sviluppo sostenibile in grado di rispettare appieno i criteri ESG e i 17 principi delle Nazioni Unite contenuti nell’Agenda 2030 (SDGs) per numerose realtà pubblico private, "l'industria del turismo deve affrontare numerose sfide globali, dal cambiamento climatico alle crisi sanitarie, e i principi EsgSG forniscono una guida per la resilienza e l'adattamento". Adottare una governance etica e trasparente è fondamentale per garantire la sostenibilità a lungo termine del settore: "Non si può più parlare di turismo senza la sostenibilità" – conclude.
Federturismo in prima linea
Anche le associazioni di categoria riconoscono l’importanza del turismo sostenibile. Promuovere modelli di turismo che rispettino l’ambiente, le comunità locali e le risorse naturali non è solo una scelta etica, ma una necessità per garantire la competitività e la resilienza del settore nel lungo termine, sottolinea Antonio Barreca, direttore generale di Federturismo Confindustria, realtà di cui Balzan guida il settore ‘Sostenibilità’.
I 10 principi ESG per un turismo sostenibile
Ecco una lista di 10 principi ESG fondamentali per il turismo sostenibile:
Ambiente: ridurre l’impatto ambientale delle attività turistiche, ottimizzare i consumi di acqua ed energia e migliorare la gestione dei rifiuti.
Trasporti: promuovere una mobilità a basso impatto, incentivando l’uso di mezzi pubblici e percorsi a piedi o in bicicletta.
Biodiversità: proteggere e ripristinare gli habitat naturali, coinvolgendo i turisti nella tutela della biodiversità.
Consumo di suolo: limitare il consumo di suolo attraverso la riqualificazione di edifici esistenti con materiali locali.
Accessibilità: promuovere un turismo inclusivo e accessibile a tutti, con percorsi fruibili anche da persone con disabilità.
Tradizioni locali: valorizzare la cultura e le tradizioni locali, coinvolgendo attivamente i residenti.
Patrimonio enogastronomico: promuovere i prodotti tipici locali nei ristoranti e nelle strutture ricettive.
Pianificazione: valutare attentamente la capacità di carico delle destinazioni, bilanciando l’afflusso turistico e la vita quotidiana dei residenti.
Economia: favorire lo sviluppo economico locale, creando opportunità lavorative per le comunità.
Educazione: diffondere una cultura della sostenibilità, incoraggiando comportamenti responsabili sia durante il viaggio che nella vita quotidiana.