Non solo alberi di Natale, luminarie e mercatini. In Italia
una delle tradizioni più sentite che accompagnano le festività, è sicuramente quella del
presepe, sia fatto con statuine scolpite nel legno, nel ghiaccio, nella sabbia, nel pane, sia “vivente” con personaggi che celebrano la natività. Secondo gli storici
l'origine del presepe risale al 1223 quando
San Francesco d'Assisi, di ritorno dalla Terra Santa
, scelse di mettere in scena la nascita di Gesù nel
paese di Greccio (dipinto da
Giotto nella Basilica Superiore di Assisi), borgo nel reatino immerso tra le rocce a 700 metri di altezza, le cui colline si pensa gli ricordassero Betlemme. Dal
primo presepe 800 anni fa voluto da San Francesco, al primo fatto di statue voluto nel
1288 da papa Nicolò IV a quelli di oggi, in mezzo c’è la grande tradizione partenopea. Dal presepe con migliaia di lampadine in
Liguria a quello vivente più grande del mondo nelle
Marche, fino ad
Assisi e a
Napoli a
San Gregorio Armeno. Ecco i presepi più belli e suggestivi del Paese.
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Milano, la tradizione dei presepi di Carta
Francesco Londonio e i presepi di carta
Nel 2023, il
Museo Diocesano a Milano celebra il
terzo centenario dalla nascita di Francesco Londonio (Milano 1723 -1783), il pittore milanese specialista nella produzione di presepi dipinti su carta. Proprio Londonio è l’autore dello
straordinario presepe di carta, noto come “Presepe del Gernetto”, uno dei
capolavori d’arte sacra del Diciottesimo secolo meneghino, presente nella collezione permanente del Museo e per la prima volta esposto
completamente restaurato. Il Museo Diocesano, in collaborazione con le Raccolte Grafiche e le Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco di Milano, presenta una
piccola mostra che, a partire da un focus sulla produzione di Londonio dedicata al mondo pastorale e bucolico, racconta la
fortunata tradizione dei presepi di carta in Lombardia. Gli esemplari più antichi, incisi all’acquaforte e colorati a mano, risalgono al tempo di Londonio e sono legati alla produzione di diversi editori. Numerosi sono anche i fogli con il medesimo soggetto editi a Milano nel corso del XIX secolo dai fratelli Vallardi, una tradizione che prosegue fino agli inizi del secolo scorso, con le litografie a colori ispirate all’imagerie francese di Epinal, oltre che cartoline di auguri e biglietti pop-up dedicati al Presepe. Fino al 28 gennaio 2024
Info: chiostrisanteustorgio.it
Assisi, il presepe compie 800 anni
Assisi, presepe vivente
Natale ad Assisi,
250 eventi in 40 giorni nel segno degli 800 anni del primo presepe. Assisi è una delle città che tradizionalmente ospitano uno dei presepi più belli d’Italia: un
grande presepe a cielo aperto, attraverso illuminazioni scenografiche che proiettano sulle facciate di chiese e monumenti cicli di affreschi di Giotto legati al tema della Natività.
Dall’1 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, un programma ricco di eventi tra tradizione, cultura, bellezza, natura, aggregazione, connesso al tema del
primo presepe della storia, realizzato da San Francesco nel 1223. Un Natale all’insegna di questo
eccezionale evento storico, culturale e spirituale, che sarà il fil rouge delle festività nella città serafica, abbellita da spettacolari luminarie e proiezioni luminose su chiese e palazzi, oltre agli incantevoli presepi diffusi, viventi, artistici, monumentali. Nel cuore di Assisi, ci saranno
presepi diffusi in angoli caratteristici e presepi speciali, come quello con la
sabbia di Jesolo, davanti alla Basilica inferiore di San Francesco, lungo 8 metri, alto e profondo 4, con la rappresentazione della Sacra Famiglia con San Francesco e gli angeli. Un’opera straordinaria, di fronte al
grande albero di Natale offerto dalla regione Valle d’Aosta, che sarà acceso l’8 dicembre.
Presepe sotto le stelle alla Porziuncola
Da non perdere una visita al
Grande Presepe sotto le stelle alla Porziuncola davanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli (inaugurazione domenica 3 dicembre), un'installazione di stile popolare che copre
un’area di circa 200 mq. Sempre il 3 dicembre, verrà inaugurata anche la
mostra internazionale di “Presepi dal mondo”, all’interno del chiostro monumentale del Convento Porziuncola e sarà aperta al pubblico tutti i giorni. Speciali saranno anche i
tradizionali presepi viventi, in programma tra il 25 e il 26 dicembre e il 1 e 6 gennaio, nelle
frazioni del territorio assisano (Armenzano, Petrignano, San Gregorio e Tordandrea), per i quali è previsto un servizio navetta dal centro storico.
Roma, 100 presepi in piazza San Pietro
Anche la tradizionale rappresentazione della Natività in
Piazza San Pietro e in
Aula Paolo VI in Vaticano vuole far rivivere l'atmosfera del Natale 1223. Nel ricordo di questo anniversario, il presepe di quest'anno proviene dalla
Valle Reatina nella Diocesi di Rieti, mentre il monumentale
albero di Natale arriva dall'alta Valle Maira, nel comune di Macra, in Diocesi di Saluzzo e provincia di Cuneo. Piazza San Pietro si trasforma, così, in una
ideale Greccio, dove intorno alla greppia e al bue e all'asinello, vengono collocati pochi personaggi: quelli che realizzarono il desiderio del Poverello, come il nobile
Giovanni Velita e sua moglie
Alticama, tre frati compagni del Santo e alcuni pastori. La tradizionale inaugurazione del Presepe e l'illuminazione dell'albero di Natale si terranno in
Piazza San Pietro, sabato 9 dicembre 2023, alle ore 17.
100 Presepi a Roma
Il
Natale a Roma è anche l’occasione per vedere i “
100 Presepi in Vaticano” provenienti da più di
17 Paesi in tutto il mondo esposti sotto il
colonnato del Bernini in Piazza San Pietro dalle 10 alle 20 (ingresso gratuito). L'inaugurazione si terrà venerdì 8 dicembre, alle ore 16. L’albero e i Presepi rimarranno esposti fino alla conclusione del Tempo di Natale, domenica 7 gennaio 2024.
Milano, il Presepe Biblico
Presepe Biblico di Baggio
A Milano vale una visita il grande
Presepe Biblico custodito nella cripta della Parrocchia di Sant’Apollinare in Baggio, che si estende per
50 diorami molti dei quali animati. A differenza di altri tradizionali presepi non rappresenta solo la nascita di Gesù, ma tutte
le vicende più significative delle Sacre Scritture: dalla Creazione del mondo alla Natività, dalla fuga in Egitto alla diffusione del Vangelo da parte dei discepoli. Per questo suo ampio respiro storico-religioso, il presepe biblico di Baggio è forse
unico nel suo genere. "Visitare il presepe biblico significa - sottolineano dalla parrocchia - mettersi in cammino lungo i millenni, ripercorrendo le tappe più importanti della storia della Salvezza".
Presepe sommerso a Laveno Mombello
Statue della terza piattaforma
Sempre in Lombardia è possibile ammirare il
presepe sommerso a Laveno Mombello (Varese), sulle rive del Lago Maggiore. L’opera fu calata per la prima volta a 3 metri di profondità nel 1975.
Inizialmente era composto da 3 statue rappresentanti la Natività. In seguito si aggiunsero altre rappresentazioni fino a raggiungere
il numero attuale di 42 statue realizzate in pietra bianca di Vicenza dallo scultore vicentino
Gianfranco Tancredi. L’idea venne nel 1975 al sommozzatore lavenese e presidente del Club svizzero,
Ovidio Garolla, che inizialmente depose in acqua una statua del Cristo la notte della Vigilia. Oggi un presepe intero, a grandezza naturale, si ammira da
cinque diverse piattaforme. Le figure, che sembrano quasi svanire alla luce del giorno, si animano di vita propria quando cala la notte e si accendono i fari installati per illuminare le statue. La posa del presepe quest’anno avverrà
sabato 2 dicembre alle ore 8 da piazza dei Caduti. Fino al 13 gennaio.
Valle Antigorio, presepi sull’acqua
Presepi sull'acqua (Foto: Marco Benedetto Cerini)
A
Crodo in Piemonte, nella suggestiva Valle Antigorio
, si incontrano
ben 66 presepi, visitabili dal 2 dicembre al 7 gennaio ognuno dei quali racconta una storia unica e affascinante. Questi presepi sono un tesoro artistico e culturale che rappresenta una tradizione secolare che affonda le sue radici nel cuore della comunità locale. Ogni presepe a Crodo, e nelle frazioni circostanti, è realizzato con grande cura e maestria, utilizzando materiali come il
legno, la carta, il muschio e persino piccoli oggetti di uso quotidiano. Alcuni rappresentano le scene tradizionali della natività, mentre altri si ispirano a episodi della storia locale o a personaggi famosi. E tutti i presepi hanno come
denominatore comune l’acqua: elemento importantissimo in questa terra alpini, tanto per l’industria idroelettrica, quanto per quella delle bevande – qui è nato il celebre analcolico “biondo” che porta il nome di Crodo –, ruscelli, fontane e antichi lavatoi diventano così cornice naturale in grado di valorizzare e rendere inimitabili i presepi del paese della Valle Antigorio. Durante il periodo natalizio, vengono
esposti nelle case, nelle chiese e nei luoghi pubblici di Crodo, trasformando il paese in un vero e proprio
museo a cielo aperto. Crodo e le sue frazioni di montagna offriranno ai visitatori un percorso di magia ed emozioni. Una visita a
Presepi sull’acqua diventa anche occasione per scoprire le meraviglie naturali e le
perle culturali della Valle Antigorio, oltre alle eccellenze gastronomiche racchiuse come tesori tra le vette.
Presepe di ghiaccio di Massa Martana
Adorazione dei Magi - edizione 2022
Il presepe di ghiaccio rappresenterà la punta di diamante della
XX Edizione di "Presepi d'Italia", la
Mostra Nazionale del Presepe Artistico, in programma a Massa Martana (Perugia)
dal 24 dicembre al 7 gennaio 2024. Una eccellenza del
Natale in Umbria. Le figure vengono scolpite a grandezza naturale su grandi blocchi di ghiaccio, il
presepe di quest’anno di ben 13 mq, è ispirato a un affresco che si trova ad Assisi nella Basilica di San Francesco, un dipinto che Giotto volle dedicare al presepe fatto dal Poverello di Assisi. Per realizzarlo serviranno
30 quintali di ghiaccio, alla fine brillerà come se fosse illuminato da un milione di luci. Viene conservato a - 17° C per tutta la durata della Mostra. Inoltre, nei 25 locali attigui alla sala che ospita il presepe di ghiaccio, è possibile ammirare
opere provenienti da tutta Italia, ceramiche e sculture dedicate al Santo Natale.
Presepe di Pane a Olmedo
Presepe di pane
A Olmedo, terra di fornai, a due passi da Alghero in provincia di Sassari,
dall'8 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024, all' interno dell'antica
chiesetta romanica di Nostra Signora di Talia sarà possibile visitare l’esposizione del
“Presepe di pane artistico”, giunto alla 34ma edizione. Il presepe di pane, finemente intagliato, ripropone
scene di vita quotidiana ambientate in un paesaggio fortemente sardo, non mancano pastori e greggi, ma anche artigiani intenti nella preparazione del pane e del formaggio. Immancabile la presenza di un nuraghe,
tutto è fatto di pane, dalla stella cometa ad animali, alberi e cespugli. Persino il selciato. Da visitare in zona anche la fortezza megalitica prenuragica di
Monte Baranta.
Il presepe di Manarola
Preparazione del presepe di Manarola
In cima alla lista dei presepi grandi e bellissimi,
il presepe di Manarola, il secondo paese delle Cinque Terre arrivando da La Spezia,
si estende per circa 4.000 mq sui pendii della collina di Tre Croci. Le vigne che disegnano l’antico è pittoresco borgo, frazione del comune di Riomaggiore, fanno da sfondo al presepe luminoso ideato e
realizzato nel 1976 da Mario Andreoli, scomparso all’età di 94 anni a dicembre 2022. Mario per allestire la collina era partito da semplici elementi poi sono arrivate la capanna e la stella. Nel tempo ha saputo inventare
decine di personaggi, restando ancorato alla realtà. Nel suo famosissimo presepe sono presenti sempre richiami a tante fasi storiche: le scritte pax e pace in un mondo sempre più in guerra, gli anni del Covid con una figura dedicata all’impegno del personale sanitario.
Sono più di 250 le figure a grandezza naturale sapientemente ottenute da
materiali poveri di recupero illuminate da migliaia di luci. Per realizzarlo sono stati usati (circa) 8 km di cavi elettrici, 17000 lampadine alimentate da generatori fotovoltaici. Quest’anno sarà la prima edizione dell’accensione dell’opera, l’8 dicembre, senza il suo celebre autore.
Presepe vivente di Matera
Sassi di Matera, presepe vivente
Città splendida,
Matera set di tante pellicole cinematografiche tra cui anche la celebre Passione di Cristo di Mel Gibson, è la location ideale dove ambientare un presepe vivente.
Durante tutto il periodo natalizio i Sassi, antico quartiere di Matera,
fanno da sfondo al più grande presepe vivente al mondo. Gemellaggio con La Martella e Greccio, che celebra quest'anno gli 800 anni del presepe di San Francesco d'Assisi;
figuranti provenienti da tutta Italia, edizione speciale per il
trentennale Unesco del 9 dicembre e le grotte della Murgia materana illuminate, sono alcune delle novità del "
Presepe vivente nei Sassi di Matera" che giunto alla tredicesima edizione
si svolgerà per 9 giorni (8, 9, 10, 16, 17, 29 e 30 dicembre e poi il 5 e il 6 gennaio del 2024). Un evento che attira ogni anno migliaia di visitatori, e abbraccerà
4 km di percorso partendo dal centro storico attraversando il
Sasso Barisano e il Sasso Caveoso con oltre 250 figuranti tra attori professionisti, figuranti, rievocatori storici e compagnie teatrali. Giochi di luci, videomapping e proiezioni in 3D completano il quadro. La rappresentazione quest’anno è intitolata:
“Pane e Pace” in ricordo del bellissimo messaggio eucaristico lanciato a Matera in occasione della visita pastorale del
Santo Padre Francesco a conclusione dei lavori del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale.
San Gregorio Armeno, la strada dei presepi
Una tradizione che arriva da lontano. Il
presepe napoletano ha radici antiche, nel
XVII secolo iniziò ad assumere le caratteristiche che lo contraddistinguono, vale a dire la rappresentazione della
natività in un contesto popolare e realistico, con l'aggiunta di figure come pastori, artigiani e
personaggi della vita quotidiana. Nel corso del Settecento, il presepe napoletano raggiunse il suo massimo splendore artistico grazie all'opera di grandi artisti come
Giuseppe Sanmartino e
Antonio Vaccaro, che crearono statue di
grande realismo e bellezza. Ancora oggi il presepe napoletano rappresenta una delle tradizioni natalizie più importanti e originali del Belpaese, capace di richiamare a Napoli visitatori da ogni parte del mondo. Chi ama i presepi non può non fare una visita a
San Gregorio Armeno, la strada delle botteghe degli artigiani presepisti, un’esposizione a cielo aperto delle opere migliori di artisti del luogo. Una tappa valida in qualunque periodo dell’anno, ma è durante il periodo del Natale che acquista ancora maggior fascino. Novembre e dicembre sono i mesi della
Fiera del presepe a San Gregorio Armeno, il taglio del nastro della manifestazione segna di fatto l’avvio delle feste di Natale. Per tutto il periodo la strada famosa per le pittoresche botteghe apre le 'sue porte' ai tanti turisti che affollano per l0ccasione la città. La Fiera, giunta alla 152esima edizione, quest’anno riporta in vita un’antica tradizione napoletana:
“La notte bianca dei pastori” alla vigilia dell’Immacolata, il 7 dicembre, le storiche botteghe degli artigiani partenopei, resteranno aperte fino a tarda notte. Riportando in città un’usanza gradualmente scomparsa a partire dai primi anni Ottanta. Inoltre la zona è quella dell’antico
Foro Romano, ricca di monumenti: nel sottosuolo c’è la
città sepolta. Mentre nella centralissima via Duomo, il Complesso di San Severo al Pendino, ospita la
37esima edizione Mostra di Arte Presepiale organizzata dall’Associazione Italiana Amici del Presepe di Napoli.