Non solo dipinti e sculture di artisti celebri, ma anche
esposizioni fuori dal comune per guardare il mondo da un punto di vista originale. Questo autunno 2022 diventa la stagione delle mostre insolite e suggestive, a volte
assurde, da vedere in giro per il mondo. Dal corpo come principale
mezzo di comprensione, agli insetti in esposizione fino alle installazioni che ci ricordano com’erano le
città durante i mesi di lockdown. Ecco quali sono le mostre fuori dal comune da non perdere, e dove vederle.
1. Japan body perform live – PAC (Milano)
Il PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea) di Milano ospita dal
22 novembre 2022 al 12 febbraio 2023 una mostra dedicata agli artisti giapponesi che utilizzano
il corpo per le loro opere e performance. A curare l’esposizione saranno Shihoko Iida e Diego Sileo. Si tratterà di un vero e proprio viaggio alla scoperta della
cultura nipponica attraverso le installazioni di artisti quali Makoto Aida, Yuko Mohri, Kishio Suga, Fuyuki Yamakawa. Le rappresentazioni corporee saranno la guida per
comprendere la società, la tecnologia, l’ambiente e anche la dicotomia vita-morte. Per info e biglietti è possibile consultare il sito del PAC.
2. Onderkruipsels – Rijksmuseum (Amsterdam)
‘Onderkruipsels’ vuol dire letteralmente ‘
creature striscianti’ ed è questo il titolo dato alla mostra ospitata dal
30 settembre 2022 al 15 gennaio 2023 al Rijksmuseum di Amsterdam. Farfalle, rospi, ragni e insetti di ogni genere sono infatti i protagonisti dell’insolita esposizione rivolta a un
pubblico di appassionati e di curiosi. Un tempo a queste creature striscianti si associavano maledizioni e pensieri negativi; vennero però rivalutate grazie a studiosi e scienziati che ne esaltarono la bellezza nel corso dei secoli e oggi sono diventate materiale da esposizione. Ogni installazione della mostra fa parte di importanti
collezioni private. Per info e biglietti è possibile consultare il sito del Rijksmuseum.
3. Ceci n’est pas un corp – Musée Maillol (Parigi)
Il nome dell’esposizione che dall’
8 settembre 2022 al 5 marzo 2023 è visibile al Musée Maillol di Parigi è un omaggio a ‘Ceci n’est pas una pipe’ di René Magritte. Proprio ispirandosi all’opera di Magritte, anche questa mostra infatti si interroga sulla
relazione tra arte e realtà e lo fa mettendo al centro l’essere umano e il suo corpo. Sono più di 40 le
sculture iperrealiste esposte e realizzate da artisti vari. Tra i lavori esposti anche quelli dell’italiano
Maurizio Cattelan. La mostra è visitabile ogni giorno dalle 10:30 alle 18:30 e il mercoledì fino alle 22:00. I biglietti costano 16 euro (intero) o 14 euro (ridotto).
4. 2 Lizards – Whitney Museum of American Art (New York)
Una delle sale del Whitney Museum of American Art di New York, proietterà dal
30 settembre 2022 al 28 febbraio 2023 il film ‘2 Lizards’. L’opera, realizzata dagli artisti Orian Barki e Meriem Bennani, era stata inizialmente pensata come una produzione seriale presentata “a puntate” sui profili social di Bennani. Le protagoniste sono due
lucertole antropomorfe che si ritrovano a vivere per le strade di una New York deserta a causa di una pandemia. L’ispirazione è chiaramente legata all’epoca del
lockdown dovuto al Covid-19. La proiezione vuole porre l’accento sull’
impotenza e l’incertezza che hanno attraversato l’animo umano in quei mesi di grande angoscia e spingere alla riflessione sui concetti di isolamento e connessione. Il museo è aperto ogni giorno dalle 10:30 alle 22:00, l’installazione è visitabile con il biglietto di ingresso generale al Whitney Museum of American Art che costa 25 dollari.
5. Tierra– PAV - Parco Arte Vivente (Torino)
Dal
5 novembre 2022 al 26 febbraio 2023 il PAV - Parco Arte Vivente di Torino ospita
Tierra, mostra personale di Regina José Galindo, artista guatemalteca che da più di vent'anni indaga il tema della
giustizia sociale attraverso pratiche performative il cui baricentro espressivo si situa nella
relazione tra il corpo e l'ambiente. L’esposizione, a cura di Marco Scotini, percorrerà la ventennale carriera di Galindo (vincitrice del
Leone d'Oro alla 51° Biennale di Venezia come miglior giovane artista) focalizzandosi sui modi in cui ogni suo contatto con gli elementi naturali vada letto in chiave intersezionale e militante. E tra tutti gli elementi naturali, la
terra che dà il titolo alla mostra ha un suo particolare statuto: l'approccio di Galindo si sottrae a qualsiasi declinazione essenzialista del rapporto tra terra e corpo femminile, anticipando e nondimeno influenzando le più recenti tendenze della
ricerca artistica ecofemminista.