La Capitale italiana della Cultura 2027 sarà Pordenone. Contributo da un milione di euro dal Ministero
Effettuata la proclamazione tra le 10 città finaliste, la giuria ha scelto all’unanimità la città friulana come progetto “eccellente”. Lo slogan: “Città che sorprende”

Pordenone
Pordenone è la Capitale italiana della Cultura 2027. La proclamazione, tra le 10 città candidate arrivate alla finale, è avvenuta oggi, mercoledì 12 marzo 2025, da parte del ministro Alessandro Giuli, nel corso di una cerimonia ufficiale presso la Sala Spadolini del ministero della Cultura alla presenza della Giuria di selezione e dei rappresentanti delle città candidate.
Si tratta di una nomina importante per la valorizzazione della città e del suo territorio, premiata con un contributo di un milione di euro per attuare il programma culturale presentato nel dossier di candidatura.
Il titolo di Capitale italiana della Cultura sarà poi formalmente conferito dal Consiglio dei Ministri, con propria delibera, dietro proposta del Ministro della Cultura, che recepisce la raccomandazione della Giuria di selezione. L’iniziativa, promossa dal Ministero della Cultura, si inserisce nel più ampio obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale italiano, sia materiale che immateriale, attraverso una forma di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti.

Il presidente della commissione Davide Maria Desario, dopo i ringraziamenti, ha chiesto al Ministro di pensare ad un premio minore per le 10 città finaliste, tutte altamente meritevoli, rispetto alla vincitrice cui va un contributo di un milione di euro. Quindi ha consegnato al Ministro Giuli la busta con la città selezionata. È stato il Ministero, poi, ad effettuare la proclamazione ufficiale, aprendo la busta e leggendo la motivazione prima di fare il nome della città vincitrice, scelta dalla giuria all’unanimità.
La motivazione

La città Capitale italiana della Cultura è dunque Pordenone. Ecco la motivazione della commissione, letta dal Ministro Giuli: “Il dossier propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo capace di coniugare tradizione e contemporaneità. L'approccio strategico mira a rafforzare l'identità del territorio attraverso progetti che intrecciano il patrimonio storico, arti visive cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio e creatività. Il progetto si distingue per la volontà di rendere la cultura un motore di sviluppo sostenibile, con un programma articolato ampio e diversificato. La strategia di investimento è solida e coerente con gli obiettivi, con un impatto atteso significativo sul tessuto socio economico. Apprezzata, inoltre, l'integrazione tra istituzioni culturali e sistema museale, università, realtà associative che garantisce una rete solida e partecipativa. La particolare attenzione rivolta ai giovani non soltanto come fruitori ma come protagonisti del processo creativo conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto. Il dossier soddisfa gli indicatori del bando ponendosi come modello di progettazione culturale innovativa e condivisa. Il giudizio è eccellente. Pertanto la giuria all'unanimità raccomanda come Capitale italiana della cultura 2027 Pordenone".

Le città finaliste
Le dieci città finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027 hanno presentato al Ministero progetti distintivi che riflettono le loro peculiarità territoriali e culturali.
Alberobello (provincia di Bari, Puglia) ha proposto il progetto "Pietramadre", focalizzato sulla valorizzazione dei celebri trulli, patrimonio dell'umanità UNESCO, e sulla promozione delle tradizioni locali. La città mira a rafforzare il turismo culturale, offrendo un'esperienza autentica tra architettura unica e antiche usanze.
Aliano (provincia di Matera, Basilicata) presenta "Terra dell'altrove", un'iniziativa che intende celebrare il legame con lo scrittore Carlo Levi e le suggestive calanche circostanti. Il progetto punta a trasformare la marginalità geografica in un punto di forza culturale, attirando visitatori interessati alla letteratura e ai paesaggi unici.
Brindisi (Puglia) con "Navigare il futuro" si propone di riscoprire la sua identità di porto storico, crocevia di culture e commerci. Il progetto prevede iniziative legate al mare, alla storia e all'innovazione, per rilanciare l'attrattività turistica della città.
Gallipoli (provincia di Lecce, Puglia) ha ideato "La bella tra terra e mare", un progetto che esalta la fusione tra patrimonio storico e risorse marine. La città punta a valorizzare il centro storico, le tradizioni marinare e le bellezze naturali, offrendo un'esperienza turistica completa.
La Spezia (Liguria) con "Una cultura come il mare" intende unire letteratura, musica, scienza e iniziative legate alla blue economy, con un focus sulla sostenibilità e sull'inclusione. Il programma si sviluppa in quattro aree principali: connessione tra cultura e mare, supporto alle nuove produzioni artistiche, accessibilità culturale e stabilizzazione dell'offerta culturale.
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Pompei (provincia di Napoli, Campania) propone "Pompei Continuum", un progetto che illumina i luoghi storici con videomapping, videoproiezioni e spettacoli di luce, fondendo tecnologia e tradizione. L'iniziativa mira a valorizzare il patrimonio archeologico e religioso, creando percorsi culturali innovativi.
Pordenone (Friuli Venezia Giulia) ha lanciato "Pordenone 2027. Città che sorprende", un progetto che punta a valorizzare la vivacità culturale e l'innovazione della città. L'obiettivo è attrarre turisti attraverso eventi artistici, festival e iniziative che esaltano l'identità locale.
Reggio Calabria (Calabria) con "Cuore del Mediterraneo" si propone di sottolineare il ruolo della città come ponte tra culture diverse. Il progetto mira a valorizzare il patrimonio storico e artistico, promuovendo il turismo culturale e l'inclusione sociale.
Sant'Andrea di Conza (provincia di Avellino, Campania) presenta "Incontro tempo", un'iniziativa che punta a valorizzare le tradizioni locali, l'architettura storica e le risorse naturali. Il progetto mira a promuovere un turismo lento e sostenibile, offrendo esperienze autentiche ai visitatori.
Savona (Liguria) con "Nuove rotte per la cultura" intende rilanciare la città attraverso la valorizzazione del patrimonio marittimo e industriale. Il progetto prevede iniziative culturali innovative, volte a promuovere il turismo e l'identità locale.
Le Capitali italiane della Cultura 2015-2026

Le capitali italiane della cultura sono state nel 2015 insieme Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena. Nel 2016 è stata proclamata Mantova, nel 2017 Pistoia nel 2018 Palermo. A Parma è toccata l'anno della pandemia 2020/2021 quindi è stata la volta di Procida nel 2022. Bergamo - Brescia hanno condiviso un progetto congiunto nel 2023 seguite nel 2024 da Pesaro. Quest'anno il titolo è di Agrigento, mentre per il 2026 è già stata proclamata L'Aquila.