Otto new entry tra i Ristoranti del Buon Ricordo: quali e dove sono

di ROBERTA RAMPINI
30 novembre 2023

BUON RICORDO - New Entry 2024

Otto new entry nell'Unione Ristoranti del Buon Ricordo (prima associazione di ristoratori nata in Italia), con altrettante specialità. Sette italiani e un americano. I nomi sono stati svelati nel corso di un evento che si è svolto alle Officine del Volo di Milano. I nuovi ingressi e le loro specialità sono: il ristorante Bon Parej di Torino con Bonet, ristorante La Baia di Cremia (Como) con Persicotto, ristorante Enoteca del Duca di Volterra (Pisa) con Ravioli del Duca con piccione, crema di pere e finocchietto selvatico, ristorante Armare di Roma con calamaro ripieno, l'osteria Famiglia Principe 1968 di Nocera Superiore (Salerno) con ‘O Scarpariello del Principe 1968; La Bettola del Gusto di Pompei (Napoli) con Spaghettoni di Gragnano Igp con alici fresche, colatura tradizione di Cetara, tartufo nero e burro di bufala, ristorante Ciccio in Pentola di Palermo con Paccheri al gambero rosso e pomodoro ciliegino e infine il Terre - Pasta & Natural Wine di New York con Pappardelle con ragù di cinghiale selvatico. Con i nuovi entrati salgono a 112 i locali (di cui 11 all’estero fra Europa, Stati Uniti e Giappone) che fanno parte del sodalizio, fondato nel 1964 per salvaguardare e valorizzare le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane, 'minacciate' dall'omologazione del gusto e dalla cucina internazionale. L'idea fu di Dino Villani, uomo di cultura e maestro di comunicazione, e trovò subito come alleati un gruppo di ristoranti di qualità. Il loro obiettivo era quello di ridare notorietà e prestigio alle tante espressioni locali della tradizione gastronomica italiana, a quell’epoca poco valorizzata. A caratterizzare ciascun ristorante è ancora oggi il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare, su cui è disegnata la specialità del locale e sul bordo ci sono il nome del locale e della specialità che, in base allo Statuto del Buon Ricordo, può cambiare ogni cinque anni. Per il 2024 sono quattro i ristoranti che l'hanno cambiata. Le nuove proposte sono: il Risotto ai fiori di zucchina e tartufo di Bellagio del Ristorante Salice Blu a Bellagio (Como), le Mezze maniche di Fornio dal 1928 dell’Osteria di Fornio a Fidenza (Parma), le Polpette contadine del Ristorante dell’Hotel Barbieri a Altomonte (Cosenza), le Caserecce al pesto di limoni con tartare di gambero del Ristorante Filippino a Lipari (Messina). Tra le novità l’istituzione del Piatto del Buon Ricordo d’Oro, che sarà attribuito ad un personaggio che condivide con il Buon Ricordo l’idea di preservare e valorizzare la cucina della tradizione regionale italiana, straordinario patrimonio culturale e materiale che l’associazione difende da 60 anni. Il Piatto del Buon Ricordo d’Oro 2023 è stato assegnato a Gerry Scotti, uno dei volti televisivi più noti e amati di sempre, raffinato gourmet, intenditore ed amante delle cose buone, eccellente conoscitore dei prodotti e della cucina italiani. A consegnare il piatto, il presidente Cesare Carbone e il segretario generale operativo Luciano Spigaroli, insieme a Francesca Solimene, nel suo opificio di famiglia è stato realizzato il piatto a mano. Ora è iniziato il conto alla rovescia per un importate traguardo: 60 anni di Buon Ricordo. L’associazione ha annunciato che nel 2024 festeggierà con un evento da record, "100 Chef per una sera". A cucinare per 1000 commensali accomodati a un’unica, lunghissima ed elegante tavolata saranno 100 Chef del Buon Ricordo. La città scelta per la festa di compleanno è Vietri sul Mare, Città della Ceramica a cui il Buon Ricordo è da sempre legato. "Siamo convinti che se ai famosi 12 fondatori nel 1964 fosse stato detto che dopo 60 anni l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo sarebbe stata ancora viva e pronta a festeggiare un compleanno così importante, sarebbero rimasti sorpresi e al tempo stesso orgogliosi", comentano il presidente Carbone e il segretario  Spigaroli. Ristoranti e specialità si possono scoprire sfogliando la Guida 2024 appena pubblicata, in distribuzione gratuita nei ristoranti associati e scaricabile dal sito.