Le mostre d’arte da non perdere a dicembre in Italia

di MONICA GUERCI
3 dicembre 2023

Berthe Morisot, Madame Bousier e sua figlia

In viaggio verso le mostre d’arte da non perdere a dicembre 2023, da Roma a Milano, passando per Reggio Emilia e Padova. O giù fino a Napoli, su fino ad Aosta. Performance di marionette e burattini, il presepe rivisitato, fotografie indimenticabili, l’arte Classica, il Romanticismo. Il panorama espositivo delle esposizioni  a dicembre offre appuntamenti di grande richiamo. Ecco degli spunti per trascorre weekend o gite fuori porta nel segno dell'arte durante le feste di Natale.

Perugino

Milano

Battesimo di Cristo (scomparto di polittico) di Vannucci Pietro detto Perugino Foto: Beni Culturali

Perugino arriva a Milano per la tradizionale mostra di Natale a Palazzo Marino, che coinvolge tutti i nove Municipi. In occasione delle celebrazioni per il Cinquecentenario della morte del Perugino (Pietro Vannucci), l'allestimento a Palazzo Marino in Sala Alessi sarà dedicato un capolavoro fondamentale per comprendere la pittura dell’artista e il suo ruolo nell'evoluzione del Rinascimento: Il Battesimo di Cristo. Si tratta di una tavola monumentale destinata a essere il fulcro di un polittico per l’altare maggiore della chiesa di Sant’Agostino a Perugia, che non fu mai completato a causa della morte del maestro. Un allestimento di eccezione, pensato per raccontare il contesto in cui l’opera nasce e la sua destinazione originale, attraverso installazioni fisiche e multimediali. Gli altri 8 Municipi di Milano ospiteranno un’opera ciascuno nelle proprie biblioteche, partecipando al grande progetto espositivo diffuso che racconta il tema dell’infanzia e del battesimo nell’arte. Dal 5 dicembre al 14 gennaio, visite guidate a ingresso libero Info: www.comune.milano.it/mostrapalazzomarino

Da Monet a Matisse

Padova

Marea crescente a Pourville, Claude Monet (Ph: Broolyn Museum)

Il 16 dicembre Palazzo Zabarella inaugura una mostra in arrivo dal Brooklyn Museum di New York, dedicata al periodo della nascita dell'arte moderna a Parigi, dalla metà dell’Ottocento alla metà del Novecento. “Da Monet a Matisse. French Moderns, 1850-1950” è il titolo dell'esposizione che racconta di uno dei secoli più affascinanti della storia dell’arte, quando gli artisti si allontanarono dalla tradizione artistica accademica per concentrarsi su soggetti della vita quotidiana. E che celebra anche la Francia come centro artistico del modernismo internazionale dalla metà dell’Ottocento alla metà del Novecento. In mostra 59 opere, dipinti, disegni e sculture, della collezione del Brooklyn Museum, realizzati dai maestri dell'epoca che siano francesi o in qualche modo legati alla Francia. Si parla di artisti del calibro di Pierre Bonnard, William Bouguereau, Gustave Caillebotte, Paul Cézanne, Marc Chagall, Jean-Baptiste-Camille Corot, Gustave Courbet, Edgar Degas, Fernand Léger , Henri Matisse, Claude Monet, Berthe Morisot, Gabriele Münter, Pierre-Auguste Renoir, Odilon Redon, Yves Tanguy, fino a Édouard Vuillard, Auguste Rodin e molti altri. Quattro le sezioni: Paesaggio, Natura morta, Ritratti e figure e Il nudo, disseminate di capolavori come i Fiori di Matisse, Donna nuda che si asciuga di Degas e lo splendido ritratto di Madame Boursier e sua figlia. Fino al 12 maggio 2024. Info: www.zabarella.it LEGGI ANCHE - Robert Doisneau a Verona: in mostra il suo ‘bacio’ e più di 100 scatti

Fidia

Roma
I Musei Capitolini dedicano la prima mostra monografica in Italia dedicata a Fidia, il più grande scultore greco dell’età classica, il cui genio creativo ha impresso un marchio indelebile nell’immaginario collettivo e continua a essere fonte di ispirazione anche per i contemporanei. Una mostra che acquisisce ancora più significato a Roma, città da cui provengono importanti testimonianze dell’attività di Fidia e di altri artisti greci, tramite le preziose copie di età romana di capolavori originali per la maggior parte andati perduti. Un percorso straordinario, con oltre 100 opere provenienti dai più importanti musei del mondo, dal British Museum di Londra al Museo di Olimpia, dal Metropolitan di New York ai Musei Vaticani al Louvre di Parigi, alcune esposte per la prima volta, tra reperti archeologici, dipinti, manoscritti, disegni, installazioni multimediali che raccontano la vita, il lavoro e il clima storico-culturale in cui operò Fidia, lo scultore del Partenone e del colosso di Zeus a Olimpia, protagonista dell’età d’oro di Atene. Reperti fra cui originali greci come i frammenti del fregio partenonico (concessi dal Museo dell'Acropoli di Atene e mai usciti prima dalla Grecia) e copie di età romana. Fino al 5 maggio 2024 Info: www.museicapitolini.org

Lou Dematteis

Roma

Lou Dematteis Palermo1980

Il Museo di Roma in Trastevere ospita dal 6 dicembre al 24 marzo 2024 la mostra “Lou Dematteis. A Journey Back/Un viaggio di ritorno” racconto sull’Italia del fotoreporter statunitense. L’esposizione è il diario visivo di quattro viaggi che Dematteis compie in Italia nel 1972, 1977, 1979 e 1980, spostandosi unicamente in treno. Un percorso di oltre 100 fotografie, per la maggior parte inedite, selezionate tra le migliaia scattate da Dematteis in Italia e riprodotte in massima parte in forma di stampe ai sali d’argento. Durante quei quattro viaggi, Dematteis si confronta con una realtà fino ad allora solo immaginata, e attraversa la Penisola in lungo e in largo toccando, oltre ai paesi d’origine dei nonni paterni, tra Piemonte e Liguria, Milano, Venezia, Bologna, le coste della Romagna, Firenze e la Toscana, Roma, Napoli e la costiera amalfitana, la Lucania e la Calabria, spingendosi fino in Sicilia. Attraverso quell’esperienza Lou Dematteis ha modo di verificare l’efficacia della fotografia come forma di comunicazione e azione politica. Nei suoi scatti troviamo l’essenza dell’Italia di allora, quella “ufficiale”, le battaglie popolari per i diritti e la vita nelle strade, il quotidiano della gente comune, i riti sociali, la fabbrica e la scuola, il lavoro nero e quello nei campi, in un carosello di volti e luoghi che sollecitano memoria e immaginario collettivo.  Completano il viaggio le parole del poeta beat Lawrence Ferlinghetti (1919-2021). Nel percorso espositivo, un breve documentario realizzato da Paolo Pisanelli e Matteo Gherardini, racconta attraverso le parole dell’autore la sua vicenda professionale e umana, e i “viaggi di ritorno” nella sua seconda patria. Fino al 24 marzo 2024. Info: www.museodiromaintrastevere.it

Visual Persuasion

Torino

Paulina Olowska, Visual Persuasion @ Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

E’ in corso alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino “Visual Persuasion”, mostra antologica di lavori esistenti e nuove produzioni, selezione curata dall’artista polacca Paolina Olowska. Visual Persuasion è uno spazio molteplice, polifonico e immersivo, ordito da Olowska per esplorare le dinamiche del desiderio e dell’erotismo ridefinite da una prospettiva femminile. Nel suo progetto espositivo la donna diventa un soggetto attivo, desiderosa di ricercare il suo piacere e dotata di un senso di curiosità che le permette di sperimentare. Attraverso le sue opere e quelle di altre artiste coinvolte, si crea una pluralità di forme e linguaggi che si animano la notte. La mostra è stata concepita da Olowska per trasformare lo spazio della Fondazione, offrendo a chi la visita la possibilità di vivere un’esperienza immersiva e cinematica, grazie alla nuova installazione site-specific di neon. Fino al 3 marzo 2024 Info: fsrr.org

Fischli e Weiss

Milano

Suddenly This Overview (1981– 2012) di Fischli/Weiss

Oltre 150 sculture di medie e piccole dimensioni in argilla cruda disposte su basamenti di diverse altezze che rappresentano il mondo attraverso una selezione apparentemente arbitraria di eventi, oggetti, frasi e nozioni storiche o inventate. Alla Fondazione Prada dal 29 novembre 2023 il quinto piano della Torre all'interno del progetto espositivo 'Atlas' si è rinnovato con l’allestimento dell’opera Suddenly This Overview (1981– 2012) di Fischli/Weiss. L’installazione, concepita come un’enciclopedia soggettiva, raccoglie una serie sculture realizzate dai due artisti dal 1981 al 2012. Peter Fischli (Zurigo, 1952) e David Weiss (Zurigo, 1946-2012) interpretano in modo non convenzionale gli elementi della vita quotidiana ritenuti banali. Che si tratti di sculture, film o fotografie, a partire dal 1979 gli artisti hanno lavorato in duo a progetti che prendono le distanze, in modo studiato e giocoso, dalle gerarchie stabilite tra alto e basso nell'arte e nell'uso dei materiali. Info: www.fondazioneprada.org

Escher

Roma
Palazzo Bonaparte a Roma dedica a Escher una mostra ampia allestita nel nuovo Spazio Generali Valore Cultura, con circa 300 opere dell’artista olandese, e sviluppata su due piani, tra arte, matematica, scienza, cinema e design. Capace di rendere l’impossibile possibile, attraverso le sue incisioni e le sue litografie, Escher affronta una vastità di temi, attraverso contaminazioni e intuizioni geniali. In mostra anche la ricostruzione dello studio che Escher aveva a Baarn, in Olanda, con i suoi strumenti originali, tra cui l’inseparabile cavalletto portatile. Fino all’1 aprile 2024. Info: www.mostrepalazzobonaparte.it

Marionette e Avanguardia

Reggio Emilia

Il prestigiatore cinese, costumi di Pablo Picasso (Foto archivio storico Teatro dell’Opera, Roma)

La mostra Marionette e Avanguardia a Palazzo Magnani a Reggio Emilia, a cura di James Bradburne, si sviluppa attorno al concetto di “quarta parete”, cioè la capacità di coinvolgimento emotivo di uno spettacolo ben riuscito, che permette allo spettatore di immergersi nella storia messa in scena. Quando una marionetta o un burattino rompe la quarta parete, conquista la fiducia del pubblico, dando allo spettacolo il potere di sfumare quella divisione tra palcoscenico e mondo, tra arte e vita. Tra gli artisti presenti ci sono Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Pablo Picasso, Paul Klee, solo per citarne alcuni. Non si tratta solo di una mostra, ma di un vero spettacolo: il percorso comprende la visita alla mostra e una performance teatrale (adattissima anche per i bambini e le bambine). Fino al 17 marzo. Info: www.palazzomagnani.it 

Stay With Me

Torino
Nel 2024 il Museo Nazionale della Montagna di Torino celebra il 150° anniversario dalla sua fondazione. Un traguardo che viene celebrato con un palinsesto artistico multidisciplinare incentrato su un tema specifico: il cammino. La mostra “Stay with Me. La montagna come spazio di risonanza”, che rappresenta il punto di partenza di questa ampia progettualità dal titolo Stay with Me I A Whole Growing Exhibition, presenta le opere della sound artist Magda Drozd e del walking artist Michael Höpfner, prodotte appositamente per il progetto, nate dalle camminate di Höpfner all’interno delle Alpi e dai field recordings di Drozd nei territori transfrontalieri tra Italia e Francia. I lavori restituiscono un’esperienza inedita della montagna, nella quale appare fondamentale l’accesso a una sua fruizione oltre ciò che è noto e razionale. Il percorso di visita prevede la possibilità per i visitatori di sdraiarsi all’interno dell’installazione e lasciarsi trasportare dai suoni e dalle immagini create: un’esperienza immersiva. Fino al 31 marzo 2024 Info: www.museomontagna.org 

Jimmy Nelson

Milano
Palazzo Reale a Milano ospita fino al 21 gennaio "Humanity" la prima mostra personale italiana di Jimmy Nelson, uno dei fotografi più coinvolgenti nella scena contemporanea. La mostra a attraverso 65 fotografie di grandi dimensioni che appartengono ai cicli più conosciuti della sua produzione, si propone di documentare l’evoluzione creativa del fotografo, tra i più importanti a livello internazionale. Con i suoi scatti, Nelson celebra la diversità culturale incontrata nelle comunità della Papua Occidentale, del Tibet, dell’Africa, della Siberia, del Bhutan o di altre zone del pianeta: uno sguardo sul mondo senza barriere e confini geografici e culturali. Info: www.palazzorealemilano.it

Hayez

Torino
Arte, storia e politica si intrecciano nella grande mostra “Hayez. L’officina del pittore romantico” che la GAM di Torino dedica al genio romantico di Francesco Hayez (Venezia 1791 - Milano 1882). Un viaggio alla scoperta del mondo dell’autore del “Bacio”, il più grande pittore del Romanticismo italiano raccontato, all’interno dell’officina dell’artista, per svelarne tecniche e segreti. Un percorso originale che pone a confronto dipinti e disegni, con oltre 100 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private tra cui capolavori come La Meditazione e l’Accusa segreta, che si aggiungono alcuni importanti dipinti dell’artista veneziano custoditi alla GAM, come il Ritratto di Carolina Zucchi a letto (L’ammalata) e l’Angelo annunziatore. Fino al 1° aprile 2024. Info: www.gamtorino.it

Callas

Milano
A Maria Callas, la Divina, a 100 anni dalla nascita che ricorre il 2 dicembre, il Teatro alla Scala rende omaggio con un inedito ritratto corale e trasversale realizzato dallo stilista Giorgio Armani, con un abito rosso magenta, il musicista e compositore Alvin Curran, con una composizione musicale, gli artisti Latifa Echakhch e Francesco Vezzoli, ciascuno con un'installazione, e il registra Mario Martone, con un filmato. Nell’esposizione al Museo del Teatro, a cura di Francesco Stocchi, si scopre una selezione di costumi indossati dalla soprano e attualmente conservati nell’Archivio della Scala. Il palco sul quale la Callas interpretò 23 titoli d’opera in 28 spettacoli dal 1950 al 1961, tra cui 6 inaugurazioni di stagione. Fino al 30 aprile. Info: museoscala.org

“Maria Callas”. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

Da non perdere anche la mostra “Maria Callas”. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo alle Gallerie d’Italia, che presenta 91 foto della grande soprano, molte delle quali inedite o mai esposte, colta in occasioni mondane e private, negli anni più significativi della sua carriera, dal 1954 al 1970. I fotografi la seguivano ovunque, in particolare fuori dalla scena: per strada, al ristorante, in aeroporto o sul megayacht di Onassis, nell’atelier di Biki, nella sua casa milanese e in tribunale, nei giorni in cui si discuteva la causa di separazione dal marito. Maria Callas è certamente la prima cantante lirica a godere di una grande esposizione mediatica e il racconto giornalistico sulla grande artista si affianca a quello della donna dalla vita intensa e tormentata, soprattutto in campo sentimentale, rendendola una delle protagoniste della cronaca degli anni Cinquanta e Sessanta. Fino al 18 febbraio. Info: gallerieditalia.com.

Dürer

Rovereto
Dal 7 dicembre due capolavori assoluti di Albrecht Dürer arrivano in via eccezionale al Mart di Rovereto: la celebre Madonna col Bambino, realizzata alla fine del XV secolo nel corso di uno dei noti viaggi di formazione in Italia, e una serie di incisioni tra le quali spicca Melencolia I. Provenienti dalle prestigiose collezioni della Fondazione Magnani Rocca, detta la “Villa dei Capolavori”, le opere del Maestro di Norimberga sono prese a simbolo supremo e nel contempo punto di partenza dell’esposizione per indagare due tematiche universali che hanno appassionato filosofi, artisti, teologi, scrittori, medici e pensatori fin dalla notte dei tempi: la maternità e la melanconia. Attorno alle opere del protagonista del Rinascimento europeo vivono in mostra in 70 opere, capolavori di maestri del Novecento maestri del Novecento come Umberto Boccioni, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Giorgio Morandi, Giovanni Segantini, Gino Severini, Mario Sironi, Adolfo Wildt. Dal 7 dicembre al 3 marzo 2024. Info: www.mart.tn.it

Giovanni Battista Moroni

Milano
Alle Gallerie d'Italia di Milano arriva per Natale la mostra “Giovanni Battista Moroni. Il ritratto del suo tempo”. Circa 100 opere del pittore bergamasco, figura di primo piano del Cinquecento lombardo, i cui capolavori sono conservati in musei di tutto il mondo dalla National Gallery di Londra, il Louvre, il Prado di Madrid, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, solo per citarne alcuni, sono riuniti nella mostra milanese esposti in un lungo percorso di nove sezioni a cura di Arturo Galansino e Simone Facchinetti. Dal 6 dicembre all’1 aprile 2024. Info: gallerieditalia.com

Artemisia Gentileschi

Genova
Prima donna ad essere ammessa in un’Accademia d’arte, la prima ad essere riconosciuta come artista, Artemisia Gentileschi scelse di fare della sua passione per l’arte la sua ragione di vita. Modello di tenacia e genialità, di coraggio e determinazione, segnata dalla sofferenza per la scomparsa prematura della madre e da un rapporto controverso con il padre, la mostra a Palazzo Ducale a Genova racconta della donna e della pittrice. Vittima di violenza, fu costretta ad essere protagonista di un processo dal quale uscì vincitrice e perdente al tempo stesso, profondamente ferita nell’anima. Tra vicende familiari appassionanti, soluzioni artistiche rivoluzionarie, immagini drammatiche e trionfi femminili, la mostra nei saloni dell’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, offre un ritratto fedele della complessa personalità di una delle più celebri artiste di tutti i tempi, attraverso oltre 50 dipinti provenienti da tutta Europa. Fino all'1 aprile 2024. Info: www.palazzoducale.genova.it.

Marcel Duchamp

Venezia
La Collezione Peggy Guggenheim presenta "Marcel Duchamp e la seduzione della copia", la prima, grande personale che il museo dedica a Duchamp, tra gli artisti più influenti e innovativi del Novecento, storico amico nonché consigliere della mecenate americana Peggy Guggenheim. L'esposizione presenta una sessantina di opere realizzate tra il 1911 e il 1968, provenienti da istituzioni quali la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Philadelphia Museum of Art, il Museum of Modern Art di New York, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Fino al 18 marzo. Info: www.guggenheim-venice.it Leggi anche: Natale a Venezia, la magia del vetro di Murano a Piazza San Marco 

Chiara Dynys, Presepe

Napoli

Chiara Dynys, Presepe

Nello storico Palazzo Partanna, alla Galleria Casamadre, la cultura del presepe, simbolo di Napoli, rivisitata da Chiara Dynys, tra le importanti artiste italiane contemporanee. Le opere della serie Presepe (2023), in terracotta smaltata, sono state realizzate dall'artista in un laboratorio napoletano, assieme agli artigiani più esperti. In mostra, a evocare la cometa, anche i diamanti realizzati in ergal della serie Un’eterna ghirlanda brillante, 2022. Fino al 5 gennaio Info: www.lacasamadre.it Leggi anche: Aosta Megalitica: riapre il parco archeologico

Marco Bettio

Aosta

Amniotica, Marco Bettio - Chiesa di Sal Lorenzo, Aosta

Amniotica, l’esposizione di Marco Bettio ospitata nella Chiesa di Sal Lorenzo ad Aosta, con una serie di oltre quaranta oli su tela, opere di piccole, medie e grandi dimensioni, restituisce un affascinante resoconto della sua produzione artistica del pittore padovano. Attraverso ritratti di animali, paesaggi montani e nature morte, Bettio riflette sul tema del tempo e della connessione tra gli esseri viventi. Gli asini, i topolini e le scimmie che popolano i dipinti di Bettio non solo racchiudono una forte valenza simbolica, ma interagiscono anche tra loro attraverso un gioco di sguardi, dando vita a una sorta di unica grande installazione. Con l’utilizzo del linguaggio pittorico, l'artista indaga la connessione tra le creature viventi, senza riservare all’uomo alcuna posizione dominante: uomini, animali e natura costituiscono una piccola moltitudine di solitudini che cercano di entrare in relazione tra loro e di convivere, condividendo l’ambiente in cui abitano e agiscono. Fino al 24 marzo 2024. Info: www.regione.vda.it