La vacanza di lusso è disconnessa: digital detox con soggiorni spirituali e riti del silenzio

di LAURA DE BENEDETTI -
12 novembre 2023
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Il vero lusso? È il tempo, specie quello da dedicare a sé stessi, meglio se immersi nella natura, e comunque disconnessi dalla realtà virtuale. Se le nuove tecnologie, lo smart working, le riunioni in videochiamata, un modo di vivere che ci vede sempre più interagire con app per regolare anche la lavatrice e il frigorifero possono offrire indubbi vantaggi, cresce comunque la voglia di ‘staccare la spina’ e ritrovare un equilibrio interiore, senza dover rispondere all’ultimo messaggio di whatsapp. È vero, la ‘mindfullness’, la presa di coscienza del proprio io interiore, oggi tanto diffusa, si può praticare in qualunque luogo, anche per pochi minuti su una sedia dell’ufficio. Ma trovare un ambiente idoneo, più consono ai nostri ritmi biologici, dove praticare il digital detox, la disintossicazione dal digitale, non può che aumentare il nostro benessere. Ed è ormai più un bisogno fisiologico che un piacere astratto.

Ecoluxury fair, il lusso sostenibile

iper connessione

Iper connessione

A sottolineare che oggi, nel mondo dell'iper-connessione, il vero lusso è essere 'off line' è la fiera Ecoluxury Fair, la sesta edizione della fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità. Yoga, passeggiate in silenzio, attività creative come pittura e piccolo artigianato: il nuovo trend della Travel Industry è la vacanza 'sconnessa' dal mondo. Il settore turistico si sta sempre più allineando a questa domanda, offrendo proposte in linea con spazi e tempi liberi dalla tecnologia per riconnettersi con sé stessi e con l'ambiente circostante. Il mercato del benessere e della cosiddetta 'mental wellness' è esponenzialmente in crescita: sempre più persone mettono il benessere fisico e mentale in cima alla lista delle loro priorità, nella vita e in vacanza. Se nel 2020 il mercato del benessere valeva 720 miliardi di dollari, nel 2025 si prevede un valore di oltre 1,3 trilioni (dati Fitt Insider).

Soggiorni spirituali contro il burn out

In un contesto in cui burnout e stress hanno un costo sociale sempre più alto, un crescente numero di aziende decide di investire nel settore benessere, evolvendo così anche il concetto di 'vacanza di lusso' che diventa oggi una parentesi senza connessioni, lontano dal digitale e in piena riconnessione con la natura e lo spazio che ci circonda. E anche i dati parlano chiaro: i viaggi maggiormente in trend per i prossimi anni saranno per il 44% soggiorni spirituali, 36% benessere sperimentale, 40% riti del silenzio. Leggi anche:  Ecoturismo: le regole fai da te contro l'inquinamento

Contro la cultura dell’immediatezza

wellbeing e natura

Wellbeing e natura

''Oggi viviamo due terzi della nostra giornata in un ambiente in qualche modo invisibile ma che ha un forte impatto sulla qualità del nostro lavoro, della nostra vita e delle nostre relazioni. Negli ultimi anni proprio con il Covid abbiamo cristallizzato alcune abitudini che hanno trasformato il nostro mindset, ad esempio in relazione alla percezione del tempo, alla cultura dell'aspettativa e dell'attesa della risposta, dell'immediatezza. Le persone sono sempre connesse ma non sono state mai così isolate'', spiega Alessio Carciofi, professore e autore di marketing & digital wellbeing, tra i relatori presenti al forum.

Dallo yoga alla pratica del fai da te

''Tutto questo ci ha portato a essere sempre più legati all'ambiente virtuale che alla realtà. Quando poi ci scontriamo con il nostro limite biologico, ecco che siamo costretti a rivedere i nostri bisogni energetici, o come si usa chiamarli 'momenti di introspezione', di pausa dagli input esterni. Questo non è un lusso, ma un vero e proprio bisogno'', continua Carfioci, spiegando quindi i concetti alla base della 'mental wellness', nuova frontiera della vacanza di lusso che offre spazi e tempi di riconnessione con il proprio fisico e con la propria mente, affiancando attività 'rigenerative' come pratiche di yoga, tai chi, meditazione, ma anche pittura e piccolo artigianato. Piccole fatiche 'fisiche' per disintossicarci dalla fatica digitale.