Pesaro, Capitale italiana della cultura 2024 nel segno della Pace

di GRAZIELLA LEPORATI
6 gennaio 2024

Piazza del Popolo, Pesaro

Importanti visitatori da tutto il mondo, anticipazioni universali e locali, numerose attività nei 50 Comuni della regione Marche; musica, creatività, tecnologia e responsabilità ambientale, nel nome della Pace. Ecco l'anno straordinario di Pesaro, Capitale italiana della cultura 2024. In questi eccezionali 12 mesi, la città e la sua zona offrono un passaggio privilegiato attraverso il loro territorio. Sarà un itinerario culturale tra luoghi, eventi ed esperienze da vivere. Ambiente, arte e tecnologia delineano le tappe di un percorso di riflessione teorica e concezione concettuale nel quale Pesaro ambisce a rinnovare radicalmente la prospettiva con cui solitamente si contempla. La cultura Pesaro 2024 è focalizzata sul tema 'L'essenza della cultura', che consentirà di indagare le relazioni contemporanee tra natura, arte e tecnologia, ovvero le principali sfide del presente. Il programma si divide in cinque sezioni: la natura mobile, onnipresente, imprevedibile, operosa, viva della cultura. Accoglie linguaggi ed estetiche differenti e complementari: 'Specchio' di Riūichi Sakamoto e Tamburo (prima nazionale), iconico compositore giapponese precursore del pop elettronico che ha lasciato in eredità questa straordinaria creazione di realtà ibrida mai sperimentata prima; Marina Abramović con la performance 'La Vita' (prima nazionale), un incontro simultaneamente intimo e digitale con l'artista; 'Ritornano gli insetti luminosi: Scintilla' di Studio Roosegaarde (prima nazionale), una performance poetica in cui migliaia di piccole luci biodegradabili richiameranno l'attenzione sulle tematiche ecologiche globali; 'Doppio Colore' di Murcof e Simon Geilfus (prima mondiale), composizione musicale originale che esplora ambienti ultrarealistici e naturali nella SferaSonica, unico anfiteatro tecnologico al mondo per l'ascolto approfondito di ecosistemi e musica; 'Rimini Protokoll_Remote Pesaro' di Rimini Protokoll, una delle compagnie internazionali più rilevanti del teatro contemporaneo, permetterà di osservare la città con occhi nuovi. "La cultura nelle città moderne è diventata una risorsa essenziale, un elemento cruciale per stimolare i cittadini a sperimentare e esplorare nuovi modelli di sviluppo. Con questa premessa abbiamo affrontato la concezione di Pesaro 2024", spiega il direttore artistico di Pesaro 2024, Agostino Riitano. "Sono convinto che l'attuazione del programma culturale, 329 eventi in 365 giorni con circa 150 artisti, sarà uno strumento efficace per promuovere forme di dialogo tra tutti gli attori che hanno un ruolo significativo nella trasformazione culturale della comunità pesarese e della sua provincia. Come direttore, contribuirò insieme al team della Fondazione Pescheria a iniziare questo processo di condivisione e innovazione diffusa, integrando competenze e poetiche individuali in un unico sistema organico collettivo.

Inaugurazione

La cerimonia pubblica di apertura con il presidente Mattarella è prevista il 20 gennaio prossimo presso la VitriFrigo Arena, e sarà condotta da Paolo Bonolis. In programma,  il concerto di Max Gazzè e la festa ininterrotta dedicata a tutte le generazioni; la massiccia "Biosfera" tecnologica installata in piazza del Popolo, simbolo e narrativa della Capitale italiana della cultura. Questi sono solo alcuni degli eventi di Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura. LEGGI ANCHE - Bad Ischl è Capitale europea della Cultura 2024: la prima volta di una regione alpina e rurale

Artisti e personalità sul palco

Prime nazionali e internazionali, rinomati artisti globali, esecutori come Baglioni e gli Esploratori Tattici Nucleari, gli attori principali della Stagione di Dramma Primario al Teatro Rossini come Virginia Raffaele, Drusilla Foer, Arturo Brachetti, cronisti, uomini politici, personalità come la senatrice Liliana Segre e Ingrid Betancourt simbolo vivente della resistenza al terrorismo. I grandi raduni e i festival del 2024, come il “Felice Compleanno Rossini”, il 29 febbraio, giornata di celebrazione diffusa in onore del genio pesarese, in cui sarà inaugurato uno dei recipienti emblema della Capitale italiana della cultura 2024: l’Auditorium Scavolini. Successivamente Kum!, il vasto festival diretto da Massimo Recalcati che approderà a Pesaro; WeNature, CaterRaduno, la Mostra Globale del Cinema Emergente. Ancora la 45esima edizione del Rossini Opera Festival, dal 7 al 23 agosto 2024 che, in occasione dell’anno della Capitale, si presenta con un programma mai così esteso, che coprirà un arco di 17 giorni, 4 in più del solito. E oltre mille eventi di eccellenza, per un’esperienza senza paragoni che illuminerà i riflettori sulle straordinarietà e sulle meraviglie di tutto il territorio.

Il sindaco

“Il 2024 sarà un anno eccezionale, che vedrà Pesaro in veste di protagonista in Italia e nel Mondo come Capitale della cultura - commenta il primo cittadino di Pesaro Matteo Ricci - un’occasione storica, che abbiamo deciso di sfruttare al massimo, con un programma di portata globale, che mette in evidenza le peculiarità culturali, ambientali, imprenditoriali, gastronomiche della nostra stupenda provincia. Pesaro 2024 è un progetto comune, che abbraccia le due grandi sfide epocali che stiamo attraversando: quella ambientale e quella culturale, centrali nella narrazione del nostro dossier e nella progettazione del programma. È il racconto di un territorio che ha scelto di affrontare questa sfida in modo corale, come una 'città orchestra', dove ognuno di noi, comuni, imprese, associazioni, cittadini, suona il proprio strumento per comporre insieme una melodia di rinascita”. Perché Pesaro 2024 è la provincia nella sua totalità, “che esalta le peculiarità locali per farle diventare nazionali. Abbiamo scelto di vivere questa esperienza non in modo egoistico, ma con un macro-progetto ‘50x50 Capitali al quadrato’ che vedrà i cinquanta Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino, a turno, Capitale per una settimana”. Filo conduttore del percorso di Pesaro 2024 è la Pace, “Abbiamo dedicato la nostra vittoria alla popolazione ucraina, oggi il nostro pensiero si estende al Medio Oriente e a tutte le persone che stanno soffrendo a causa dei conflitti. Riteniamo che la cultura possa essere il fondamento della libertà, della pace e della democrazia”. Non è un caso se uno dei simboli di Pesaro 2024 è una foglia di ulivo, protagonista del video proiettato durante la conferenza stampa, “albero della serenità e simbolo della natura che persiste”, che il sindaco Matteo Ricci stringeva tra le mani nel giorno della proclamazione di Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura

Simbolo dell'evento

Simbolo di Pesaro 2024 sarà anche la Biosfera, presentata a Roma con un bellissimo video di presentazione e introdotta dal sindaco Ricci: “Sarà il nostro ‘albero della vita’, un'installazione scultoreo-digitale che mira a combinare arte e scienza, patrimonio culturale e avanzate ricerche tecnologiche, natura e cultura”. La sfera, con i suoi 4 metri di diametro e milioni di Led, illuminerà piazza del Popolo coinvolgendo gli spettatori in un'esperienza multisensoriale e interattiva. “Sarà al contempo un oggetto scultoreo imponente e un elemento multiforme e cangiante, animato da contenuti visivi e sonori generati attraverso intelligenza artificiale e complessi sistemi di interazione in tempo reale con il pubblico. La Biosfera presenterà in modo innovativo tre tipologie di contenuti principali: la valorizzazione del territorio e della cultura della città di Pesaro, il cambiamento climatico e la connessione tra arte e tecnologia”, un progetto supportato da Cte Square, Casa delle Tecnologie Emergenti. Pesaro 2024 sarà un'eccezionale opportunità di promozione per la città, provincia e regione. Così il capo della Regione Marche Francesco Acquaroli: “Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura rappresenta un grande vanto per la comunità marchigiana ed è un riconoscimento al ruolo che la nostra regione può svolgere. La città di Rossini e tutto il suo comprensorio sono eccellenze globali, un territorio caratterizzato dalla presenza di figure straordinarie e da una bellezza paesaggistica incantevole che merita la copertina di questa importante iniziativa”.

La veste grafica

Il visual è curato da Cristina Spanò, illustratrice e fumettista italiana che risiede a Barcellona. L'illustrazione parte dall'interpretazione del dossier di candidatura, è modulata sui colori della Capitale e dà forma ad alcuni dei simboli più iconici della città: le mani che si stringono (elemento presente nel logo istituzionale), il violino per la Città Creativa della Musica Unesco, la rosa di Pesaro (riferimento alla celebre produzione locale ceramica del Settecento), le foglie di quercia (omaggio alla signoria dei Della Rovere), il libro per ‘Pesaro Città che Legge’ (riconoscimento ottenuto dal 2017), la bicicletta per la Bicipolitana, la Medusa di Ferruccio Mengaroni capolavoro dei Musei Civici.