San Casciano dei Bagni: nuove scoperte archeologiche e il fascino delle terme
Un luogo dove storia, natura e benessere si incontrano: la località sulle colline della Val d’Orcia sorprende con nuovi ritrovamenti. Gli scavi non smettono di restituire tesori
Adagiato tra morbide colline, San Casciano dei Bagni, piccolo borgo di 1600 anime della Val d’Orcia, è un angolo di Toscana che racchiude la magia di un passato che continua a riemergere e non smette di stupire. Con le sue 42 sorgenti termali già venerate da Etruschi e Romani e un sito archeologico scoperto facendosi largo tra i rovi di un orto in disuso, questo borgo è una gemma riconosciuta anche dall’ONU come uno dei migliori borghi turistici del mondo. I recentissimi, nuovi scavi hanno riportato alla luce tesori di valore inestimabile dal Bagno Grande, un antico santuario etrusco-romano. Tra le ultime meraviglie, una statua bronzea raffigurante un bambino con una palla, serpenti in bronzo, migliaia di monete e persino uova perfettamente conservate. Questi reperti, risalenti a oltre 2.300 anni fa, sono uno spaccato unico sulla spiritualità e il legame sacro che gli antichi attribuivano a queste acque rigeneranti.
Il Santuario Ritrovato, le scoperte
Il Bagno Grande è un luogo dove il passato emerge in tutta la sua magnificenza. Le acque termali e i sedimenti argillosi hanno protetto per secoli straordinari bronzi votivi e oggetti sacri. Nel 2022, il ritrovamento di 24 statue bronzee etrusche e romane aveva attirato l’attenzione internazionale. Fra i capolavori, un Apollo cacciatore in marmo e altari bilingui, testimonianze dell’incontro tra culture.
Gli ultimissimi scavi, hanno aggiunto nuovi capitoli a questa storia millenaria, rivelando ulteriori statue e simboli votivi. Quello che continua ad emergere è un viaggio nella quotidianità e nella devozione di un popolo che considerava l’acqua fonte di vita, di guarigione e rinascita spirituale.
Relax e lusso alle antiche terme dei Medici
Non solo passato: a San Casciano il benessere è un’esperienza in continua evoluzione. Le antiche terme dei Medici sono oggi il Fonteverde Lifestyle & Thermal Retreat, un resort termale di lusso immerso nel verde della Val d’Orcia. Fondato nel 1607 dal Granduca Ferdinando I de’ Medici, Fonteverde unisce la storicità della residenza nobiliare alla modernità di un centro benessere d’eccellenza.
Il resort si distingue per l’approccio olistico al benessere, che combina trattamenti termali, medicina ayurvedica e programmi personalizzati. Immergersi nelle piscine panoramiche alimentate da acque termali a 40°C è un’esperienza rigenerante, mentre i percorsi detox e anti-stress, uniti a un’attenzione alla nutrizione, promettono di riportare mente e corpo in armonia, al riparo dallo stress quotidiano. Camere e suite del Fonteverde offrono comfort e design raffinati, con vista meravigliosa sulla campagna toscana. Completano il quadro i ristoranti “La Corte” e “Ferdinando I”, dove tradizione e creatività si incontrano. La Day Spa è una piscina termale che può accogliere anche ospiti esterni all’hotel, prenotando per tempo una 24-ore o un weekend da vivere intorno a questa invitante vasca. Una destinazione ideale anche per trascorre i giorni di Natale e Capodanno.
San Casciano: nel cuore della Val d’Orcia
San Casciano dei Bagni vale il viaggio. Il borgo con la storia, i suoi scavi unici, le terme non è solo una destinazione, ma un punto di partenza ideale per scoprire il fascino senza tempo della Val d’Orcia, patrimonio UNESCO. A pochi chilometri si trova Sarteano, con il suo castello medievale e le tombe etrusche. Radicofani, celebre per la fortezza e le vedute sulla valle. Pienza, capolavoro rinascimentale e patria del pecorino. Montepulciano, famosa per il vino Nobile e l’architettura rinascimentale è tra i luoghi da visitare. Inutile sottolineare che la Val d’Orcia è anche un viaggio nei sapori autentici: dai fragranti pani ai dolci tradizionali, dall’olio extravergine ai rinomati vini. Una tappa da non perdere è la Tenuta PoderNuovo a Palazzone, una moderna cantina situata in un crocevia suggestivo tra Toscana, Umbria e Lazio, dove i vini riflettono il nuovo carattere del territorio. Per gli amanti dei cammini non lontano dal San Casciano, in località Ponte a Rigo, passa anche la via Francigena, un’immersione tra vigneti e borghi autentici.