Le mostre d’arte da non perdere a gennaio 2024 in Italia

di MONICA GUERCI -
2 gennaio 2024
Cappella Bacci della Basilica di San Francesco ad Arezzo

Cappella Bacci della Basilica di San Francesco ad Arezzo

Idee di viaggio verso le mostre d’arte da non perdere a gennaio 2024. Da nord a sud del Paese, sono molte le città che ospitano grandi allestimenti dedicati ai maestri del passato o ad artisti contemporanei. L'itinerario inizia ad Arezzo alla Basilica di San Francesco dove ci sarà l'occasione di vivere un inedito dietro le quinte dei restauri di un capolavoro del Rinascimento. Fa un salto a Milano negli spazi del Pirelli Hangar Bicocca, poi fa una giravolta e arriva a Nuoro, passando prima per Venezia, Brescia, Bologna e Roma.  LEGGI ANCHE - ‘Guercino nello studio’: alla Pinacoteca di Bologna il genio e i suoi clienti

Piero della Francesca

Arezzo (dal 27 gennaio al 12 marzo)

Piero della Francesca, Leggenda della Vera Croce - dettaglio

Iniziamo questo viaggio d’arte nel 2024 in Toscana. A “tu per tu” con uno dei capolavori della pittura del Rinascimento: dal 27 gennaio al 12 marzo nella Cappella Bacci della Basilica di San Francesco ad Arezzo, prende il via “All’altezza di Piero”, il programma di visite straordinarie al cantiere di manutenzione del ciclo di dipinti murali della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Dal 10 gennaio 2024 l’opera verrà sottoposta a lavori di manutenzione e revisione conservativa a cura della Direzione Regionale dei Musei della Toscana che – per l’occasione – ha deciso di allestire un ponteggio accessibile che offrirà, a piccoli gruppi di visitatori, l’opportunità eccezionale di ammirare il ciclo di dipinti da una prospettiva diversa e inedita. Insieme alla Fondazione Arezzo Intour sono state quindi organizzate visite speciali accompagnate da una guida esperta, che avranno la durata di circa un’ora. La Leggenda della Vera Croce, realizzata dall’artista in un periodo compreso tra il 1452 e il 1466, presenta una serie di episodi tratti dalla Legenda Aurea del frate domenicano Jacopo da Varagine, una raccolta di vite di santi e spiegazioni di feste liturgiche scritta a partire dagli anni Sessanta del XIII secolo e diffusa con grande successo durante tutto il Medioevo. Info: museiarezzo.it

Martha Rocher: ritratti d’artista

Roma, dal 16 gennaio al 18 febbraio 2024

Martha Rocher - Jean Tinguely e Yves Klein - Parigi 1959

Il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea ospita la prima esposizione personale dedicata a Martha Rocher (Vienna, 1920 – Milano 1990), fotografa di origine austriaca che ha documentato il fervore del panorama artistico e culturale di Parigi, Milano e Venezia fra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà dei Sessanta. La mostra a cura di Elisa Genovesi e Raffaella Perna, propone oltre cento fotografie in bianco e nero relative a questa fase della sua carriera: all’epoca Martha Rocher frequenta realtà vivacissime, al centro della scena dell’arte sperimentale, come la galleria di Iris Clert a Parigi o il Cavallino di Venezia. Rocher gode infatti della stima di alcuni tra gli artisti più innovativi del secondo Novecento, tra cui Yves Klein, Jean Tinguely, Hundertwasser ed Emilio Vedova. La fotografa li ritrae al lavoro o nei loro atelier, e realizza alcuni scatti emblematici come, ad esempio, quelli di Yves Klein, nel suo studio, vestito da judoka o in posa davanti alle sue Antropometrie. Tra gli artisti e le artiste ritratti da Rocher troviamo inoltre alcuni tra i maggiori esponenti della prima avanguardia: Sonia Delaunay, Meret Oppenheim, Alberto Giacometti, André Breton, Oskar Kokoschka, Kees van Dongen. L’esposizione, realizzata nell’ambito del PRIN 2020 La fotografia femminista italiana, intende riscoprire e valorizzare il lavoro di una fotografa rimasta ai margini della storiografia, al fine di gettare luce sul ruolo delle donne nella cultura fotografica italiana. Info: museolaboratorioartecontemporanea.it 

I Macchiaioli

Brescia (dal 20 gennaio 2024 al 9 giugno 2024)

Mietitura a San Marcello, Odoardo Borrani

La mostra "I Macchiaioli" a Palazzo Martinengo (Brescia), articolata in 10 sezioni, abbraccia la produzione di quei giovani pittori che nella Firenze del secondo Ottocento diedero vita a una delle più originali avanguardie artistiche europee del XIX secolo. I curatori Francesca Dini e Davide Dotti hanno ideato una retrospettiva di oltre 100 opere di Fattori, Lega, Signorini, Cabianca, Borrani, Abbati e altri ancora, per lo più capolavori provenienti da collezioni private, solitamente inaccessibili, e da importanti istituzioni museali come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, i Musei civici di Udine. L’esposizione racconta l’incredibile avventura di questo gruppo di artisti innovatori che dopo aver studiato i maestri del Romanticismo, ne hanno poi preso le distanze, abbandonando quelle influenze e giunsero in breve tempo a scrivere una delle pagine più poetiche della storia dell’arte. Tra i capolavori esposti anche Cucitrici di camicie rosse di Odoardo Borrani (1863), Raccolta del fieno in maremma di Giovanni Fattori. Info: amicimartinengo.it

James Lee Byars

Milano (fino al 18 febbraio)

James Lee Byars _ Pirelli Hangar Bicocca (Milano)

Proseguiamo il viaggio al Nord Italia, a Milano al Pirelli Hangar Bicocca dove è in corso fino al 18 febbraio, la mostra dedicata a James Lee Byars, artista americano scomparso nel 1997, tra i più riconosciuti dagli anni Sessanta a oggi, ha influenzato un’intera generazione nell’ambito dell’arte concettuale e performativa. L’esposizione è la prima retrospettiva dedicata a Byars in Italia, ed è particolare anche perché organizzata da un amico del pittore, nonché direttore di Hangar Bicocca: Vincente Todolí. Le opere di Byars sono una combinazione di arte concettuale, installazione ed arte performativa, ed utilizzano materiali diversissimi, come cristallo, velluto, seta, carta, film, addirittura foglia d’oro. L’amore per la cultura giapponese ha poi influenzato tutta la sua arte, aggiungendo elementi del teatro Nô e del buddismo Zen, accanto all’arte e alla filosofia occidentale. In corso (fino al 14 gennaio) anche la mostra di Thao Nguyen Phan “Reincarnations of Shadows”. L’ingresso alle mostre è gratuito e la prenotazione online garantisce l’accesso prioritario nella fascia oraria prescelta alle esposizioni temporane e all’installazione permanente di Anselm Kiefer. Info: Pirelli Hangar Bicocca

Ron Mueck

Milano, (fino al 10 marzo 2024)

Portrait de Charlie Clarke et Ron Mueck Copyright ph:Michel Slomka

Triennale Milano con Fondation Cartier pour l’art contemporain ospita la personale dell’artista australiano Ron Mueck, con una selezione di opere mai esposte prima in Italia. Il percorso espositivo si compone di sei sculture tra cui la monumentale installazione Mass (2017, proveniente dalla National Gallery of Victoria, Melbourne), esposta qui per la prima volta fuori dall’Australia. In mostra anche due film del fotografo e regista francese Gautier Deblonde. L’opera di Ron Mueck (Melbourne, 1958; dal 1986 vive e lavora nel Regno Unito) evoca temi universali e ha rinnovato profondamente la scultura figurativa contemporanea. Per scolpire i suoi prodigiosi e realistici personaggi, sempre di dimensioni sorprendenti, impiega mesi, a volte anni. In venticinque anni di attività ha dato vita a 48 opere in totale, la più recente delle quali è stata completata poco prima dell’inaugurazione della mostra alla Fondation Cartier pour l’art contemporain a Parigi, a giugno 2023. L’opera di Mueck, profondamente misteriosa e insieme estremamente genuina, spesso pervasa da un’aura surreale, invita a riflettere sulla propria relazione con il corpo e, più in generale, porta a confrontarsi con l’esistenza stessa. Info: triennale.org 

Tina Modotti

Rovigo (fino al 28 gennaio)

Gli scatti di Tina Modotti a Rovigo

Palazzo Roverella a Rovigo ospita (fino al 28 gennaio) la più completa mostra mai organizzata sull'opera di Tina Modotti (1896-1942), una delle più importanti fotografe del XX secolo. Più di 300 opere tra immagini, filmati e documenti ricostruiscono il lavoro fotografico di Tina Modotti, dalle architetture alle nature morte, dal racconto della quotidianità dei ceti popolari, dei contadini, degli operai, dei bambini e delle donne, alla mutazione delle periferie con l'arrivo della nuova modernità. Se i suoi primi passi come fotografa risentono ancora dell'influenza del grande fotografo americano Edward Weston, di cui fu assistente e modella negli anni della rivoluzione messicana, lo sguardo di Tina Modotti acquista presto una sua personalità sia nella scelta dei soggetti che nella loro rappresentazione. Come spesso accade, dopo la sua morte nel 1942, la sua figura fu per molti anni dimenticata, fino al 1977, data in cui il MoMa di New York le dedicò un’importante retrospettiva che segnò la riscoperta dell’opera confermandole il ruolo di grande protagonista del XX secolo. Info: www.palazzoroverella.com

Hayez

Torino, (fino 1 aprile 2024)

Hayez alla Gam di Torino

Arte, storia e politica si intrecciano nella mostra “Hayez. L'officina del pittore romantico” che la GAM di Torino dedica al genio romantico di Francesco Hayez (Venezia 1791 - Milano 1882). Un percorso originale che pone a confronto dipinti e disegni, con oltre 100 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private cui si aggiungono alcuni importanti dipinti dell’artista custoditi alla GAM, come il Ritratto di Carolina Zucchi a letto (L’ammalata) e l’Angelo annunziatore. Oltre alle opere inedite o poco viste, si potranno ammirare in mostra alcuni dei capolavori più popolari, come La Meditazione dei Musei Civici di Verona - Galleria d'Arte Moderna Achille Forti e l’Accusa segreta dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, cui è accostato Il Consiglio alla Vendetta, prestigioso prestito proveniente da Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz–Vienna. Info: www.gamtorino.it 

La 'Madonna Sorlini' di Giovanni Bellini

Venezia (fino al 7 aprile 2024)

Giovanni Bellini, Madonna in adorazione con bambino dormiente, tempera su tavola, 1470 circa Fondazione Luciano Sorlini

La Madonna in adorazione del Bambino dormiente, capolavoro della prima maturità artistica di Giovanni Bellini (1432/1433 circa – 1516) e preziosa opera custodita della Fondazione Luciano Sorlini di Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia, è eccezionalmente esposta alle Gallerie dell’Accademia di Venezia fino al 7 aprile 2024. L’iniziativa precede il prossimo intervento di restauro affidato a Giulio Bono, finanziato e patrocinato da Banca Intesa Sanpaolo nel contesto del programma biennale di restauri Restituzioni. L’originalità del dipinto è stata sancita da Roberto Longhi, che ne parla nel suo “Viatico per cinque secoli di pittura veneziana” (1946) citandola per la prima volta come “Madonna in rosso”. La tavola vanta un importante pedigree collezionistico ed espositivo: prima di giungere in Collezione Sorlini appartenne alla prestigiosa raccolta fiorentina del conte Alessandro Contini Bonacossi e fu esposta nell’importante mostra dedicata a Bellini, allestita a Palazzo Ducale di Venezia nel 1949. L’occasione consente la visione dell’opera all’interno della Sala V al primo piano delle Gallerie, adiacente alla Sala IV dedicata alle opere di piccolo formato di Giovanni Bellini, e in particolare all’evoluzione interpretativa del grande caposcuola sul tema della “Madonna col Bambino”. Al termine della mostra l’opera sarà direttamente trasferita nel laboratorio di restauro di Giulio Bono, a Venezia, dove rimarrà sino alla fine del 2024, farà ritorno al MarteS nel 2026, Museo d’Arte Sorlini. Info: www.gallerieaccademia.it

Umbria. Patrimoni

Montefalco (fino al 3 marzo 2024)

Umbria Patrimoni, mostra

È un invito a viaggiare in Umbria alla scoperta di un patrimonio unico, la mostra fotografica “Umbria. Patrimoni”, allestita nello splendido Complesso Museale San Francesco di Montefalco. L'esposizione, una suggestiva selezione di 35 immagini a grande formato, nasce dal progetto editoriale di Maggioli Cultura e Turismo iniziato nel 2021 con “Umbria. Eredità” e sempre firmato dagli scatti fotografici di Giovanni Tarpani e i testi dello storico dell’arte Elvio Lunghi. Le due pubblicazioni compongono un esperimento unico in Italia, che ha come oggetto la rappresentazione e la valorizzazione dell’identità di un territorio attraverso i suoi beni culturali e ambientali, materiali e immateriali, diffusi. Da Assisi a Panicale, passando per Perugia, Foligno, Montefalco, Spello o Torgiano, ci sono alcuni luoghi identitari dell’Umbria, dove vivere un’esperienza autentica. Scrivono gli autori: «Il tempo passato, insieme con quello della contemporaneità, ci permettono di vivere l’Umbria da visitatori, da turisti e da abitanti, lontani dalla velocità con cui si consuma oggi lo scorrere della vita. Per questo l’Umbria è “una terra ricca di tempo”». Fino al 3 marzo 2024. La visita della mostra rientra nel biglietto del complesso museale, un autentico e prezioso gioiello, dove si intrecciano i legami tra arte e storia di Montefalco. Le opere principali sono l’abside decorata meravigliosamente da Benozzo Gozzoli con le “Storie della vita di San Francesco” e l’affresco ”Annunciazione, Eterno in gloria tra gli angeli e Natività”, opera di Pietro Perugino. Info e prenotazioni: www.museomontefalco.it

Favoloso Calvino

Roma (fino al 4 febbraio 2024)

Italo Calvino

Tra le mostre da non perdere c’è “Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte. Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri” dedicata a Italo Calvino alle Scuderie del Quirinale di Roma fino al 4 febbraio. Un evento per celebrare il centenario della nascita del grande scrittore (1923 – 1985) che ha appassionato con i suoi libri milioni di lettori in tutto il mondo. L’esposizione è pensata come un viaggio attraverso la vita, le scelte, l’impegno politico e civile, i luoghi e, soprattutto, la produzione letteraria e il metodo di lavoro di Italo Calvino: una visione a tutto tondo dell’immaginario visivo dello scrittore, mettendo in relazione ambienti reali con mondi possibili. Oltre quattrocento le opere esposte tra dipinti, sculture, disegni, illustrazioni di artisti che spaziano dal Rinascimento a oggi, e ancora codici miniati medievali, arazzi, armature, fotografie e ritratti di autori, per ricreare la ricca e diversificata opera di Calvino. Alla mostra romana si accompagna “Calvino cantafavole” a Palazzo Ducale di Genova, negli spazi della Loggia degli Abati. L’esposizione genovese, con il sostegno della Regione Liguria, del Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale, è organizzata da Electa in collaborazione con le Scuderie del Quirinale, Teatro della Tosse e Lele Luzzati Foundation. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 7 aprile 2024. Info: www.scuderiequirinale.it

Helmut Newton

Roma (fino al 10 marzo)
Elegante, provocatorio, rivoluzionario. A cento anni dalla sua nascita, il Museo dell’Ara Pacis di Roma ospita l’ampia retrospettiva “Helmut Newton. Legacy”, ideata per celebrare il fotografo (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004). Un viaggio nella sua avventurosa vita attraverso oltre 200 scatti, in parte inediti, riviste e documenti, per raccontare con un nuovo sguardo l’unicità e lo stile di un protagonista del Novecento che si descriveva con queste parole: «Il mio lavoro come fotografo ritrattista è quello di sedurre, divertire e intrattenere». Sei capitoli cronologici raccontano l’evoluzione fotografica di Newton: dagli esordi degli anni Quaranta e Cinquanta in Australia fino agli ultimi anni di produzione, passando per gli anni Sessanta in Francia, gli anni Settanta negli Stati Uniti, gli Ottanta tra Monte Carlo e Los Angeles e i numerosi servizi in giro per il mondo degli anni Novanta. Il percorso espositivo ripercorre infatti la vita, umana e professionale, di un uomo ricordato come l’autore di scatti che hanno fatto la storia della fotografia, apparsi nelle più importanti copertine di fashion magazine, arricchiti da un corpus di inediti che svela aspetti meno noti della sua opera. Sono circa 80 le fotografie esposte per la prima volta in questa rassegna. Info: www.arapacis.it

Caravaggio, Van Dyck, Sassolino

Vicenza (fino al 4 febbraio)

San Girolamo Michelangelo Merisi detto Caravaggio (Milano 1571-Porto Ercole 1610) Galleria Borghese, Roma Olio su tela116x153 cm1606 ca

“Caravaggio, Van Dyck, Sassolino. Tre capolavori a Vicenza”, è l’evento espositivo che apre al pubblico le maestose sale della Basilica Palladiana di Vicenza. Linguaggi e stili diversissimi in dialogo sul tema del tempo. Eterno e mutevole, ma inesorabile. Tre capolavori che si intrecciano in un continuo gioco di rimandi: San Girolamo di Caravaggio, Le quattro età dell’uomo di Antoon Van Dyck e No Memory Without Loss dell’artista contemporaneo vicentino Arcangelo Sassolino, realizzato in esclusiva per l’occasione. Le opere sono il filo conduttore di 17 appuntamenti sul ruolo e l’impatto del tempo nelle discipline più disparate: dalla fotografia alla filosofia passando per la danza e l’astrofisica, senza dimenticare la letteratura e la musica. Il Palladio Museum Kids propone inoltre quattro laboratori didattici per bambini. La mostra a cura di Guido Beltramini e Francesca Cappelletti, ideata e promosso dal Comune di Vicenza con la co-organizzazione di Intesa Sanpaolo prosegue fino al 4 febbraio 2024. Info: www.mostreinbasilica.it 

Patrick Tuttofuoco e Pininfarina Architecture

Nuoro (fino al 3 marzo)

Il resto dell'alba, MAN NUORO, Ph Alessandro Moni

La mostra Il Resto dell’Alba, appositamente progettata per il MAN di Nuoro (aperta fino al 3 marzo 2024), nasce dal dialogo fra arte e architettura, un progetto inedito studiato appositamente per gli spazi del museo che prende forma da un confronto teorico fra l’artista Patrick Tuttofuoco, la curatrice museografa Maddalena d’Alfonso e l’architetto Giovanni de Niederhäusern, vicepresidente di Pininfarina Architecture. Il risultato è un’opera avvolgente che indaga sul rapporto tra passato e futuro e interpreta la nuova frontiera del virtuale, dando un corpo fisico all’ipertecnologia del digitale. Il MAN promuove con questa mostra una condivisione su argomenti fondamentali, dalle questioni della sostenibilità sociale a quelle dell’inclusione, attraverso la coesistenza di arte, artificio e umano in un luogo aurorale. E pone al pubblico domande importanti: quale intricata relazione si sta instaurando tra la nostra esistenza nel mondo digitale e la presenza fisica? Che luoghi e spazi pensare per l’inclusività e per sensibilizzare su problematiche contingenti per la costruzione del futuro? Info: www.museoman.it

Felice Casorati

Aosta (fino al 7 aprile 2024)

Abbandono (Nudo di schiena) 1929, Felice Casorati - GAM

A Felice Casorati (1883-1963) è dedicata al Museo Archeologico Regionale di Aosta “Pittura che nasce dall'interno”, un'ampia retrospettiva, non priva di scoperte e ricerche inedite. La rassegna a cura di Alberto Fiz propone oltre cento opere tra dipinti, sculture, disegni e bozzetti teatrali dal 1904 al 1960 che consentono di rileggere il percorso creativo di uno tra i maggiori artefici del Novecento affrontando, attraverso sette sezioni, gli aspetti fondamentali della sua ricerca con un'attenzione specifica non solo alla pittura, ma anche a un ambito di ricerca assai meno indagato come la scultura. Tra i capolavori proposti Le vecchie comari, 1908, Persone, 1910, Le ereditiere, 1910, Maria Anna De Lisi, 1918, Tiro al bersaglio, 1919, Le due sorelle, 1921, Donne in barca, 1933, Testa gialla, 1950. Viene poi presentato a quasi sessant'anni dalla sua ultima mostra pubblica risalente al 1964 Nudo con le trecce o Ragazza di schiena del 1930, un dipinto di particolare suggestione. Info: www.regione.vda.it

Art Icons

Fidenza (fino al 31 gennaio)

Baloon Monkey, Jeff Koons -

Prolungata fino al 31 gennaio per il gradimento del pubblico la mostra “Art Icons: le leggende dell’Arte Contemporanea” a Fidenza. Tra le opere dei protagonisti dello star systems dell’arte contemporanea internazionale, anche un inedito di Banksy, realizzato per raccogliere fondi a sostegno delle vittime della guerra in Ucraina, mai esposto prima. Più di 60 opere dei più grandi nomi dell’arte contemporanea, insieme in una mostra evento, Jeff Koons, David LaChapelle, Yayoi Kusama, Takashi Murakami, Damien Hirst, Kaws, Blek le Rat fino a Banksy e TvBoy. Un viaggio dalla Pop Art al Nuovo Futurismo, dalla Street Art alla Flat Art, toccando scultura, fotografia, illustrazione e le nuove frontiere dell’arte digitale come gli NFT. Art Icons unisce le grandi superstar dell’arte accanto ad artisti ispirati dalla loro eredità. Insieme dipingono un’immagine unica del panorama dell’Arte mondiale degli ultimi 50 anni. L’esposizione è ospitata nello scenario fuori dal comune di due palazzi storici: la chiesa di San Michele che riapre straordinariamente al pubblico dopo molti anni e il OF Orsoline Fidenza che invece è già un polo culturale attivo della città. Una sfida espositiva unica nel suo genere che riesce a mettere in dialogo architetture storiche e pezzi inconfondibili dell’arte contemporanea internazionale, opere leggendarie come le farfalle di Damien Hirst, le fotografie di David LaChapelle, le provocazioni spray di TVBoy o la coloratissima toy art da collezione di Bearbrick e Kaws, ed il surrealismo ipnotico di Angelo Accardi. Info: www.comune.fidenza.pr.it 

Orhan Pamuk

Parma (fino al 17 marzo 2024)

Orhan Pamuk, in mostra al Labirinto della Masone

Il Labirinto della Masone a Fontanellato (Parma), creatura di Franco Maria Ricci, offre la mostra “Parole e Immagini” dedicata allo scrittore turco Orhan Pamuk, premio Nobel per la Letteratura nel 2006, e alla sua inedita produzione grafica. Da più di dieci anni Pamuk scrive e disegna quotidianamente taccuini, 12 dei quali verranno esposti e commentati in un percorso scenografico tra le sale espositive al termine della galleria del Labirinto, dove è esposta anche la collezione d’arte di Franco Maria Ricci. Oltre a essere presenti in mostra, i preziosi taccuini sono raccontati dall’autore medesimo in un documentario-intervista inedito, e approfonditi grazie a proiezioni che porteranno i visitatori ad immergersi nel mondo dello scrittore e artista turco. Info: www.labirintodifrancomariaricci.it

Giorgio De Chirico

Conegliano (fino al 25 febbraio)

De Chirico in mostra a Palazzo Sarcinelli, Conegliano

Palazzo Sarcinelli a Conegliano (Treviso) ospita fino al 25 febbraio 2024, la mostra “Giorgio De Chirico. Metafisica continua”, un’occasione unica per ammirare i capolavori di uno dei maestri indiscussi della pittura europea del Novecento. Il percorso espositivo analizza lo sviluppo dello stile e della poetica del pittore, focalizzandosi sulle sue "invenzioni" iconografiche e sulla sua capacità di far convivere i riferimenti all'antichità classica con lo stile pittorico modernista del Novecento. Attraverso le 71 opere esposte, la mostra includerà un’importante selezione dei principali soggetti di de Chirico, tra cui i Manichini senza volto e i Trovatori, le Piazze d’Italia e le Torri. Particolare attenzione sarà rivolta alla stagione neometafisica (1965-1978 ca.) – di cui La Fondazione de Chirico possiede la più importante e completa collezione al mondo – in cui l’artista torna a elaborare i temi che popolavano le opere del primo periodo metafisico. Oltre a presentare i motivi più noti, i prestiti selezionati metteranno in evidenza la gamma di tecniche in cui si è cimentato il maestro: pittura, disegno, acquerello, scultura e litografia. Info: www.artikaeventi.com

Animali fantastici

Bologna (fino al 5 maggio)

Illustrazione di Kristjana S. WilliamsFox For Tea - Limited Edition Art Print, 2019

Una mostra d’arte? Uno zoo? Un sogno? Un safari? Animali Fantastici. Il Giardino delle Meraviglie, il nuovo progetto presentato in anteprima mondiale a Palazzo Albergati di Bologna, è molto più di una mostra. Rappresenta una nuova frontiera dell’intrattenimento, in cui si fondono animali, arte, magia, divertimento e sogno. Il museo si trasforma in un immenso spazio aperto, in cui gli animali trovano il loro habitat ideale, accogliendo tutti, grandi e piccoli, esperti d’arte e curiosi. Sono oltre 90 gli animali che varcano la soglia magica di Palazzo Albergati, realizzati da 23 grandi artisti contemporanei, tutti italiani e scelti tra coloro che hanno approfondito l’universo animale.  È il primo zoo d’artista realizzato al mondo, privo di gabbie, senza distanze e animato da pitture, sculture e installazioni di animali di ogni specie; un superzoo che vedrà le sale nobili del Palazzo trasformarsi in un nuovo habitat museale, un safari pedonale dove le opere accompagnano il visitatore in una passeggiata dentro una favola, dove gli animali convivono nel più rispettoso degli ecosistemi artistici. La mostra ideata e curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, è prodotta ed organizzata da Arthemisia. Info:  www.palazzoalbergati.com