Un giorno a Lecco tra torri e musei, immersi nell’atmosfera manzoniana

Dieci punti da scoprire lungo un itinerario che, pur nel perimetro della città, offre anche panorami mozzafiato

di PAOLA PIOPPI -
26 luglio 2024
La città di Lecco vista dal lago

La città di Lecco vista dal lago

Lecco – Il panorama mozzafiato dal Matitone, l’arte offerta al pubblico nel Palazzo delle Paure, il tour manzoniano racchiuso nel perimetro della città di Lecco, luogo ideale e ricco per una giornata di visita e dieci punti da scoprire.

Il ponte Azzone Visconti, o Ponte Vecchio, è uno degli accessi alla città, storico avamposto sull’Adda, realizzato nel 1300 con le sue undici arcate. Una volta in centro, il punto di partenza è il campanile della Basilica di San Nicolò, il ‘matitone’ dei lecchesi, tra i più alti d’Europa con i suoi 380 gradini e 96 metri d’altezza, che conducono a un panorama a picco su lago e città. L’accesso avviene solo su prenotazione, dal sito dedicato. A poca distanza si raggiunge il Palazzo delle Paure in piazza XX Settembre, edificato in un tratto della vecchia cinta muraria del borgo fortificato, su cui è ancora visibile lo stemma dei Visconti. Oggi è un polo museale che ospita le collezioni di arte contemporanea e fino a novembre la mostra ‘Milano Anni ’60’.

Un minuto di strada a piedi separa il Museo dalla Torre Viscontea, uno dei simboli di Lecco, oggi sede del Museo della Montagna: raccoglie oggetti e testimonianze che raccontano la storia dell’alpinismo lecchese nel mondo e viene aperto su richiesta o in occasione di mostre. Proseguendo lungo il percorso, si arriva al Teatro della Società di piazza Garibaldi, realizzato nel 1844 in stile Neoclassico ispirandosi al Teatro alla Scala di Milano. In corso Matteotti 32 si trova Palazzo Belgioioso, edificato a inizio Settecento e oggi sede di quattro musei: Storia Naturale, Museo Archeologico, Civico Planetario e Museo Storico, per ripercorrere la storia del territorio lecchese nei suoi diversi aspetti ed epoche storiche.

L’atmosfera manzoniana si incontra a Villa Manzoni, in via don Guanella 1, storica villa di famiglia dove sono conservati dipinti, manoscritti e le prime edizioni delle opere di Alessandro Manzoni. Dirigendosi verso il lungolago si raggiunge il quartiere di Pescarenico, ex borgo di pescatori sulla riva sinistra dell’Adda, citato nei Promessi Sposi, con i vicoli che si snodano attorno a piazza Era. Infine ultima tappa a Villa Gomes, a Maggianico, un paio di chilometri fuori dal centro, luogo ottocentesco di ritrovo di musicisti e letterati.