Turismo equestre, ecco il Giubileo a cavallo. In sella verso Roma, tutte le tappe in Italia
Horse Green Experience 2025: dal 28 marzo al 14 maggio, lungo le antiche vie Germanica, Strata e Francigena, amazzoni e cavalieri effettueranno il pellegrinaggio al trotto e al galoppo. Nasce intanto l’Osservatorio nazionale turismo a cavallo

Al trotto verso Roma per il Giubileo
Horse Green Experience in occasione del Giubileo 2025 è molto più di un semplice pellegrinaggio: è un percorso che unisce la fede alla sostenibilità. Il cavallo, utilizzato come mezzo di trasporto durante il cammino e ‘compagno’ di strada, diventa il simbolo di una mobilità dolce e sostenibile, capace di mettere in contatto le persone con la natura e con le comunità locali in modo autentico e responsabile.
Il progetto, che unisce spiritualità, sostenibilità e cultura,
incarna appieno il tema del Giubileo 2025, “Pellegrini di Speranza”, promuovendo lo sviluppo rurale e l'integrazione di nuove forme di turismo che rispettano e valorizzano il territorio.Il viaggio, sensibilizzando i partecipanti e la società intera sui temi della protezione dell’ambiente, della tutela del patrimonio culturale e della promozione di un turismo più consapevole e rispettoso. Intanto a Firenze ha preso il via il primo Osservatorio nazionale turismo a cavallo, per promuovere un settore che, a livello mondiale, si stima raddoppierà il proprio fatturato nei prossimi 5 anni. Servono nuove ippovie, formazione ma anche supporti fiscali e legislativi.
Il significato dell'Equiraduno per il Giubileo

Il programma dell'Equiraduno dell’Anno Santo, organizzato da Final Furlong con Omnia Vatican Rome, l’Università degli Studi di Firenze – DAGRI, Simtur e Natura a Cavallo e col patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione, si basa su tre pilastri: la valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e sociale; il cavallo come ambasciatore della connessione tra le comunità; e il turismo sostenibile. Il progetto prevede la creazione di reti tra enti locali, Gal (Gruppi di Azione Locale), imprese e associazioni per promuovere il turismo legato al cavallo. La creazione di itinerari fruibili a cavallo, insieme a modelli di accoglienza innovativi, è una delle sfide principali. L’obiettivo è ridurre l’impronta ecologica e promuovere il benessere animale, integrando la filosofia della sostenibilità in ogni aspetto del viaggio.
Il programma dell'Equiraduno dell’Anno Santo

Il percorso dell'Equiraduno dell’Anno Santo segue tre importanti direttrici degli anitchi pellegrini attraverso l’Europa, fino a Roma: la Romea Germanica, che parte da Stade, in Bassa Sassonia, attraversa la Germania e l’Austria e giunge in Italia tramite il Brennero, proseguendo verso Roma; la Romea Strata, che ha origine a Tallin (Estonia) e attraversa l'Europa Centrale e Orientale per giungere in Italia e toccare Padova, Verona, Pistoia e Viterbo, prima di arrivare a Roma; e infine la Via Francigena, che parte da Canterbury (Inghilterra), attraversa la Francia, la Svizzera e l’Italia passando per Torino, Pavia, Pisa e arriva a Roma. A queste storiche vie di pellegrinaggio si aggiunge la Via Francigena Sud, che collega Matera, San Giovanni Rotondo e Pietrelcina alla città eterna.
Le Tappe del Pellegrinaggio

L'Equiraduno dell'Anno Santo partirà il 28 marzo 2025 da Varese, con il suo Sacro Monte, patrimonio Unesco e meta di pellegrinaggi storici. Il viaggio proseguirà il 29 marzo da Milano, città simbolo della cristianità lombarda, e il 4 aprile da Torino, famosa per la Sacra Sindone. L’11 aprile sarà la volta di Verona, mentre il 13 aprile il cammino toccherà Padova, città di Sant’Antonio, e Pavia, custode delle spoglie di Sant’Agostino. Da lì, il percorso proseguirà in Toscana, con la partenza il 23 aprile da Pisa, dove San Pietro sbarcò, e il 24 aprile da Lucca, che custodisce il Volto Santo, una delle reliquie medievali più venerate. Il viaggio proseguirà il 30 aprile da Siena e il 3 maggio da Piancastagnaio, borgo storico nel cuore del Monte Amiata. Il 5 maggio il cammino toccherà Bolsena, luogo del miracolo eucaristico, per poi arrivare il 6 maggio a Viterbo, famosa per il Palazzo dei Papi.
Altri luoghi significativi lungo il percorso includeranno Fucecchio, crocevia tra la Via Francigena e la Romea Strata, Monteroni d’Arbia, sede del convento di Suvignano, e Montefiascone, famosa per la sua posizione panoramica e per il legame con il vino.
L’Arrivo a Roma e il Programma della Giornata Finale

Il grande corteo di cavalieri e amazzoni, che nel corso del pellegrinaggio si unirà progressivamente, entrerà solennemente in Piazza San Pietro a Roma il 14 maggio 2025, per partecipare all’udienza programmata con Papa Francesco. Ogni tappa lungo il percorso prevede un programma ben strutturato che alterna il viaggio a cavallo, incontri con le istituzioni locali e eventi serali incentrati su temi culturali e religiosi, insieme alla sensibilizzazione sul turismo sostenibile. Workshop, conferenze e meeting con le comunità locali saranno organizzati parallelamente per approfondire i temi trattati. Inoltre sarà avviato un programma di valutazione della carbon footprint dell'evento, con l’intento di ridurre le emissioni attraverso un piano di decarbonizzazione pluriennale.
Nasce l’Osservatorio nazionale turismo col cavallo
In concomitanza con l’Equiraduno dell’Anna Santo lo scorso 12 marzo a 2025 a Firenze, terra legata alla tradizione dei butteri e alla presenza di razze autoctone come il Maremmano, ideali per l’equitazione terapeutica e l’educazione dei bambini, si è tenuto un incontro tra istituzioni, università e operatori del settore, finalizzato alla creazione del primo Osservatorio Nazionale del Turismo con il Cavallo. Un’iniziativa nata per raccogliere dati, analizzare criticità e sviluppare nuove opportunità per un comparto in crescita, ma ancora poco strutturato sul piano normativo ed economico. L'Osservatorio si propone come punto di riferimento per un settore che include vari ambiti, dal turismo lento alle fattorie didattiche, dalla terapia assistita con animali (hyppoterapia) alla formazione di operatori qualificati, dall’ospitalità all’equitazione sportiva e ricreativa.
Gli obiettivi dell’Osservatorio

L’Osservatorio Nazionale del Turismo con il Cavallo si propone di perseguire diversi obiettivi strategici. Primo tra tutti, quello di creare reti di studio e scambio culturale tra ricercatori, università, centri di ricerca e imprese, affinché sia possibile condividere dati e approfondimenti sul turismo con il cavallo. Tra le sue funzioni, vi è anche lo sviluppo di indicatori e modelli di analisi per studiare il viaggio sostenibile e il turismo slow, la promozione delle buone pratiche di mobilità e turismo equestre coinvolgendo le comunità locali, e il monitoraggio dei flussi, delle politiche e delle strategie legate alla mobilità turistica con il cavallo, sia in contesti rurali che urbani.
Il turismo equituristico e le criticità del settore
Uno degli aspetti centrali discussi durante l’incontro è stata la necessità di ripensare la distribuzione dei flussi turistici. È stato messo in evidenza come solo il 2% del territorio italiano assorba la quasi totalità dei flussi turistici, con un incremento annuo del 10%. Questo sovraffollamento minaccia l'equilibrio delle destinazioni più visitate e rende difficile garantire un’accoglienza adeguata ai turisti. Al contempo, l’Italia sta affrontando un calo demografico significativo, con la perdita di circa 5 milioni di abitanti nei prossimi anni. "Dobbiamo ripensare il turismo come strumento di riequilibrio territoriale e sviluppo sostenibile", ha dichiarato, aggiungendo che il cavallo può essere il mezzo ideale per esplorare e valorizzare le aree interne, oggi spesso escluse dai grandi circuiti turistici.
Le sfide normative e gli esempi di successo

Sollevate le difficoltà legislative che ostacolano la creazione di strutture dedicate all’ippoturismo. Al momento, le agevolazioni fiscali e i finanziamenti riguardano solo l’allevamento, mentre l’addestramento e le attività turistiche non sono riconosciute a livello normativo. Inoltre, per svolgere attività turistica a cavallo, è necessaria una qualifica di guida ambientale equestre. Spesso, per aggirare le barriere burocratiche, le strutture si registrano come fattorie didattiche o associazioni. Necessaria dunque una semplificazione burocratica. Sottolineato l’enorme potenziale economico del settore, che in Italia conta ben 32 razze equine, 3 milioni di appassionati e un forte impatto sull’accoglienza agrituristica. Un’analisi delle strutture equituristiche italiane ha evidenziato che il 45% è gestito da privati, mentre solo il 17% rientra nel settore agricolo. Questo dato evidenzia la necessità di un riconoscimento più chiaro della figura professionale dell’operatore equituristico, che deve essere supportato da percorsi formativi adeguati e una regolamentazione fiscale più equa.
L’Osservatorio si impegnerà anche nel supportare progetti territoriali di successo, come quello di Capannori (in provincia di Lucca in Toscana), che ha sviluppato un circuito di itinerari ed ippovie connesse alla via Francigena e ad altri percorsi storici. Questo modello sta già ispirando altre località, come Monteriggioni e Radicondoli, che stanno lavorando per sviluppare le proprie reti di itinerari equestri.
Il mercato globale del turismo equestre

Nel 2023, il il turismo equestre ha registrato a livello mondiale un valore di 1,32 miliardi di dollari, con previsioni di crescita che porteranno il mercato a raggiungere i 2,51 miliardi entro il 2030, con un incremento annuale del 10,1%. Questi numeri evidenziano un forte interesse per esperienze di viaggio uniche, comprendendo anche l'indotto economico legato all'ospitalità e ai servizi. L’iniziativa “Horse Green Experience – Giubileo 2025”, che coinvolge un raduno equestre lungo le principali vie di pellegrinaggio europee, è stato detto durante la presentazione dell’Osservatorio, rappresenta un esempio concreto di come il cavallo possa diventare un vero protagonista della riscoperta del territorio italiano.