Gambero Rosso, Guida Ristoranti d'Italia 2024: tutti i premiati
È una fotografia ad alta definizione della migliore cucina nel Belpaese. A scattarla è il Gambero Rosso con l’edizione 2024 della Guida Ristoranti d’Italia. E allora, via con i responsi. Migliore chef d’Italia si conferma Niko Romito del “Reale” con “3 forchette” e una valutazione di 96 centesimi. Ma in vetta, quest’anno lo raggiunge Massimo Bottura dell’Osteria Francescana che nell’edizione precedente lo seguiva a ruota con un punticino in meno. Un duopolio sull’asse Castel di Sangro e Modena tallonato comunque da vicino (95 punti) da altri due indirizzi mitici come La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri nella capitale e il Piazza Duomo ad Alba (Cn) del grande Enrico Crippa, anche lui in risalita rispetto allo scorso anno (quando aveva ottenuto 94 centesimi). A seguire (sempre con 3 forchette ma con 94 centesimi) un quartetto di moschettieri, per l’esattezza quelli che firmano l’alta cucina alle Calandre di Rubano (Pd), al “Pagliaccio” di Roma e nei due locali-bandiera delle Marche e della sua gourmet-city, ovvero Senigallia: la Madonnina del Pescatore di Moreno Cedroni e Uliassi del geniale Mauro.
Ma ci sono nomi di peso anche nel successivo drappello d’alta classifica. Tra gli altri, spicca quello di Carlo Cracco che nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano sembra avere definitivamente esorcizzato lo smacco che aveva subìto qualche anno fa perdendo una delle due stelle che possedeva con la Michelin. Tant’è. Per il Gambero, è lui il vero “numero uno” della moderna ristorazione in Lombardia, assieme ai fratelli Cerea del “Da Vittorio” di Brusaporto (Bg). E tra i pari grado nel Belpaese ci sono Il Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo a Orta San Giulio (No), l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, il Torre del Saracino di Vico Equense (Na) e l’Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler a Brunico (Bz).