È diventato un imperativo categorico. E per rendersene conto non serve nemmeno scomodare Gabriele D’Annunzio che del verbo “stupire” aveva fatto una religione: basta l’affaccio su un lago che in certi punti pare davvero un mare a lanciare l’invito, educato ma deciso: “Aprite gli occhi, siete sul Garda”. Del resto, quello degli scorci panoramici è un’ossessione della sponda lombarda di quello che tra
Salò,
Desenzano e
Sirmione continuano in molti a chiamare con il nome di
“Benaco”. Lo è, anche senza andare a scarpinare o a pedalare lungo la ciclabile a sbalzo che da Limone punta per chilometri verso le località lacustri del vicino Trentino, esperienza mozzafiato per chi ha qualche problema con le vertigini e invece adrenalinica per chi cerca un posto che riscatti la mobilità dolce e slow rispetto al traffico spesso disarmante della
Gardesana occidentale. Se è per quello, a sorprendere ci pensa
Tignale, delizioso borgo che si arrampica fino ai 1.400 metri, con il
Santuario di Montecastello appisolato su uno sperone roccioso che ricorda i grandi eremi del passato e l’ottocentesca
Limonaia “Prà de la Fam”, giù al porto, poco lontano da
Tremòsine, spazio elettivo per gli amanti del surf e della vela. In cerca di “effetti wow”, si finisce per organizzare le ore serali a Gardone, nella casa di D’Annunzio e nel parco che le fa da cornice, con l’illuminazione post-crepuscolare dei
“Notturnali” che ogni sabato (fino al 25 settembre) diventa emozione aggiuntiva di quella abitualmente offerta dalla visita al
Vittoriale, peraltro nell’anno del centenario della residenza del romanziere e drammaturgo dall’ego debordante e con la fissa della velocità e dell’azione. La vista è impagabile:
la rocca di Manerba, il lago che verso sud assume la sua inconfondibile forma panciuta. E
l’isola del Garda, meraviglia privata che la
famiglia Cavazza ha preso l’ammirevole abitudine di aprire alle visite riempiendola di attenzioni aristocratiche e giardini. Illuminante. Se il Benaco cercava un luogo-metafora che celebrasse la sua voglia di turismo colto e non compulsivo, l’ha trovato al largo della
penisola di San Fermo. Piccolo ed elegante. Come un apostrofo galleggiante.
MONTE PONALE
Un cigno con vista sul lago. Accoglienza super a Limone
Il comfort, il lusso soft e contemporaneo, la struttura di 7 piani che si sviluppa in verticale sulla dorsale del monte Ponale con affaccio sul lago e l’atmosfera ricercata di un nuovo albergo con un nome celtico, “Eala”, ovvero “cigno”, destinato ad alzare l’asticella dell’accoglienza di alta gamma sulla sponda lombarda del Garda. Se Limone sul Garda cercava un’altra vetrina per autoproclamarsi “la più bella del lago”, l’ha trovata: l’ampio spazio al benessere con la Luxury Spa Medical; lo scenografico “Panorama Lounge Bar”; e il ristorante “Senso” firmato dal pluristellato Alfio Ghezzi e da Akio Fuijta.
www.ealalakegarda.it
LONATO
Acrobazie e magia
Magia, acrobazie e divertimento per grandi e piccini. Torna il tradizionale “Lonato in Festival”, con il meglio del mondo circense contemporaneo. E i prossimi due weekend promettono molto. Il 30 e 31 luglio, ad esibirsi all’ombra della Rocca Viscontea Veneta di Lonato del Garda sarà Alessandro Maida del collettivo artistico MagdaClan Circo con lo spettacolo “Sic transit. Una cerimonia sacra di circo profano”. Il 6 e 7 agosto, sarà la volta della compagnia cubana Havana Acrobatic Ensemble con “Amor”, commistione di forme artistiche e virtuosismi ispirati alle opere di Gabriel García Márquez.
www.lonatoinfestival.it
DESENZANO
Un’estate da gustare
I sapori del Benaco in versione golosa. E così, il 4 e il 18 agosto, sarà la rassegna “Lago di Garda. Un’estate da degustare” a tenere banco a Desenzano, nello scenario suggestivo del chiostro del Museo Rambotti. Dalle 18 alle 20 verrà proposto un percorso enogastronomico alla presenza delle principali cantine della Valtènesi e della Lugana, con Rosé e Bianchi del territorio abbinati a salumi e formaggi tipici della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda che ha organizzato la manifestazione assieme al Consorzio Albergatori di Desenzano. L’ingresso a 10 euro dà diritto agli assaggi delle delizie locali.
www.stradadeivini.it
L’ULTIMA MODA
Bucolico glamping
Il Garda come nuova Eldorado di un turismo all’aria aperta raffinato e neo-bucolico. E il glamping come soluzione perfetta per mettere del glamour nel vecchio (e superato) concetto di camping. Lo predica da anni l’olandese Loek van de Loo e le sue strutture oggi sono tra le più gettonate sulla sponda lombarda del lago. C’è il “Weekend Glamping Resort” a San Felice del Benaco, a poca distanza dal “Vacanze Glamping Boutique”. A Moniga del Garda c’è il Park Residence Il Gabbiano. E a Manerba c’è il Sivinos Camping Boutique, apprezzatissimo dagli appassionati di sport d’acqua.
www.vacanzecolcuore.com
UN CONSIGLIO
Se avete una giornata libera e bimbi al seguito, puntare sul divertimento di Gardaland può essere una scelta azzeccata. Entrando nel pomeriggio si risparmia