Eco tour in auto elettrica alla scoperta dei siti Unesco della Lombardia

di MONICA GUERCI -
25 dicembre 2023
Mantova

Mantova

Da Milano a Bergamo, attraversando la regione italiana con il maggior numero di aree sotto tutela storico artistica, a bordo di un'auto elettrica senza il timore di non poter fare la ricarica. Organizzare una vacanza in auto elettrica richiede un po' più di pianificazione di una tradizionale vacanza su un'auto a benzina, diesel o gpl, ma che la possediate già oppure decidiate di noleggiarla, è sicuramente un’ottima scelta per viaggiare con famiglia o amici salvaguardando l’ambiente. Quattro giorni alla scoperta dei maggiori Siti Unesco della Lombardia, è l'itinerario pensato da Wallbox, azienda leader nel settore della ricarica per veicoli elettrici, da percorrere senza la paura di non incontrare sul percorso stazioni per ricaricare l'auto.  Il viaggio alla scoperta dei siti della Lombardia non può che cominciare dal suo capoluogo, Milano e proseguire per Mantova, Brescia e Bergamo. Ultima tappa Crespi D'Adda per concludere in modo non scontato una breve vacanza sulla rotta dei maggiori siti patrimonio mondiale che si trovano in questa regione che ha molto da offrire: dei 58 Siti Unesco italiani, 10 si trovano in Lombardia. A questi si aggiungono inoltre 5 patrimoni immateriali, 3 Riserve della biosfera e 3 città creative: Milano, Bergamo e Como. La Lombardia, inoltre, detiene un altro primato: è infatti la più virtuosa delle regioni italiane in termini di colonnine per la ricarica pubblica installate, possedendone 8.094 (dati di Motus-E, settembre 2023). Anche se le postazioni per la ricarica sono sempre più diffuse in Lombardia e nel resto del Paese, prima di partire è consigliabile pianificare con attenzione la rotta e individuare le località di interesse insieme al corridoio di stazioni di ricarica presenti sul vostro tragitto. Per farlo esistono app e siti web dedicati come Electromaps, che consente l’accesso a punti di ricarica elettrica gratuiti o a pagamento nel sud Europa. Inoltre, è possibile individuare le stazioni di ricarica pubblica veloci o ultraveloci lungo il percorso, come Supernova 150 kw di Wallbox, in grado di aggiungere in sette minuti fino a 100 chilometri di autonomia alla batteria della propria auto, per ricaricare 2 o 3 volte più velocemente e risparmiare tempo.

Giorno 1 - Milano e Mantova

Milano

Dal genio di Da Vinci alla grandezza dei Gonzaga. Il viaggio parte dal capoluogo della Lombardia, Milano. Secoli di storia, con periodi di particolare splendore durante, Milano rientra a pieno titolo tra le grandi città italiane d’arte che custodiscono famosi monumenti del passato. Città in continua evoluzione, che tra i suoi palazzi e grattacieli moderni continua però a nascondere bellezze da vedere con i propri occhi almeno una volta nella vita. Una di queste è la Basilica di Santa Maria delle Grazie, situata nel cuore della città meneghina: inserita nel 1980 nella World Heritage List dell’Unesco, é una delle massime testimonianze dell’arte rinascimentale; qui è possibile ammirare L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci. La visita va prenotata per tempo, meglio al mattino e nel frattempo potrete ricaricare completamente la vostra auto: in città ci sono ben 1.351 colonnine di ricarica a vostra disposizione. Finita la visita, il viaggio può proseguire: direzione Mantova, dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità insieme a Sabbioneta nel 2008. Meglio parcheggiare e percorrere a piedi la città per godere a pieno delle meraviglie che offre: piazza Virgiliana e Palazzo Ducale, uno dei 10 palazzi più belli d’Italia e tra i più grandi d’Europa, ma anche le basiliche e Piazza delle Erbe. Non mancheranno lungo il tragitto osterie tipiche: da provare assolutamente sono i “capunsei”, i tipici “gnocchi di pane” mantovani. Il luogo migliore per caricare l’auto? Alle porte del centro e nei dintorni della città.

Giorno 2 – Brescia

Brescia

Il secondo giorno del viaggio è dedicato a Brescia, città che insieme a Bergamo è stata Capitale italiana della Cultura 2023 e la cui provincia vanta ben tre dei luoghi lombardi che l’Unesco ha definito Patrimonio dell’Umanità nel 2011: il Complesso monastico di San Salvatore-Santa Giulia e l’area archeologica del Capitolium un percorso nella città antica tra i più significativi e meglio conservati d’Italia. Insieme al complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia, è stato oggetto di un progetto di recupero archeologico e architettonico, che ha valorizzato i luoghi straordinari che ne fanno parte e li ha resi completamente accessibili. Non deve mancare una visita al Castello di Brescia, arroccato sul colle Cidneo, il Castello costituisce uno dei più affascinanti complessi fortificati d’Europa, in cui si possono leggere ancora oggi i segni delle diverse dominazioni. Caricare l’auto sarà semplice: Brescia da sola conta 174 stazioni di ricarica pubblica, che salgono a 687 se consideriamo anche quelle dislocate fuori città.

Giorno 3 - Bergamo

Bergamo

Dopo aver visitato Brescia la tappa successiva è Bergamo, la “città dei Mille”, soprannominata così per l’alto numero di volontari che presero parte alla storica spedizione guidata da Giuseppe Garibaldi. Dalla Città Alta, il cuore antico della città arroccato sulle colline (raggiungibile a piedi o in funicolare), con il Duomo e la Rocca protette da splendide mura, alla Città Bassa, più moderna e piena di negozi per lo shopping, oltre ai suoi musei e ai luoghi della cultura. Qui l’Unesco ha “premiato” le Mura Veneziane, un'imponente costruzione architettonica risalente al XVI secolo: a formarle sono 14 baluardi, 2 piani, 32 garitte (di cui solo una è giunta sino a noi), 100 aperture per bocche da fuoco, due polveriere, 4 porte. A questo si aggiungono poi una miriade di sortite e passaggi militari. Dislocate lungo un percorso transnazionale che da Bergamo raggiunge il Montenegro, passando per la Croazia, le mura hanno in un certo senso permesso ai bergamaschi di raggiungere anche un altro traguardo: il 3 luglio 2016, infatti, Bergamo ha organizzato l’Abbraccio delle mura, iniziativa a sostegno della candidatura Unesco che ha coinvolto undicimila persone e che ha permesso di ottenere anche un Guinness dei Primati.

Giorno 4 - Crespi D’Adda e rientro a Milano

Per l’ultimo giorno di viaggio, quello del rientro, vale una sosta Crespi D’Adda, villaggio operaio dove è inevitabile fare un tuffo imperdibile nel passato industriale della regione. L’Unesco lo ha definito un "esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa". Crespi è la straordinaria storia di una vera e propria città ideale del lavoro, un piccolo feudo dove il castello del padrone era simbolo sia della sua autorità che della benevolenza, verso i lavoratori e le loro famiglie. Cosa lascia ancora più stupiti? Il villaggio, oggi, è ancora abitato da una comunità composta, in prevalenza, dai discendenti dei lavoratori originari della storica fabbrica tessile.