Navigare senza perdere la bussola: i segreti in un museo sul lago di Como

A Bellagio il ‘Museo degli strumenti per la navigazione’ vanta una prestigiosa raccolta di oltre 200 pezzi. Oggetti ormai introvabili che hanno fatto la storia del rapporto tra l’uomo e il mare

di LAURA DE BENEDETTI
15 maggio 2024

Il Museo degli strumenti di navigazione di Bellagio

Preziosi manoscritti che testimoniano la vita a bordo di velieri e navi mercantili. E poi tantissimi oggetti nautici che risalgono, tra cui bussole, astrolabi, orologi solari, che dal 1500 ad oggi hanno guidato esploratori verso terre vergini, migranti, commercianti lungo le vie delle spezie, della seta e di quant’altro era fonte di vita e di scambio.

Oggi c’è la ‘navigazione’ gps via satellite che viene usata non solo da chi si trova sulle acque in barca o nave ma anche da chi si sposta in volo o sulla terraferma, con qualsiasi mezzo, persino a piedi. Ma, in passato, per calcolare altitudine e longitudine di un luogo, per indirizzare una rotta, si usavano strumenti come planetario, sestante, grafometro e, primo fra tutti, la bussola. Quello strumento che, come dice il proverbio, non bisogna perdere per evitare, sia di non raggiungere la propria meta, sia di non riuscire più a seguire il filo dei propri pensieri.

Il Museo degli strumenti per la navigazione

La bussola è stata per un migliaio d'anni strumento imprescindibile per chi si metteva in viaggio
La bussola è stata per un migliaio d'anni strumento imprescindibile per chi si metteva in viaggio

La ricca collezione del ‘Museo degli strumenti per la navigazione’ non si trova, come si potrebbe pensare, in una delle tante località marittime che circondano la nostra penisola ma in Lombardia, sulle sponde del lago di Como, grazie alla passione di Gianni Gini, che amava le barche d`epoca e che è stato proprietario di Bona Fide, un Cutter aurico (imbarcazione a vela classica) progettato nel 1899, e del Victory 83 che ha partecipato all'edizione del 1983 della Coppa America. Fu lui a collezionare nel corso di 40 anni di ricerche oltre 600 strumenti legati alla navigazione. Il primo pezzo da collezione risale al 14 giugno 1968, quando Gini, in vacanza a Cannes, vide in una vetrina sulla Croisette un antico grafometro veneziano e lo acquistò.

La sfera armillare

Modelli dell'ultramillenaria Sfera armillare custoditi nel Museo degli strumenti per la navigazione
Modelli dell'ultramillenaria Sfera armillare custoditi nel Museo degli strumenti per la navigazione

La collezione è esposta su 3 piani nell’edificio a torre. Al primo piano sono collocati gli strumenti per determinare, durante un viaggio in mare, la latitudine; al secondo piano quelli individuare la longitudine ed avere così le coordinate necessarie. Al terzo piano i diari di bordo e gli strumenti per il carteggio. In esposizione cannocchiali settecenteschi di fattura veneziana, bussole antiche provenienti anche dall'Oriente, orologi solari di varie epoche, una ricca serie di cronometri di marina, una sfera armillare (nota già da oltre 2mila anni, è un modello di sfera celeste formata da anelli che indicano, meridiano, orizzonte, equatore, ecc.) e un prezioso planetario in ottone. Infine, numerosi diari di bordo che raccontano, giorno per giorno, le condizioni di viaggio dei vascelli che solcavano gli oceani nell'Ottocento.

La bussola

L’attrazione magnetica dei poli della crosta terreste venne scoperta dai cinesi. Attorno all’anno mille vennero realizzate le prime bussole di tipo scientifico, impiegando dunque la scoperta del fatto che un ago magnetico indica sempre il nord (e, dunque, al suo opposto il sud) per orientarsi in mezzo al mare, quando non ci sono terre all’orizzonte. Fu uno strumento fondamentale non solo per le rotte ordinarie ma anche per gli esploratori alla ricerca di nuove terre, come Colombo, o di nuove rotte per le Indie, come Magellano.

L’ottante o sestante

Un ottante per misura la distanza di sole e stelle dall'orizzonte (foto dal sito Museo degli strumenti per la navigazione)
Un ottante per misura la distanza di sole e stelle dall'orizzonte (foto dal sito Museo degli strumenti per la navigazione)

L’ottante, che rappresenta l’ottava parte di un angolo giro da 360 gradi, consentiva di misurare l’altezza del sole o delle stelle rispetto all’orizzonte o di misurare l’angolo fra due oggetti. Era costoso ma si diffuse presto su tutte le navi. Nel 1800 anziché di legno venne realizzato in ottone e venne chiamato sestante. 

Il Museo: come arrivare

Il Museo, che espone oltre 200 pezzi, venne aperto il 21 giugno del 2001 nell`antica casa torre alla frazione San Giovanni di Bellagio, sul lago di Como, appunto. Il `Museo degli strumenti per la navigazione", per la sua prestigiosa raccolta di oggetti ormai introvabili che hanno fatto la storia della navigazione in tutto il mondo, è inserito nel catalogo dei beni da visitare del Ministero della Cultura e, insieme a Villa Melzi, è uno dei due Musei di Bellagio.

Il museo si trova in piazza Don Miotti, nella frazione di San Giovanni a Bellagio, ed è fruibile da giovedì a domenica dalle 10 alle 13. Ingresso con biglietto di 5 euro.