Thomas De Falco. GOLD

Museo Arte Contemporanea di Cavalese (Trento) – Dal 23 novembre 2024 al 9 marzo 2025

di MONICA GUERCI
25 novembre 2024

Thomas De Falco, Seed-2024, Installation view Museo Arte Contemporanea Cavalese

E’ un invito alla scoperta della Val di Fiemme, tra arte e natura, “GOLD – While all Flow’rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose” (in italiano “GOLD - Mentre tutti i flussi e tutti gli alberi si chiudono per tessere le ghirlande del riposo”), personale dell’artista Thomas De Falco, ex modello trapiantato a Parigi, ospitata al Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese fino a marzo 2025. La mostra inaugura il nuovo programma espositivo triennale ideato dalla neodirettrice Elsa Barbieri, alla guida dell’istituzione da giugno 2024.

Realizzata appositamente per Cavalese, l’esposizione intreccia i fili dell’arte con le trame della natura circostante, celebrando la connessione profonda tra uomo e ambiente. In un periodo segnato da continue tensioni sociali e politiche, De Falco riflette su un rapporto con la natura che diventa rifugio e luogo di relazione, privo di gerarchie ma ricco di interconnessioni. Con la tecnica del wrapping – una ripetizione incessante di nodi e intrecci ispirata all’antica tessitura verticale degli arazzi – De Falco crea sculture tessili che inglobano elementi naturali raccolti nella valle, come rami, foglie, fieno, lana, lino, seta e canapa. L’artista, formatosi alla Scuola di tessitura del Castello Sforzesco di Milano, traduce così la potenza e la fragilità della terra in opere materiche e policrome, che evocano un diario cucito e senza fine.

Ad arricchire l’esposizione, una stanza della “ricerca” che ospita opere di otto artisti selezionati insieme alla direttrice Barbieri, tra cui Lutz Bacher, Rosa Luders, Andrea Mauti, Carol Rama, Greta Schödl e Francesco Vezzoli. Un percorso che invita alla riflessione e all’introspezione. Il 7 dicembre, inoltre, è prevista una performance a cura della storica delle arti applicate Clara Tosi Pamphili.

“GOLD” segna così l’inizio di un nuovo corso per il Museo, che nei prossimi anni si arricchirà di collaborazioni internazionali, mantenendo un forte legame con il territorio della Val di Fiemme.

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