Vacanze con figli: dove vanno, come scelgono e quanto spendono le famiglie italiane
Una ricerca della piattaforma Evaneos fotografa le abitudini di viaggio attraverso un campione di mille intervistati. La spesa media annuale ammonta a 826 euro a persona
Evaneos, piattaforma di viaggi responsabili con esperienze sostenibili, ha condotto un'indagine esclusiva sulle abitudini di viaggio delle famiglie italiane raccogliendo interessanti informazioni sui principali fattori che ne influenzano le scelte.
La ricerca ha riguardato mille intervistati, selezionati attraverso un panel online profilato, garantendo un campione rappresentativo delle famiglie italiane con figli sotto i 18 anni, con distribuzione per area geografica, sesso ed età. Tra gli elementi del sondaggio i compagni di viaggio, la ricerca della destinazione, il budget, la scelta del tipo di vacanza quando si viaggia con figli minori, i criteri utilizzati per definire un'esperienza di viaggio soddisfacente, le esigenze specifiche dei diversi tipi di famiglie, oltre a quella tradizionale (genitori single, famiglie allargate e genitori divorziati/separati) al fine di identificare eventuali differenze significative nei comportamenti e nelle preferenze di scelta.
Il tipo di vacanza
Il 33% delle famiglie sceglie villaggi turistici, apprezzati per l'organizzazione e la serenità che offrono. Seguono i viaggi itineranti (23%) e quelli su misura organizzati da un agente di viaggio (20%). Soluzioni come appartamenti o alberghi con angolo cucina restano meno popolari, rispettivamente con l'11% e il 9% delle preferenze. Si evidenzia una preferenza per la programmazione semplificata del viaggio per più della metà del campione (53%), mentre il viaggio itinerante, scelto dal 23%, riflette una maggiore volontà di libertà. Per i genitori monoparentali, la scelta di un villaggio dove tutto è organizzato e non c'è nulla da programmare risulta più forte (36% vs 33%), mentre i genitori divorziati o separati si distinguono per una preferenza verso il viaggio itinerante (30% vs 23%). I risultati evidenziano che avere tutto pianificato aiuta a trascorrere una vacanza in serenità e senza pensieri, libera da organizzazione e vincoli.
Molte famiglie però sono mosse dal desiderio di avere una vacanza comoda ma nello stesso tempo desiderano scoprire il mondo con i loro figli. La maggior parte delle famiglie preferisce un equilibrio tra momenti condivisi e spazi di autonomia durante le vacanze (51% a 49%). Solo il 18% ha dichiarato di fare assolutamente tutto insieme ai figli mentre una minoranza del 5% ha indicato di preferire attività completamente autonome tra genitori e figli. Per metà delle famiglie (50%), pianificare e organizzare il viaggio è un piacere. Tuttavia, il 29% lo considera una necessità e il 12% lo percepisce come un'incombenza stressante. Gli ostacoli principali includono trovare una vacanza che piaccia a tutti (41%) e coordinare le disponibilità di tempo dei membri della famiglia (32%).
Il budget
Il 77% delle famiglie spende meno di 3.000 euro l'anno per i viaggi, il 14% tra i 3.000 e i 5.000 mentre solo il 9% supera i 5.000 euro. Complessivamente le famiglie spendono in media 826 euro all'anno per ogni componente familiare. A spendere di più sono le famiglie con due componenti, genitore + figlio, che spendono 1.103 euro all'anno per persona. A seguire quelle con tre componenti (872 euro) e quelle con quattro componenti (755 euro). Chiudono la classifica le famiglie con sette componenti con 464 euro.
Le famiglie tradizionali, che rappresentano la maggioranza del campione, hanno una distribuzione più equilibrata tra i diversi livelli di budget, con una maggiore concentrazione nelle fasce sia da 0 a 1.000 euro che da 1.000 a 2.000 (27%). Segue il 27% con 2.000-3.000 e una quota significativa (16%) che può permettersi budget più elevati tra 3000 e 5000. Le famiglie monoparentali mostrano un forte gap di spesa: il 79% spende fino a 2000 euro, percentuale molto superiore rispetto alle altre tipologie familiari, mentre il 7% (vs 4% del campione) dichiara un budget superiore ai 10.000 euro. I genitori divorziati o separati si collocano prevalentemente nelle fasce di 0-1000 (42% vs 32%) e 1000-2000 (24% vs 26%). Le famiglie allargate si distinguono per una propensione di spesa leggermente superiore nei budget medi e alti: il 17% nella fascia 3001-5000 euro (vs 14% del campione) e il 6% tra 5000 e 10000 (vs5%), probabilmente per via anche alla tipologia familiare che prevede un maggior numero di componenti.
La pianificazione
Il 70% delle famiglie include i figli nella pianificazione: il 40% li consulta ma riserva la decisione finale agli adulti, mentre il 30% li coinvolge come co-decisori. Questo approccio riflette il desiderio di creare vacanze che rispecchino i desideri di tutta la famiglia.
Per trovare ispirazione nella ricerca della meta, i siti web dedicati sono per oltre la metà del campione (53%) la maggiore fonte d'ispirazione quando si cerca una destinazione o un'attività da fare. Le raccomandazioni di amici o parenti hanno un peso rilevante con il 44%, i social media di persone che si conoscono rappresentanoun quarto del campione (25%), seguiti solo a 2 punti percentuali dalle agenzie di viaggio (23%). A seguire si posizionano nell'ordine le guide turistiche tipo Lonely Planet (18%), i social media di influencer (16%) e infine i media tradizionali (15%).
I più giovani (fino a 34 anni) preferiscono farsi ispirare nell'ordine dai siti web dedicati ai viaggi, dai social media di persone che conoscono e dalle raccomandazioni dirette di amici e parenti, ma fanno affidamento anche molto più del doppio ai social media degli influencer rispetto al gruppo dei più maturi (oltre 35 anni) che utilizzano meno fonti di informazione (in media 1,9 contro 2,3) e si affidano principalmente ai siti web dedicati ai viaggi, alle raccomandazioni dirette di amici e parenti e alle agenzie di viaggio.