Migliori formaggi al mondo, podio tutti italiano: Parmigiano Reggiano, mozzarella di bufala e stracchino

di LAURA DE BENEDETTI
18 dicembre 2023

Il formaggio Parmigiano reggiano II

I 3 migliori formaggi al mondo? Sono tutti e 3 italiani. E al secondo posto entra la mozzarella di Bufala campana dop, che è anche al primo posto nella sottocategoria dei formaggi ‘soft’, più leggeri o freschi. In questi giorni Taste Atlas, l’Atlante del gusto, ha reso note le proprie classifiche gastronomiche e l’Italia è risultata la miglior cucina del mondo. Non solo: le prime tre Città del cibo sono tutte italiane, nell’ordine Roma, Bologna e Napoli. E nella classifica dei 100 cibi migliori al mondo il Bel Paese ne vanta ben 13, con la pizza al quarto posto e la tagliata Fiorentina al novantaseiesimo. A tenere alto il rank mondiale dell'Italia contribuiscono i formaggi tipici della nostra tradizione, molti dei quali conosciuti in tutto il mondo. Al punto che, sui 1.378 formaggi catalogati nell'Atlante e votati, sul podio salgono tre formaggi italiani, di cui due a Denominazione di origine protetta (Dop): o sono prodotti in loco o sono solo 'fake', imitazioni.

Tutti i formaggi italiani da record

Tra i formaggi la burrata, racchiusa come un fagotto, e la provola affumicata

Tra i formaggi la burrata, racchiusa come un fagotto, e la provola affumicata

Il re mondiale dei formaggi è il Parmigiano reggiano, seguito al secondo posto dalla mozzarella di bufala campana; terzo lo stracchino di crescenza. Tra i primi 10 al sesto posto anche la burrata mentre il Grana Padano è undicesimo, il pecorino romano tredicesimo, quello sardo diciassettesimo e quello toscano ventesimo. Tra i primi cento a livello mondiale l’Italia si classifica anche al ventunesimo posto col provolone del Monaco, al trentesimo con la stracciata, al trentacinquesimo con la provola, al quarantesimo con la burrata di Andria, al quarantasettesimo col gorgonzola piccante al quarantanovesimo col taleggio. Tra i 50 e i 100 migliori formaggi al mondo l’Italia conquista anche la cinquantottesima posizione con la stracciatella, la cinquantanovesima col pecorino siciliano, la settantaduesima col gorgonzola dolce. In settantanovesima posizione il caciocavallo silano in ottantaseiesima il bagoss, all’ottantasettesimo la scamorza. Ultima, in novantaseiesima posizione, la fontina. Leggi anche: Le 5 migliori fontine Dop d’alpeggio: i vincitori del premio Modon d’Oro 2023

Sfida con Grecia e Francia

Un vero record per i formaggi italiani con posizioni contese soprattutto da Grecia, Francia e, in maniera minore, da Portogallo, Montenegro, Polonia, Brasile, Messico, Spagna, Regno Unito, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Slovacchia, Svizzera, Paesi Bassi, Croazia, Lituania, Svezia, Norvegia, Irlanda. La classifica di TasteAtlas è stata redatta analizzando 1.378 formaggi catalogati, con 36.551 valutazioni degli utenti registrate di cui 24.296 ritenute valide.

Parmigiano Reggiano, re dei formaggi

Il formaggio Parmigiano reggiano

Il formaggio Parmigiano reggiano

Ecco cosa ne scrive l’Atlante del Gusto (TasteAtlas): “Considerato tra i formaggi più pregiati al mondo, il Parmigiano Reggiano è prodotto con latte crudo e parzialmente scremato proveniente da mucche che pascolano erba fresca e fieno. Ha una consistenza dura e granulosa e i suoi sapori vanno dal nocciola al robusto e leggermente piccante, a seconda del tempo di stagionatura del formaggio. Le origini del Parmigiano Reggiano risalgono al Medioevo, quando i monaci Benedettini e Cistercensi bonificarono le zone umide della Pianura Padana e iniziarono a produrre questo pregiato formaggio, che prese poi il nome dalla città di Parma, suo luogo di origine. Oggi il Parmigiano viene prodotto nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna in Emilia-Romagna, oltre che nella provincia lombarda di Mantova. Il Parmigiano è disponibile nelle seguenti varietà: Mezzano (2a selezione, stagionato 12-15 mesi), Parmigiano Reggiano (stagionato 12-24 mesi o più) e Parmigiano Reggiano Extra, che deve superare un ulteriore test di valutazione della qualità dopo 18 mesi di invecchiamento. Questo formaggio particolarmente versatile è uno degli ingredienti essenziali utilizzati in numerosi piatti classici italiani; è ideale da grattugiare su pasta, minestroni e consommé, ma può essere gustato anche come formaggio da tavola, tipicamente servito con crudité, insalate e frutta fresca o secca”.

La Mozzarella di Bufala campana Dop

Mozzarella di bufala campana dop

Mozzarella di bufala campana dop

Ecco cosa scrive TasteAtlas sulla Mozzarella di Bufala campana dop: “Sebbene ci siano molte mozzarelle di bufala prodotte con una combinazione di latte di bufala e di mucca, per essere etichettate come tali, la genuina mozzarella di bufala campana deve essere prodotta con latte di bufala nazionale al 100% e prodotta in Campania o nel vicino Lazio, in Puglia (provincia di Foggia, ndr) e Molise (Venafro, ndr). Il latte di bufala è noto per essere più ricco di calcio e proteine e più basso di colesterolo, il che rende questa mozzarella particolarmente pregiata e ricercata. La mozzarella di bufala viene sempre confezionata in salamoia; ha un sapore delicato ma leggermente acidulo e si sposa bene con vari antipasti italiani, soprattutto con classici come l'insalata caprese”. “Siamo molto orgogliosi di questo risultato, che premia il grande lavoro dei nostri soci e l'impegno del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop nel diffondere conoscenza e unicità del nostro prodotto” commenta il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo. Per il direttore del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani, “questo riconoscimento ci spinge a lavorare ancora di più per garantire l'arrivo del prodotto sulle tavole di tutto il mondo, puntando sempre e solo sulla grande qualità della Bufala Campana Dop, vero segreto del suo successo”.

Stracchino di crescenza

Stracchino Belgioioso

Stracchino Belgioioso

Ecco come TasteAtlas descrive il terzo formaggio sul podio tra i primi 100 al mondo: “Lo Stracchino di crescenza è un formaggio italiano tipicamente prodotto con latte vaccino, ma può essere prodotto anche con latte di bufala. La consistenza dello stracchino è cremosa e burrosa, quindi viene spesso usato come crema spalmabile. I sapori sono delicati, fruttati, cremosi e dolci. Sebbene oggi sia associato alle regioni Lombardia, Piemonte, Liguria e Veneto, la sua prima produzione è avvenuta nella Pianura Padana lombarda. Si consiglia di servire lo stracchino con frutta fresca o salumi e abbinarlo a un bicchiere di vino bianco fruttato. Il formaggio può essere utilizzato anche sulla pizza, abbinato alla pasta, oppure utilizzato come condimento per la polenta calda. Il nome stracchino deriva dalla parola stracca, che significa stanca, in riferimento alle mucche stanche che si muovono su e giù per le Alpi e producono un latte molto ricco, ideale per la produzione di questo formaggio”.

La Burrata

Tra i primi 10 formaggi al mondo nella classifica dell’Atlante del Gusto anche la Burrata (sesta posizione). Ecco cone ne scrive TasteAtlas: “La burrata, che letteralmente significa imburrata, è un formaggio artigianale tipico della Puglia, regione del Sud Italia, in particolare delle province di Bari e Barletta-Andria-Trani, fatto a mano con latte vaccino, caglio e panna. Si ritiene che il formaggio sia stato creato da Lorenzo Bianchino Chieppa, un casaro che ebbe l'idea di formare un guscio di fili di mozzarella allungati e riempirlo con una crema deliziosa e ricca e pezzi più piccoli di mozzarella avanzata. Il risultato fu una vera prelibatezza dall'interno cremoso e dal sapore intenso di latte fresco, che divenne ben presto estremamente popolare. La burrata dovrebbe essere consumata il più fresca possibile, preferibilmente entro 24 ore dalla preparazione. Può essere servita da sola, condita solo con sale, pepe e un filo di olio extravergine di oliva, ma è deliziosa anche accompagnata da pomodorini freschi e prosciutto crudo, oppure se utilizzata come condimento per pizze o bruschette”.

I pecorini al top

Un tagliere di formaggi tipico della cucina italiana

Un tagliere di formaggi tipico della cucina italiana

TasteAtlas suddivide poi i formaggi in 3 sotto categorie per origine animale e in 9 sotto categorie per tipologia. Tra i formaggi di latte di mucca, primo il Parmigiano Reggiano, terzo lo Stracchino di Crescenza, quinto la burrata, nono il Grana Padano. Tra i formaggi di pecora, al secondo posto, il pecorino romano, al terzo quello sardo e al quarto quello toscano. Ad aprire la classifica, il Qucijo Serra da Estrela, portoghese. L’Italia non ha invece alcun formaggio nella top ten di formaggi prodotti con latte di capra.

Provola prima tra gli affumicati

Gorgonzola

Gorgonzola

Tra i formaggi a pasta dura primo il Parmigiano Reggiano, secondo il Grana Padano, quarto il pecorino romano seguito da quello sardo, ottavo il Grana Padano oltre 16 mesi. Tra i formaggi a pasta semimolle al quarto posto i bocconcini di mozzarella, all’ottavo il taleggio, al nono il gorgonzola piccante. Tra i formaggi molli al primo posto la mozzarella di bufala campana dop, al secondo lo stracchino di crescenza, al terzo la burrata al nono il pecorino toscano. La provola è prima tra i formaggi affumicati, mentre tra i formaggi erborinati al secondo posto il gorgonzola piccante al terzo quello dolce e tra i formaggi a siero di latte al terzo posto la ricotta di bufala campana dop al settimo la ricotta di bufala, all’ottavo la ricotta salata, al decimo la ricotta di pecora della Sicilia.