Giornate FAI di Primavera 2025 in Sardegna

Il 22 e 23 marzo, torna l’iniziativa che apre luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti del patrimonio storico, artistico e naturalistico italiano

di MONICA GUERCI
19 marzo 2025

Diga Eleonora d'Arborea, Busachi, Oristano, foto Delegazione FAI Oristano

Nelle due giornate di primavera del FAI in Sardegna tra le chicche da visitare c’è la Diga Eleonora d’Arborea. A circa mezz’ora da Oristano, in un altipiano attraversato dal fiume Tirso, questa Diga sbarra il fiume a soli 5 km da Busachi. Inaugurata il 23 gennaio 1997, la diga ha sostituito la precedente struttura di Santa Chiara, costruita negli anni Venti. Essa rappresenta un eccezionale esempio di ingegneria idraulica. La prima diga fu realizzata tra il 1918 e il 1924, ma venne ricostruita nel 1978 su progetto di Filippo Arredi, Ugo Ravaglioli e Augusto Pinto. La diga ha un ruolo cruciale nell’equilibrio idrico e agricolo della regione e ha dato vita al lago Omodeo, uno dei più importanti bacini artificiali italiani.

Tra le più grandi dighe in calcestruzzo d’Europa del tipo "a gravità di calcestruzzo", la Diga Eleonora d’Arborea si distingue per le sue dimensioni straordinarie: la quota di coronamento è di 120 m s.l.m., l'altezza totale raggiunge i 100 m, e la lunghezza è di 582 m. Il volume complessivo è di 1.040.000 mc, mentre il bacino copre 60.000 ettari di terreno destinato all’irrigazione. Oggi di proprietà della Regione Autonoma della Sardegna, l’impianto fa parte del sistema idrico multisettoriale regionale, gestito da ENAS.

Durante le Giornate FAI, sarà possibile visitare una delle gallerie della diga, normalmente inaccessibili al pubblico. Esperti, ingegneri e tecnici illustreranno il funzionamento e le caratteristiche della struttura. Si avrà anche l’opportunità di ammirare una mostra di fotografie d'epoca e documentazione tecnica, che raccontano la storia e le fasi di progettazione della diga.

Per approfondire: www.giornatefai.it.

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