Val Mivola, il food district delle Marche: un autunno di appuntamenti con le eccellenze gastronomiche

di Redazione Itinerari
28 ottobre 2023

Prodotti tipici della Val Mivola

ll territorio della Val Mivola, nata un anno fa dall’unione di nove Comuni marchigiani collocati tra i fiumi Misa e Nevola – Arcevia, Barbara, Castelleone Di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra De’ Conti, Trecastelli – cattura i visitatori soprattutto per l’alta qualità del cibo: sono tantissimi i prodotti tipici locali, a cui si aggiungono indimenticabili piatti della tradizione, ricette tramandate da generazioni che ammaliano.

Mauro Uliassi, chef tre stelle Michelin

Si tratta di un distretto del food in cui trovare non solo gli chef pluristellati Moreno Cedroni e Mauro Uliassi e il re del gelato, Paolo Brunelli, ma anche una qualità diffusa nella ristorazione. Ed è proprio il food il comune denominatore degli eventi che si terranno nelle prossime settimane. Ad Arcevia il 22 e 29 ottobre prosegue 'Una Domenica andando per Primi’ per gustare i primi piatti della tradizione. I ristoranti accoglieranno i visitatori con primi piatti a base di farine di grano, farro, orzo, mais ottofile di Roccacontrada, fave, ceci, segale, cicerchia, castagne, grano saraceno, nel pieno rispetto delle antiche usanze popolari per mantenere intatti i sapori e i profumi di una volta. Dal 9 al 12 novembre, a Scapezzano di Senigallia, si terrà la Festa dell’Olio Nuovo, quattro giorni per celebrare l’olio con diverse attività, tra cui un corso di assaggiatore, un convegno sull’olio Igp, esibizioni di pizzica salentina e di musica popolare e un’escursione ’Dalla campagna al frantoio’. A Barbara l’11 e il 12 novembre è in programma il weekend di San Martino, con cena in piazza e degustazione di prodotti tipici. La Festa delle Streghe, l’Halloween di Corinaldo, uno evento giunto alla 29esima edizione, quest’anno si terrà invece dal 27 al 31 ottobre. A Serra De’ Conti, dal 24 al 26 novembre, si terrà invece la Festa della Cicerchia che è un legume povero, un tempo molto diffuso nelle Marche, coltivato in primavera tra il granoturco, insieme ai ceci e ai fagioli, e raccolto ad agosto