Cocktail, le nuove tendenze della mixology: cosa è di moda bere oggi e perché

di SOFIA SPAGNOLI
8 novembre 2023

Cocktail

Amanti della buona cucina, e non solo: agli italiani piace bere bene. L'aperitivo resta certamente un rito irrinunciabile, ma anche il mondo dei cocktail after dinner è sempre più affermato nel Belpaese. Trend e mode di questo mondo sono in continua evoluzione, così come anche i gusti dei clienti, che ora non si accontentano più di “drink da discoteca”, ma ricercano sapori nuovi e complessi. Le tendenze si susseguono di continuo, anno dopo anno, stagione dopo stagione. Vediamo insieme quali sono i trend di questo momento.

Passione Giappone

Dall’Occidente all’Oriente in un solo sorso: è in corso un vero revival Made in Japan. Colori, profumi e sapori ci rimandano in scenari mozzafiato, tra alberi di ciliegio, mercati locali e cime innevate. Così un buon drink può anche farci sognare. Dal Giappone arrivano ottimi whisky, considerati prodotti d’eccellenza dagli estimatori e sempre più richiesti e apprezzati anche dai clienti. Diversi dai distillati scozzesi, i whisky orientali emanano profumi e sapori molto più fini e delicati. Yamazakura è uno dei più conosciuti, delicato ed elegante. Il suo nome evoca il profumo dei ciliegi (sakura) e la montagna (yama). Aromi di frutta, vaniglia e agrumi, si mescolano con sapori di caramello e pane tostato. Ormai in tutte le bottigliere non manca Hibiki, un single malt affinato in cinque tipi di botti diverse. Emana profumo di buccia d’arancia e cioccolato bianco. 

Tè Matcha e sakè

Cocktail con te matcha

Sempre dal Giappone arriva il Te Matcha, un ingrediente molto utilizzato nella preparazione dei drink. Si tratta di una varietà di tè verde, le cui foglie anziché essere essiccate vengono macinate fino a ottenere una polvere fine. Il sapore è erbaceo, pungente, a tratti amarognolo. Viene utilizzato nei cocktail anche perché ha una colorazione molto particolare, verde giada brillante. Amato dai bartender e ingrediente sempre più presente nei cocktail è il sakè di yuzu, un distillato a base di un piccolo agrume pregiato, proveniente del Giappone simile al bergamotto. Questo sakè viene utilizzato per sostituire i classici agrumi italiani, perché oltre ad essere estremamente profumato, possiede una piccola quantità alcolica. Leggi anche: Sudafrica, la nuova mecca del gin: ecco i più pregiati

Grandi classici

negroni classico

L'intramontabile Negroni

Erano intramontabili e restano intramontabili. I grandi classici sono i più apprezzati e i più richiesti, anche dalle nuove generazioni! Hanno gusti che si adattano benissimo a tutte le circostanze, sia per l’aperitivo che per il dopo cena. Negroni, Old Fahioned e Margarita restano, infatti, i drink più richiesti al mondo. Negli ultimi anni sono nati moltissimi nuovi sciroppi, liquori, distillati e questo ha spinto i barman a creare twist, ossia versioni rivisitate dei cocktail che hanno fatto la storia.

Drink zero sprechi!

Economia circolare anche dietro al bancone: i drink diventano sostenibili. Molti bartender sposano la politica zero sprechi, realizzando cocktail con ingredienti ottenuti dal recupero consapevole e creativo degli alimenti. Così le bucce di limoni e arance, per esempio, diventano la base di sciroppi o cordiali, oppure scarti di frutti esotici o di bucce di mela, una volta rielaborati, possono essere utilizzati come guarnizioni nei drink.

Amari e liquori mania

Prima prodotti nelle erboristerie dei monasteri come farmaci per curare i problemi digestivi, ora gli amari stanno vivendo un nuovo periodo di gloria e tornano a riempir e le bottiglierie dei migliori cocktail bar.  Oltre a degustarli lisci, vengono aggiunti anche come ingredienti nei  drink, magari per creare twist di grandi classici. La loro parte più amaricante ed erbacea, infatti, rielabora completamente i sapori, dando più slancio e spinta a gusti già noti. Accostamenti curiosi vengono realizzati anche con i liquori. Leggi anche: Amante 1530, mix d’autore per l’amaro creato da Sting

Alcol-free: gradazione zero

Alcol free seedlip bottiglie

Seedlip, il 'liquore' senza alcol

Condurre una vita sana, sì, ma senza privarsi del piacere di bere in compagnia. Così ha preso piede il trend dei drink a gradazione zero e nelle bottiglierie sono comparsi i primi distillati senza alcol. Qualche bartender storce il naso al solo sentirli nominare, ma la verità è che sono sempre più richiesti dai clienti. Ci sono marchi celebri che hanno creato delle versioni alcol free dei loro distillati iconici, come il Gin Tanqueray versione 0.0%, agrumato, dominato dal ginepro, che cela una delicata complessità botanica. Perfetto da bere insieme a un'acqua tonica. Celebre anche Seedlip, il marchio inglese che ha prodotto i primi distillati alcol free, realizzati con ricette e metodi seicenteschi. Sapori freschi e fruttati: dal gusto della natura alle labbra del consumatore, letteralmente “from Seed to Lip”.

Un gin per ogni stagione

Il gin continua a comandare il mercato. Il suo rinascimento è iniziato ormai da qualche anno e continua a non sentire crisi. È un fermento incredibile: sono tantissimi i gin creati negli ultimi anni, alcuni dei quali con ingredienti del tutto inconsueti. Ma i sapori erbacei delle botaniche, preferite in passato, stanno lasciando il posto a gin agrumati e speziati. I gin al limone, arancia e pompelmo sono richiesti soprattutto nelle calde estati. D’inverno il primato passa ai gin speziati, con cardamomo, anice, dai sapori decisi e più travolgenti.

Affumicare il drink o il ghiaccio

affumicatura di un cocktail

Affumicatura di un cocktail

Una tecnica che va molto di moda, che concede una spiccata personalità ai drink, è l’affumicatura. Si tratta di una procedura che proviene dal mondo della cucina e che ultimamente ha trovato spazio anche nel mondo della mixology, perché conferisce un sapore caratteristico, legnoso, ai drink. Il risultato finale dipende dal legno che il barman sceglie di utilizzare: tra i più noti quello di cedro, leggermente agrumato, il ciliegio, dalle note delicate e fruttate, e il melo che dona dolci note autunnali. Sono diversi i modi attraverso cui affumicare un drink: si può affumicare il solo bicchiere, l’intero drink, oppure direttamente il ghiaccio. E poi, non da ultimo, questa è una tecnica molto scenica, in grado di stupire i clienti per l’effetto visivo generato dal fumo.