Borgo dei borghi 2025, alla scoperta dei 20 finalisti. Come e quando si vota
Una località per ciascuna regione italiana a contendersi il titolo della nota trasmissione di Rai Tre, ‘spin-off’ di Kilimangiaro. I Comuni in gara al rush finale per conquistare le preferenze del turisti

La terrazza panoramica di Peccioli, Borgo dei Borghi 2024, affacciata sulle colline toscane (credits Facebook Comune)
La gara per il titolo di Borgo dei borghi 2025 è accesa. Venti località, una per regione, si contendono il titolo, mostrando il meglio del patrimonio storico, culturale e gastronomico del Paese.
L'evento, promosso da Rai3 all'interno della trasmissione ‘Kilimangiaro’, culminerà con la proclamazione del comune vincitore il 20 aprile 2025. Ma già dalle ore 19 del 23 marzo 2025 e fino alle 23.59 del 6 aprile 2025 sarà possibile esprimere le proprie preferenze: residenti e turisti, chi ha nel proprio cuore uno dei borghi giunti alla finale, può dunque contribuire ad eleggere il proprio borgo e, perché no, la propria Regione.
Non resta che scegliere tra castelli medievali, borghi marinari e tradizioni enogastronomiche, in un viaggio alla scoperta delle meraviglie che offrono: ecco tutti i comuni candidati candidati al titolo dei Borgo dei borghi 2025.
Borgo dei borghi: il concorso, come si vota
La competizione "Borgo dei Borghi" si propone di valorizzare i piccoli centri italiani, incentivando un turismo sostenibile e consapevole. Ogni domenica, su Raitre a partire dalle 17:15, la conduttrice Camila Raznovich presenterà i borghi in gara all'interno della trasmissione "Kilimangiaro". Per poter esprimere la propria preferenze è necessario accedere gratuitamente alla piattaforma Raiplay (accessibile al pc, sul tablet o tramite app sul cellulare), registrandosi con un proprio username e una password. Gli utenti registrati su Raiplay possono quindi votare gratuitamente il proprio borgo preferito, contribuendo a determinare il vincitore. Il punteggio finale terrà conto anche del voto di una giuria di esperti, il cui giudizio pesa per il 5% del totale. Gli utenti possono votare, nel periodo compreso dal 23 marzo al 06 aprile 2025, una sola volta al giorno e comunque per non più di 5 volte complessive per la durata dell’intera manifestazione esprimendo una sola preferenza sulle 20 opzioni di voto disponibili corrispondenti a ciascun Borgo in gara. Una giuria composta da 3 esperti potrà esprimere nell’arco dell’intera durata della gara una sola “preferenza” a favore di un Borgo: questa preferenza corrisponde a un bonus del 5%. Al termine il voto per ciascun borgo è composto per il 15% (5% per 3 giurati) dalla giuria di esperti e per l’85% dalle preferenze raggiunte dal borgo attraverso il voto espresso dal pubblico via web. Il Borgo Dei Borghi 2025 sarà il Borgo, tra i 20 in finale, che all’esito delle votazioni, avrà raccolto il maggior numero di voti in percentuale.
I vincitori delle passate edizioni
Nel 2024 il titolo di Borgo dei Borghi è stato assegnato a Peccioli (PI), in Toscana. La cittadina ha conquistato il pubblico e la giuria grazie al suo impegno nella riqualificazione urbana e nella valorizzazione del territorio. Sul podio, al secondo posto si è classificato Badolato (CZ) al terzo Grazie (MN). Nel 2023 la vittoria è andata a Ronciglione (VT), splendido borgo laziale affacciato sul Lago di Vico, celebre per il suo Carnevale e l’architettura rinascimentale. Al secondo posto si è posizionato Sant'Antioco (SU), mentre la terza posizione è stata occupata da Salemi (TP).
Nel 2022 il titolo è stato conquistato da Soave (VR), incantevole borgo veneto famoso per il suo castello medievale e la produzione di vino bianco. Millesimo (SV) si è classificato secondo, mentre Castelfranco Piandiscò (AR) ha chiuso il podio al terzo posto.
Nel 2021 il Borgo dei Borghi è stato Tropea (VV), la “Perla del Tirreno”, con il suo mare cristallino e il celebre Santuario di Santa Maria dell’Isola. Secondo posto per Baunei (NU), borgo sardo immerso nel cuore dell’Ogliastra, mentre al terzo posto si è classificato Geraci Siculo (PA).
Nel 2019 la vittoria è andata a Bobbio (PC), suggestivo borgo emiliano noto per il Ponte Gobbo e la sua abbazia millenaria. Palazzolo Acreide (SR) ha conquistato la seconda posizione, mentre il terzo posto è stato assegnato a Rotondella (MT).
Nell’edizione autunnale del 2018 a trionfare è stato Petralia Soprana (PA), piccolo gioiello siciliano immerso nel Parco delle Madonie. Il secondo posto è andato a Subiaco (Roma), mentre il terzo a Mel (BL).
Nel 2018 il titolo è stato assegnato a Gradara (PU), borgo marchigiano dominato dalla rocca medievale legata alla storia di Paolo e Francesca. Castroreale (ME) e Bobbio (PC) hanno completato il podio.
Nel 2017 il Borgo dei Borghi è stato Venzone (UD), borgo friulano ricostruito fedelmente dopo il terremoto del 1976, simbolo di rinascita. Arquà Petrarca (PD) si è classificato secondo, mentre il terzo posto è andato a Conca dei Marini (SA).
Nel 2016 la vittoria è andata a Sambuca di Sicilia (AG), borgo affascinante caratterizzato da stretti vicoli arabi e scorci pittoreschi. Al secondo posto Cervo Ligure (IM), mentre il terzo gradino del podio è stato occupato da Castellabate (SA).
Nel 2015 il titolo è stato conquistato da Montalbano Elicona (ME), borgo siciliano con un castello medievale di grande fascino. Monteverde (AV) ha ottenuto il secondo posto, mentre Castelsardo (SS) si è classificato terzo.
La prima edizione del 2014 ha visto trionfare Gangi (PA), suggestivo borgo arroccato sulle Madonie, noto per i suoi panorami mozzafiato e il centro storico ricco di palazzi nobiliari. Bosa (OR) ha ottenuto la seconda posizione, mentre il terzo posto è andato a Santa Severina (KR).
La trasmissione
Partecipare al concorso Il Borgo dei Borghi rappresenta un'opportunità unica per le piccole realtà italiane, spesso poco conosciute al grande pubblico. Essere selezionati tra i venti borghi in gara significa mettere in mostra il proprio patrimonio storico, artistico, paesaggistico e culturale, offrendo ai visitatori un motivo in più per scoprire luoghi ricchi di fascino e tradizioni.
La competizione non è soltanto un'occasione per contendersi il titolo di borgo più bello d'Italia, ma anche un'opportunità di crescita per l’intera comunità locale. La partecipazione al programma Kilimangiaro, trasmesso su Rai 3, garantisce una visibilità significativa, con una platea televisiva che varia tra 1 e 2 milioni di telespettatori a puntata. Ogni borgo candidato ottiene così uno spazio di promozione di grande valore, con immagini suggestive e racconti che mettono in risalto le sue peculiarità, dalla bellezza dei paesaggi alla qualità della gastronomia locale.
Il borgo vincitore, così come chi si classifica al secondo e terz posto, beneficia di un'attenzione mediatica ancora più intensa, con una crescita dell'interesse turistico che spesso si traduce in un aumento delle presenze e in nuove opportunità economiche per le attività locali. Ecco dunque i 20 borghi selezionati per l’edizione 2025, in gara per la finale, con la ‘motivazione’ della trasmissione Rai.
Grado (Gorizia, Friuli Venezia Giulia)

La cittadina di Grado è situata nella parte meridionale della Provincia di Gorizia su un'isola, tra la foce dell'Isonzo, la laguna di Grado che comprende circa trenta isole con il suo Santuario della Madonna di Barbana e il Mar Adriatico, con la sua spiaggia di sabbia finissima rivolta a sud verso il sole. L'abitato, vanta oltre 1600 anni di storia visibile percorrendo: labirinti di calli, pittoreschi cortili dell'antico castrum romano, la Basilica di Santa Eufemia e le altre bellezze architettoniche, collegato alla terraferma da una lunga diga artificiale percorribile in auto, attorno al quale si sono sviluppati i quartieri più recenti.
Buggerru (Sud Sardegna, Sardegna)
Sorge nella costa sud occidentale della Sardegna, con le abitazioni disposte a ventaglio sul litorale, in un arenile di sabbia finissima, pareti rocciose, intime calette e un mare azzurro dai colori cangianti e trasparenti, uno spettacolare paesaggio che accoglie diversi sport acquatici e nasce da un borgo minerario fondato nel 1864. Oggi, la famosa Galleria Henry, museo a cielo aperto, un tempo percorsa da un treno che trasportava il minerale estratto, è una delle poche testimonianze storiche rimaste insieme ai racconti dei familiari della gente del luogo.
Lazise (Verona, Veneto)
Lazise è adagiata sulla sponda orientale del lago di Garda, a 24 km da Verona, con le sue particolari calli, il porticciolo e la sua ineguagliabile passeggiata lungolago, in un paesaggio agricolo collinare circostante ricco di vigneti e oliveti, cipressi secolari e aree boscose uniche per questa zona. Il borgo conserva ancora una storia molto antica raccontata attraverso la presenza delle Mura Medievali, il Castello Scaligero, la Dogana Veneta, le numerose Chiese e le Ville romaniche e rinascimentali anche sparse nelle frazioni.
Montechiarugolo (Parma, Emilia-Romagna)
Montechiarugolo sorge intorno al suo Castello su un promontorio a picco sul fiume Enza, tra la pianura e la collina a sud-est di Parma, nel cuore di quel lembo di terra considerato la patria del Parmigiano. Il borgo con le sue frazioni, le case addossate le une alle altre, mostra ancora ben visibili le tracce delle antiche arcate in mattoni, delle sue Chiese e delle strade strette che raccontano una storia lunga secoli anche attraverso l'importante Rievocazione della Battaglia di Montechiarugolo datata 4 ottobre 1796.
Militello in Val di Catania (Catania, Sicilia)
Militello si trova sull'estremo rilievo montuoso settentrionale dei Monti Iblei, riconosciuto Patrimonio Unesco, è un importante centro religioso e culturale grazie alle sue numerosissime Chiese, i suoi Palazzi e Ville settecentesche. Il borgo conserva ancora le tradizioni di un tempo attraverso la coltivazione e la lavorazione della mostarda di fico d'india, prezioso e tipico frutto della zona e con le tante feste che durante l'anno lo animano.
Sirolo (Ancona, Marche)
Sirolo, incastonato sulle pendici a sud del Monte Conero e affacciato a picco sulle splendide acque cristalline della Riviera con spiagge selvagge, rupi scoscese, grotte, bianche rocce ricoperte di pinete e alle spalle colline di grano, ulivo e vite. Il suo centro storico, conservando ancora le origini medievali, dona al borgo un affascinante teatro a cielo aperto tra natura, sport e storia.
Agliè (Torino, Piemonte)
Agliè, situato nel Canavese, alle falde delle colline di Macugnano, eretto sulle rovine dell'antica città romana di Alladium, con strade acciottolate, la storica Villa del poeta Guido Gozzano, Chiese secolari, affascinanti portici e un paesaggio ricco di vigne storiche dell'Erbaluce coltivate su una caratteristica struttura a pergola. Nel cuore del borgo una delle Residenze Reali del Piemonte riconosciute Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco: il Castello Ducale, una storia lunga sette secoli, che ha visto il passaggio di duchi, principi e re.
Agnone (Isernia, Molise)
Agnone si erge su una collina tra la valle del Sangro e quella del Trigno, dominata da boschi, ruscelli e torrenti, con strade di terrazze che scorgono la vallata in diversi punti strategici. Il borgo è conosciuto per la sua produzione di campane e le numerose Chiese, in un centro storico di viottoli ricco di antiche botteghe, impreziosito da dipinti e dettagli architettonici che raccontano l'evoluzione della storia agnonese.
Nus (Aosta, Valle d'Aosta)
Nus, adagiato sulla sinistra della Dora Baltea, a 12 km da Aosta, in corrispondenza della gola che arriva alla Valle di Saint-Barthélemy, tra alberi da frutta, castagneti, prati e vigneti, con i suoi villaggi sparsi. Nella frazione di Legnan l'importante "Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle D'Aosta e Planetario", base di notevoli ricerche scientifiche, uno dei luoghi più indicati per le osservazioni astronomiche, grazie a condizioni favorevoli dovute allo scarso inquinamento luminoso.
Maiori (Salerno, Campania)
Maiori si trova nel cuore della Costiera Amalfitana, a sud del massiccio dei Monti Lattari, in un paesaggio di rara bellezza tra i suggestivi terrazzamenti collinari dei limoni con il suo sentiero che alterna il verde degli alberi al giallo vigoroso degli agrumi; il blu intenso del mare cristallino; la spiaggia sabbiosa e rocciosa, la più lunga di tutta la Costiera. Il borgo conserva una storia antica con le sue Chiese e i suoi edifici, soprattutto nella tradizione degli antichi mestieri.
San Gemini (Terni, Umbria)
San Gemini, adagiato tra verdi colline di vite e ulivi lungo il tracciato dell'antica via Flaminia, a 12 km da Terni, con la presenza delle sue architetture medievali ben visibili tra vicoli, chiostri e piazze lungo tutto il panorama aperto sulla vallata. Il borgo viene chiamato la "città delle acque" per le sue sorgenti minerali e naturali, attraversato da ruscelli e fonti, in un paesaggio pittoresco fuori dal tempo.
Deiva (La Spezia, Liguria)
Deiva sorge nella Riviera Ligure di Levante tra le due province di Genova e La Spezia, a cui appartiene. Il borgo è diviso in due parti: il centro storico di origine medievale a ridosso della collina, caratterizzato da strette vie chiamate carruggi, case colorate a pastello tipiche dell'architettura ligure, la Chiesa con davanti la torre di difesa dagli attacchi saraceni e dalla zona turistica, costruita nel dopoguerra, con la sua passeggiata a mare e la spiaggia per praticare sport acquatici. Seguendo un itinerario naturalistico s'incontrano le frazioni con piccoli agglomerati di case sparsi nel territorio circostante.
Ischitella (Foggia, Puglia)
Ischitella sorge sulla costa settentrionale del promontorio del Gargano tra il mare Adriatico e il lago di Varano con il suo suggestivo Crocefisso, in un territorio ricco di sorgenti e faggi. Il suo centro storico assume la forma di una lisca di pesce per far defluire le acque, con strade strette acciottolate, punti panoramici per una vista mozzafiato, vicoletti lastricati, antichi palazzi e chiese settecentesche.
Scarperia (Firenze, Toscana)

Il borgo del comune di Scarperia e San Piero, situato al centro della vallata del Mugello e la Val di Sieve, ai piedi dell'Appennino, a 30 km da Firenze con un paesaggio ricco di boschi e alte colline, campi coltivati e filari di cipressi, passi di montagna e torrenti per piacevoli escursioni. La sua storia è molto antica, come il tradizionale mestiere del coltellinaio, e si estende anche nelle frazioni che conservano Chiese e Palazzi di notevole pregio come la Pieve di Sant'Agata e Palazzo dei Vicari con il suo orologio appartenuto a Brunelleschi.
Ala (Trento, Trentino-Alto Adige)
Ala, situato ai piedi del Monte Baldo, in un paesaggio ricco di vigneti, strette strade selciate e un impianto urbanistico tipicamente medioevale che lascia spazio a maestosi Palazzi e numerose Chiese in un elegante centro storico. Il borgo è anche punto di partenza di escursioni sui Monti Lessini per un'esperienza a diretto contatto con la natura, mentre in passato è stata una città di mercato affermandosi come importante centro di produzione tessile del velluto pronta ad accogliere numerosi musicisti da tutto il mondo, come Mozart.
Aieta (Cosenza, Calabria)
Adagiato nel Parco Nazionale del Pollino tra strade strette e un paesaggio di case con le facciate bianche e i tetti rossi. Il borgo conserva nel sul centro storico edifici come Palazzo Spinelli, raro esempio di architettura rinascimentale in Calabria; numerose Chiese e cappelle, portali in pietra, mulini ad acqua di epoca medievale raggiungibili attraversando un antico ponte di pietra e tufo.
Penne (Pescara, Abruzzo)
Penne, situato tra il mare Adriatico e il massiccio del Gran Sasso, con le sue strade strette e i vicoli tortuosi, soprannominato "la città dei mattoni" per l'uso nelle costruzioni del cotto rosso presente su tutto il suo centro storico, il più antico della provincia di Pescara: nei Palazzi nobiliari, nelle Chiese, nelle sue imponenti Porte ancora presenti, come Porta di San Francesco e nei resti di alcune pavimentazioni che donano al borgo un fascino unico insieme al suo Lago, un suggestivo bacino artificiale.
Corenno Plinio (Lecco, Lombardia)
Corenno Plinio, piccola e incantevole frazione medievale del comune di Dervio, sorge su uno sperone roccioso a picco sulle acque del lago di Como, ai piedi del monte Legnoncino, ampliata nei secoli attorno alle mura del Castello, con le case addossate le une alle altre, collegate da strade dette calogge, stretti vicoli e scalinate di roccia che raggiungono il lago, tanto da essere denominata "il borgo dei mille gradini" che conducono al molo medievale, il tutto incorniciato in uno straordinario paesaggio pittoresco.
Montalbano Jonico (Matera, Basilicata)
Montalbano Jonico, disteso su solchi profondissimi di calanchi, fenomeni di erosione del terreno argilloso, tra antichi sentieri, vie che conducono sino al mare e ai monti del Massiccio del Pollino, arrivando ad abbracciare boschi di pini e arbusti di macchia mediterranea in un paesaggio dall'inestimabile valore culturale. In un centro abitato dall'aspetto vissuto, con mura difensive normanne, strade strette che si affacciano su edifici storici, Chiese quattrocentesche e Palazzi gentilizi.
Vignanello (Viterbo, Lazio)
Vignanello si estende nella zona collinare alle falde orientali dei Monti Cimini, nella Tuscia, in un paesaggio ricco di olivi e vigneti, chiamato anche "il borgo cimino del vino" ed è circondato da profonde forre incise da modesti corsi d'acqua, denominati fossi. La primitiva rocca medievale si trasformò nel maestoso Castello che oggi vediamo con un giardino all'italiana. Il sottosuolo del borgo è ricco di spazi e percorsi sotterranei detti connutti, termine dialettale con cui vengono indicati i cunicoli che avevano lo scopo di raccogliere l'acqua dalle falde sotterranee per poi trasportarla o attingerla da pozzi.
Fonte: Rai3 - Borgo dei Borghi