Giornate FAI di Primavera 2025 in Umbria
Il 22 e 23 marzo, torna l’iniziativa del FAI che apre luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti

Passeggiata Acquedotto medievale, Gubbio (PG), foto Carbone_Farm Factory
In Umbria in occasione delle Giornate FAI di Primavera 2025 si fa tappa a Gubbio (PG) dove si potrà visitare la Gola del Bottaccione e acquedotto medievale. La Gola del Bottaccione, situata a nord di Gubbio, tra i monti Ingino e Foce, è una straordinaria frattura geologica che attraversa i rilievi del territorio in modo quasi perpendicolare. Il nome deriva da un antico "Bottaccio", un vasto invaso artificiale creato sbarrando il torrente Camignano. Qui, la natura ha lasciato un'impronta indelebile nelle pietre, creando una sorta di "archivio" roccioso che ha permesso agli scienziati di ricostruire un capitolo fondamentale della storia della Terra, risalente a circa 65 milioni di anni fa. La gola non è solo un'opera della natura, ma anche un'importante testimonianza del passato geologico del nostro pianeta.
Oltre alla sua rilevanza geologica, la zona ospita uno degli esempi più significativi di ingegneria medievale: l'acquedotto medievale (XIII-XIV secolo). Questo capolavoro di ingegneria idraulica, ancora oggi perfettamente funzionante, si estende per circa 1,6 km e fu costruito per portare l’acqua alla parte alta della città, a ridosso del primo insediamento medievale. L'acquedotto rappresenta un aspetto cruciale dello sviluppo urbanistico di Gubbio, che fin dai tempi medievali ha posto grande attenzione alla gestione delle risorse idriche.
Il percorso inizia nei pressi dell'invaso, dove si può ammirare uno straordinario panorama sulla gola. Una guida esperta accompagnerà lungo un tratto roccioso di particolare rilevanza geologica, dove si potrà ascoltare il racconto affascinante della scomparsa degli animali preistorici e dei dinosauri che un tempo popolavano queste terre. Successivamente, il cammino proseguirà sopra l'acquedotto, con approfondimenti sulla gestione delle acque e curiosità storiche lungo il percorso.
L'itinerario prevede anche una sosta panoramica con vista mozzafiato su Monte Foce, sull'Eremo di Sant'Ambrogio (XIV secolo) e sul percorso del Camignano che scorre a valle. L'escursione si conclude nella parte alta della città, dove si costeggiano le antiche mura medievali e si esplora la zona del Cassero federiciano, testimone di secoli di storia e architettura. Un'esperienza immersiva tra geologia, architettura medievale e storia naturale.
Info: www.giornatefai.it.