Per la prima volta in cinque anni, la
classifica dei passaporti più potenti ha un
nuovo leader: Singapore. Secondo l'
Henley Passport Index 2023, i cittadini di questa piccola nazione asiatica hanno
accesso senza visto a una stupefacente cifra di
192 Paesi, su un totale di 227 in tutto il mondo. Una conquista che ha mandato in fibrillazione il Giappone, scivolato al terzo posto insieme a tre Paesi europei.
Top e flop della graduatoria
Ma come viene stilata questa celebre classifica dell'Henley Passport Index? La metodologia si basa sul numero di destinazioni in cui i titolari di un passaporto possono accedere senza bisogno di un visto. I dati dell'
Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA) vengono utilizzati per analizzare ben 199 passaporti, e l'indice è stato un punto di riferimento per i viaggiatori di tutto il mondo per ben 18 anni. Fino all'inizio del 2023, il Giappone regnava incontrastato con l'accesso senza visto a 193 Paesi. Ma con il nuovo anno, la città-Stato asiatica ha conquistato il primo posto, dimostrando una crescente apertura dei confini. Negli ultimi dieci anni, Singapore ha ottenuto esenzioni dal visto per ben 25 Paesi, balzando di cinque posizioni nella classifica. Al
secondo posto, troviamo un incredibile ex aequo tra
Germania, Italia e Spagna, con
190 destinazioni aperte ai loro cittadini senza bisogno di visti. Il Regno Unito ha ottenuto una gradita sorpresa salendo al quarto posto, segnando una ripresa dopo il calo del 2017. Gli
Stati Uniti, invece, hanno continuato il loro
declino decennale, scendendo di altri due gradini e posizionandosi all'ottavo posto. Un segnale di allarme per la nazione nordamericana che, solo dieci anni fa, condivideva il primo posto con il Regno Unito.
Ma non tutti i Paesi possono vantare passaporti potenti. L'
Afghanistan rimane ancora al
fondo della classifica, con accesso senza visto a
soli 27 Paesi, una cifra inquietante e molto lontana da Singapore, che detiene il primato.
L'Iraq e la Siria seguono a breve distanza, con soli
29 e 30 Paesi di accesso senza visto, rispettivamente.
Un ventennio di cambiamenti
Il panorama delle libertà di viaggio sembra in costante evoluzione, con un numero medio di
Paesi accessibili senza visto quasi
raddoppiato nell'arco di 17 anni, passando
da 58 nel 2006 a 109 nel 2023. Tuttavia, il divario tra i passaporti più e meno potenti si sta allargando, con otto Paesi che oggi offrono meno accesso all'esenzione rispetto a dieci anni fa. L'Henley Openness Index, una nuova classifica che valuta
le politiche dei visti più accoglienti, rivela che
le piccole isole, gli Stati africani e la Cambogia occupano i primi posti. Sorprendentemente, dodici Paesi consentono l'esenzione o il visto all'arrivo a tutti gli altri 198 passaporti del mondo. Dall'altra parte della medaglia, Afghanistan, Corea del Nord, Papua Nuova Guinea e Turkmenistan sono i quattro Paesi con la politica dei visti più restrittiva. Un dato interessante emerge dall'analisi: l'apertura dei confini non sempre corrisponde all'accesso senza visto ai Paesi. Singapore e la Corea del Sud, entrambi relativamente aperti, hanno scalato l'Henley Passport Index grazie a politiche di esenzione più generose. Gli
Stati Uniti e il
Canada, invece, hanno subito un calo nell'indice a causa della reciproca
stagnazione delle loro politiche di accesso senza visto. In sintesi, il 2023 ha portato rivoluzioni nella classifica dei passaporti più potenti, con Singapore che ha conquistato la vetta, mentre il Giappone e il Regno Unito si contendono il podio. Il divario tra libertà di viaggio e politiche dei visti è in costante crescita, creando sfide e opportunità per i viaggiatori di tutto il mondo.