Borghi più belli d’Italia, 10 nuovi ingressi: quali e dove sono
Con queste new entry l’associazione sale a quota 371 Comuni. Ma sono oltre un migliaio quelli che hanno già presentato candidatura
Dal Piemonte alla Sicilia: ‘I Borghi più belli d'Italia’ ha certificato 10 nuovi borghi che, per le loro caratteristiche, entrano nell'associazione che ha come obiettivo valorizzare e promuovere l'Italia nascosta, quella meno conosciuta, ma di grande valore artistico e culturale.
I dieci borghi che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento sono stati proposti dal Comitato Scientifico, e ammessi dal Consiglio Direttivo che si è riunito nei mesi di settembre e novembre, al termine di un iter di certificazione (costituito da 72 parametri) che valuta il patrimonio artistico, storico, culturale e paesaggistico, le iniziative per la tutela dell'ambiente, i servizi per la popolazione e per l'accoglienza turistica.
"Per i Comuni che vengono ammessi - dichiara Fiorello Primi, Presidente dei Borghi più belli d’Italia - si tratta di un prestigioso riconoscimento e una grande occasione di sviluppo sia economico che sociale, ma anche di una responsabilità importante nei confronti degli altri componenti della rete e, più in generale, nei confronti dell’Italia dei Borghi. La serietà e la rigidità della selezione è una garanzia nei confronti dei potenziali visitatori italiani e stranieri e un incentivo,anche per coloro che non vengono ammessi, a migliorare il livello qualitativo della vita per i residenti e il sistema di accoglienza e di ospitalità per turisti e visitatori”.
Ecco quali sono i nuovi Borghi che, da Nord a Sud Italia, che vanno ad allungare l'elenco delle destinazioni turistiche rappresentate dall'associazione, ciascuna con caratteristiche che la rendono unica e affascinante
1) Rassa (Vercelli)
E' un borgo di montagna molto suggestivo situato nell'alta Valsesia, che conta poco più di 60 abitanti. Si trova tra il fiume Gronda e il fiume Sorba. Tra le bellezze artistiche ci sono la chiesa parrocchiale di Santa Croce, esistente già nel 1596, ma in parte ricostruita nel corso dell’ottocento a causa di un incendio. L'Ecomuseo del legno e il Cinquecentesco oratorio dedicato a Sant’Antonio. Il centro di Rassa è un vero intreccio di viuzze, ponti e stradine su ci si affacciano le antiche case di legno e pietra, le botteghe, le stalle, la chiesa e le cappelle.
2) Bagolino (Brescia)
E' un borgo medievale risalente all'età romana. Si trova lungo la strada che collega il Lago d'Idro con il Monte Maniva e la piana del Gaver. È famoso per il suo storico carnevale e per la transumanza. Passeggiando tra gli antichi vicoli e sentieri di Bagolino si possono ammirare la Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio arroccata sull’omonima roccia e l’imponente Chiesa parrocchiale di San Giorgio, definita la “Cattedrale in montagna” con al suo interno opere di Tiziano, Tintoretto, Palma il Giovane, il cimitero vecchio con il suo patrimonio artistico, le storiche piazze, la Casa Museo “Habitar in sta terra” fino al sito geologico “Romanterra” di recente scoperta.
3) Bertinoro (Forlì-Cesena)
Splendido borgo medievale situato sul monte Cesubeo, nelle colline romagnole. Data la sua posizione privilegiata, viene soprannominato "il balcone della Romagna", da qui si possono ammirare i paesaggi che si estendono ai suoi piedi. Ci sono la Rocca, costruita intorno all’Anno Mille, che nel 1302 ospitò persino il poeta Dante Alighieri. Nel cuore medievale c'è Palazzo Ordelaffi, un antico edificio municipale risalente al 1306, al cui interno spiccano la Sala del Popolo e la Sala della Fama. Da non perdere la cattedrale di Bertinoro, dedicata a Santa Caterina di Alessandria patrona del borgo, costruita a tre navate e di stile bramantesco. Ed ancora la Colonna delle Anella, nota anche come colonna dell’ospitalità.
4) Mulazzo (Massa Carrara)
Mulazzo viene anche definito il paese degli otto castelli. Tanti se ne contavano nel Medioevo e in buona parte sono arrivati fino a noi. Da vedere la chiesa di San Martino, edificio di culto cattolico del 1297 con una chiesa, un Cimitero e la Maestà di San Martino mentre taglia il mantello per offrirlo al povero infreddolito. La Torre di Dante, unica torre in Lunigiana ad avere forma esagonale. La Via Dantis, un riassunto della Divina Commedia in 9 stazioni: sculture in marmo di Carrara, realizzate da Giampietro Paolo Paita. Un originale percorso dell’opera del Sommo Poeta. Il Teatrino Malaspina, cappella gentilizia dei Malaspina risalente al XVI secolo. L'antico lavatoio luogo storico e di ritrovo.
5) Ripatransone (Ascoli Piceno)
Il centro storico è caratterizzato da edifici medievali, rinascimentali e barocchi, e da una curiosità unica, il vicolo più stretto d'Italia, di soli 43 cm. I monumenti più importanti del borgo si trovano lungo corso Vittorio Emanuele II e nelle piazze collegate. Ci sono la cattedrale, edificata nel 1597 ma completata nel 1902, ospita statue e tele del Seicento ed è collegata al santuario della Madonna di S. Giovanni, patrona della città; il palazzo del Podestà, tra i palazzi pubblici meglio conservati delle Marche; il Museo archeologico con oltre tremila reperti, e la pinacoteca con un ricco patrimonio di opere di vario genere.
6) Scheggino (Perugia)
E' un borgo medievale immerso tra le verdi valli dell'Umbria e situato sul fiume Nera. Nel XIII secolo, a causa di numerosi attacchi, il Ducato di Spoleto fece realizzare la triangolare cinta muraria abbarbicata alla roccia con all’apice la torretta di avvistamento e difesa del territorio. Salendo tra le vie e vicoli del borgo si possono ammirare la Chiesa di San Nicola con affreschi cinquecenteschi e l'antica Torre, a pianta quadrata è alta circa 20 metri e venne costruita in pietra rosa e bianca. Su piazza Urbani si affaccia il Museo del Tartufo ideato dalla Famiglia Urbani, che da generazioni lavorano ed esportano in tutto il mondo l'oro nero della Valnerina, simbolo indiscusso del territorio.
7) Capranica Prenestina (Roma)
E' un piccolo borgo situato sulle colline dei Monti Prenestini che si distingue per la sua atmosfera rurale e l'ambiente incontaminato. Il centro storico è un vero e proprio scrigno di tesori, con la Chiesa della Santa Maria Maddalena e il Palazzo Barberini, che ospita il Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini. Conserva ancora intatta la sua tradizione agricola e artigianale, con i suoi campi, i boschi e le antiche masserie che testimoniano una vita semplice e radicata nel territorio.
8) Introdacqua (L’Aquila)
Situato ai piedi del maestoso Gran Sasso, nel cuore della Valle Peligna, il nome del borgo richiama la sua posizione tra due corsi d’acqua. Le tracce del medioevo si leggono nei resti dell’antica rocca dove si trova la Torre eretta a protezione e vedetta del borgo. La storia di questo borgo è strettamente legata alla tradizione pastorale e contadina dell’Abruzzo, che si riflette nelle case in pietra e nelle chiese, negli antichi edifici e nelle piazze pittoresche. La Chiesa di San Nicola, con la sua facciata barocca e i suoi affreschi interni, rappresenta uno dei principali punti di interesse della città.
9) Forza D’Agrò (Messina)
Il borgo sorge sulla sponda orientale della Sicilia. Conserva ancora oggi un impianto medievale con le sue case addossate le une alle altre, stretti vicoli, dominato dal castello Argano e molti edifici sacri, come la chiesa della Santissima Annunziata, la chiesa della Santissima Trinità con il suo convento che si affacciano sulla piazza della Triade. Degni di nota anche alcuni antichi palazzi appartenenti alle famiglie più facoltose del paese. Suggestivo è il vicolo delle Carceri dove una volta sorgevano le prigioni. Il borgo è noto nel mondo per essere stata scelto come set di alcuni film di grande successo, come il pluripremiato Il padrino di Francis Ford Coppola.
10) Gravina in Puglia (Bari)
Situato nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, il borgo è famoso per la sua architettura rupestre (ci sono ben 47 chiese rupestri) e le case scavate nella roccia. La più imponente è la Chiesa Rupestre di San Basilio Magno, immersa in un quartiere completamente abbandonato con affaccio sulla Cattedrale, nella quale si trovano ancora resti di un altare, ed un dipinto donato alla Chiesa da una famiglia nobile. Il ponte acquedotto, maestoso e solenne, sorge tra le gravine, svettando per più di 37 metri d’altezza. La struttura attuale risale al XVIII secolo, quando il cardinale Vincenzo Maria Orsini, poi Papa Benedetto XIII, ne volle la costruzione per risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico della città. Gravina in Puglia è stato certificato come Borgo Ospite 2025-2027
Con questi nuovi ingressi, l’Associazione rafforza la presenza sul territorio nazionale raggiungendo i 371 Borghi, tutti valutati positivamente dopo il procedimento di certificazione. Ma il lavoro dell'associazione "I borghi più belli d'Italia" non finisce mai. Sono ormai circa un migliaio i comuni che hanno chiesto di essere valutati per essere ammessi nell’associazione. La lista di attesa è ancora , a dimostrazione dell’interesse che i comuni (sotto i 15.000 abitanti nell’intero territorio comunale e non più di 2.000 nel borgo) hanno nei confronti dell’Associazione.