Il Teatro delle Virtù. Arezzo celebra con una grande mostra i 450 anni della morte di Giorgio Vasari

Prorogata fino al 2 marzo 2025 l’esposizione dedicata a una delle figure chiavi del Rinascimento italiano, architetto, pittore e storico dell’arte

di CHIARA GIACOBELLI
4 febbraio 2025
La mostra Vasari. Il Teatro delle Virtù

La mostra Vasari. Il Teatro delle Virtù

Tra il 2024 e il 2025 si celebra il 450° anniversario della scomparsa di Giorgio Vasari, figura chiave del Rinascimento italiano, architetto, pittore e storico dell’arte.

In occasione di questa ricorrenza (morì a Firenze il 27 giugno 1574), Arezzo, sua città natale, ha allestito un ricco calendario di iniziative culturali racchiuse sotto il titolo evocativo di Arezzo. La città di Vasari, il cui fulcro è la prestigiosa esposizione Vasari. Il Teatro delle Virtù. Questo imponente omaggio si snoda tra la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e l’ex Chiesa di Sant’Ignazio, offrendo al pubblico una panoramica inedita e approfondita sul genio poliedrico vasariano.

Vasari. Il Teatro delle Virtù
Vasari. Il Teatro delle Virtù

La mostra, inaugurata il 31 ottobre 2024 e prorogata fino al 2 marzo 2025, accoglie più di cento opere, fra cui maestose pale d’altare, raffinati disegni e pezzi inediti, concessi in prestito da istituzioni di rilievo mondiale come il Metropolitan Museum of Art di New York, il Louvre di Parigi, l’Albertina di Vienna, nonché da collezioni italiane di primaria importanza quali le Gallerie degli Uffizi, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze e la Biblioteca Vaticana. Curata da Cristina Acidini con la collaborazione di Alessandra Baroni, l’esposizione si sviluppa in otto sezioni, ciascuna dedicata a un aspetto saliente della produzione e della visione artistica di Vasari.

L'allestimento della mostra tra opere e libri antichi
L'allestimento della mostra tra opere e libri antichi

L’itinerario prende avvio con Giorgio Vasari, un gigante dell’arte, un'introduzione alla figura dell’artista, illustrandone i legami con la famiglia Medici, l’amicizia con Michelangelo e il suo ruolo cruciale nella definizione del gusto manierista. Il giovane Vasari: una formazione d’eccellenza getta luce sugli anni formativi del pittore, mostrando i suoi primi capolavori e le influenze ricevute durante i viaggi nelle corti italiane. Un aspetto di particolare rilievo è quello dell’allegoria, esplorato nella splendida sezione L’Apoteosi delle Virtù, che evidenzia il linguaggio simbolico dell’artista attraverso opere sensazionali come Allegoria del Sonno e Allegoria dell’Oblio, provenienti dal Met.

La visita prosegue con L’Accademia del Disegno, dove è approfondito il contributo di Vasari alla nascita dell’istituzione fiorentina che avrebbe rivoluzionato la trasmissione delle arti. Segue Vasari e l’Arte Sacra, in cui trovano spazio rare pale d’altare, tra cui la Sacra Famiglia e la Crocifissione, esposte per la prima volta al pubblico. Un ruolo cardine è riservato al disegno, celebrato in Il Disegno, padre delle Arti, con schizzi e cartonetti preparatori per affreschi monumentali, fra cui quelli per il Giudizio Universale della cupola di Santa Maria del Fiore.

Un disegno preparatorio di Giorgio Vasari
Un disegno preparatorio di Giorgio Vasari

Uno dei punti culminanti della mostra è la sezione La Chimera, Vasari e il Duca, che ripercorre la scoperta del celebre bronzo etrusco nel 1553 ad Arezzo e il suo impiego propagandistico nella corte medicea. Infine, da non perdere la sezione dedicata a Pitture monumentali in chiese e basiliche, con quattro tra le più grandiose pale dipinte da Vasari tra il 1545 e il 1569, mai uscite dalle sedi originali durante gli ultimi due secoli. Troviamo qui Allegoria dell’Immacolata Concezione dalla Chiesa dei Santi Apostoli a Firenze e l’Adorazione dei Magi dal complesso monumentale di Santa Croce e Ognissanti di Bosco Marengo in Piemonte.

“L'Anno Vasariano ha portato Arezzo al centro dell'interesse artistico nazionale – ha detto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli – e ha contribuito in maniera decisiva ad affermarne la caratteristica acquisita di città d’arte e cultura, scelta come meta privilegiata da un numero sempre crescente di visitatori nazionali e internazionali: a loro, tutti gli eventi che fin qui si sono susseguiti, e questa mostra internazionale Il Teatro delle Virtù offriranno un’occasione speciale per apprezzare le straordinarie bellezze che conserva e per ammirare il genio di Vasari, artista poliedrico e interprete sensibile del proprio tempo”.

Al fianco di questa importante iniziativa culturale, una serie di eventi collaterali approfondisce ulteriormente il mondo vasariano, tutti prorogati fino al 2 marzo 2025. Il Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate ospita I Vasari “vasai” e la produzione ceramica aretina in età antica, un’indagine sulle radici familiari dell’artista, il cui cognome deriverebbe proprio dall’attività di vasaio. Al Museo Diocesano la mostra Si è mangiato altro che pane e messer Giorgio offre un’analisi dello Stendardo dei Peducci, capolavoro vasariano del 1549.

Alla Casa Museo Vasari l’esposizione Il disegno fu lo imitare il più bello della natura getta luce sul Vasari intellettuale e architetto, mentre il Museo d’Arte Medievale e Moderna presenta Alcuna cosa fuor dell’uso comune, dedicata al Convito per le nozze di Ester e Assuero, una delle opere più spettacolari dell’artista. Presso l’Archivio di Stato Costruire un’immagine di sé svela la strategia vasariana nella costruzione della propria memoria, attraverso documenti epistolari e d’archivio.

Oltre agli eventi espositivi, il progetto Arezzo. La Città di Vasari propone un percorso che connette i luoghi simbolo dell’eredità vasariana in città. La Biblioteca Città di Arezzo, la Fraternita dei Laici, la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo Archeologico Nazionale, il Museo di Casa Vasari e il Museo Diocesano di Arte Sacra costituiscono una mappa culturale che consente di riscoprire l’arte e la vita del maestro in un contesto autentico.

La mostra presso l’ex Chiesa di Sant’Ignazio
La mostra presso l’ex Chiesa di Sant’Ignazio

Nato ad Arezzo nel 1511, Giorgio Vasari fu un artista dall’ingegno eclettico. Pittore e architetto prediletto dei Medici, progettò gli Uffizi e rinnovò Palazzo Vecchio. Autore de Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori, il primo trattato di storia dell’arte moderna, creò un canone critico che influenzò per secoli il giudizio sull’arte rinascimentale. Per chi desidera immergersi appieno nel mondo vasariano, Arezzo offre un itinerario che tocca i luoghi a lui legati: Casa Vasari, dimora affrescata dallo stesso artista; la Basilica di San Francesco, dove la sua mano contribuì alla decorazione delle cappelle laterali; la Pieve di Santa Maria, che custodisce una sua pala d’altare; e infine la Chiesa di Santissima Annunziata, nella quale si può ammirare il Giudizio Universale, realizzato con una sapiente regia luministica.

Incontrare Giorgio Vasari ha invece la finalità di accompagnare bambini e bambine, ragazzi e ragazze, proponendo modi coinvolgenti di fare esperienza dell'arte, rendendo i contenuti più accessibili attraverso una metodologia didattica che intrecci l'arte alle esperienze personali dei visitatori, in maniera partecipativa e ludica. Vasari. Il Teatro delle Virtù si pone quindi non solo come una mostra, ma come un vero e proprio viaggio nel pensiero e nelle creazioni di un uomo che, con la sua opera, ha definito la fisionomia artistica dell’Italia rinascimentale e lasciato un’eredità incancellabile nella storia dell’arte.

Info: www.museiarezzo.it