Sabato 25 e domenica 26 marzo si rinnova l'evento legato alla scoperta, tutela e sensibilizzazione del patrimonio culturale italiano: le
Giornate Fai di Primavera. Un weekend dove il Fondo per l'Ambiente Italiano
apre gratuitamente oltre settecento luoghi d'interesse artistico e naturalistico sparsi in più di
quattrocento città da nord a sud. Si potranno visitare edifici storici come palazzi, castelli e ville, ma anche luoghi legati alla vita quotidiana come gli impianti industriali. Per gli amanti dell'arte saranno aperte mostre e collezioni inedite, invece giardini e orti botanici, oltre a siti archeologici e aree naturalistiche soddisferanno le esigenze di chi volesse restare all'aria aperta.
L'elenco completo è consultabile sul sito del Fai, raggiungibile tramite
questo link.
La missione dell'iniziativa
Le
Giornate FAI sono ormai giunte alla trentunesima edizione. Un successo decennale per un'iniziativa nata con lo
scopo di far conoscere e valorizzare il patrimonio culturale italiano, in quanto testimone della cultura e dei valori dell'Italia. Il
patrimonio culturale è il Dna di un popolo, per questo la cura e la conservazione, oltre alla conoscenza, è vitale per mantenere vivo il legame con il territorio. Ed è sotto questo mantra che il Fondo per l'Ambiente Italiano ha scelto nell'ormai lontano 1993, di organizzare un weekend dove più siti artistici, storici, culturali fossero aperti gratuitamente a tutti. In trent'anni di eventi,
più di 14mila luoghi sono stati visitati da quasi
12 milioni di cittadini. Fondamentale è stato, e sempre sarà, l'apporto dei
volontari e degli
studenti impiegati come guide. Gli ingressi saranno gratuiti, ma i visitatori potranno liberamente dare un contributo a partire da tre euro. Soldi che verranno
destinati alla cura e alla manutenzione del patrimonio culturale ed artistico.
I Beni
Fra i 750 luoghi visitabili liberamente questo weekend, ce ne sono alcuni sotto tutela del Fondo. I
Beni Fai sono luoghi di interesse storico, artistico o paesaggistico di proprietà del Fondo, ricevuti in concessione da un ente pubblico oppure in comodato da un privato.
Il Fai si occupa direttamente della tutela e della valorizzazione di questi, aprendoli al pubblico. Fra questi troviamo
Castel Grumello, situato a
Sondrio, in Lombardia, la cui particolarità risiede nella forma "gemella" della struttura. Un castello del XIII secolo formato da due edifici perfettamente identici uniti da un tratto di mura. La splendida visuale sulla Valtellina completa un capolavoro di architettura.
Scendendo di qualche centinaio di chilometri troviamo la splendida
Abbazia di San Fruttuoso, situata a Camogli: un monastero dell'anno mille nascosto tra i boschi e il mare della Liguria di Levante. Sarà aperto al pubblico anche l'
Orto sul Colle dell'Infinito, luogo incantevole tanto da ispirare un certo Giacomo Leopardi quando scrisse una delle più famose pagine della poesia italiana. Questo preziosissimo bene, è stato donato dal comune di
Recanati al FAI, il quale lo ha restaurato e aperto al pubblico. Rimanendo sempre in tema naturalistico, troviamo ad
Assemini, in provincia di Cagliari, le
Saline Conti Vecchi, che prendono il nome dell'omonimo ingegnere che cent'anni fa bonificò la zona per avviare un'attività fondamentale per lo sviluppo sociale del territorio. Chiudiamo questa breve panoramica facendo un salto in quel di
Matera, dove sarà possibile visitare
Casa Noha, una dimora restaurata dal FAI che funge da luogo introduttivo alla città, grazie ad un progetto innovativo di comunicazione circa la storia della città Capitale europea della Cultura 2019.
I Luoghi del Cuore
Il Fai non è nuovo ad iniziative di questo tipo. Lo scorso anno si è svolta l'undicesima edizione de "
I Luoghi del Cuore" ed è la più importante campagna di sensibilizzazione sul valore del patrimonio, grazie agli oltre
38 mila luoghi italiani oggetto di votazione, proposti dai singoli cittadini.
Oltre un milione di voti hanno eletto
al primo posto la Chiesetta di San Pietro dei Samari nel parco di
Gallipoli, fondata nel 1148 ed immersa nella campagna salentina. Al secondo posto si è classificato il
Museo dei Misteri di Campobasso, dove sono custodite le sculture di Paolo Saverio di Zinno, artista ed inventore del Settecento. Chiude il podio la
Chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria. Non un semplice edificio religioso, ma un vero e proprio museo storico e artistico con oltre trecento quadri esposti e più di mille libri antichi custoditi al suo interno. Sempre ad
Alessandria, nella top 10 è presente un'altra chiesa, quella di
Santa Maria di Castello, luogo più antico della città e scrigno della storia secolare del capoluogo piemontese. Appena un gradino sotto al podio, troviamo la
Via Vandelli, strada montuosa voluta dal duca Francesco III d'Este per collegare la sua capitale
Modena con Massa e il mar Tirreno. Realizzata a metà del 1700, lungo la via sono presenti ancora gli edifici che all'epoca servivano a dare ospitalità ai viaggiatori. Osterie, rifugi e stazioni di posta ancora visitabili.
Tutti questi luoghi saranno visitabili durante il weekend delle Giornate del FAI.