Una scoperta infinita navigando nel blu
Camogli è un borgo marinaro nel quale si respira fino in fondo il passato di “città dei mille bianchi velieri”. La chiesa con gli ex voto dei marinai, il forte che difendeva dagli attacchi saraceni e l’enorme padella per la festa di San Fortunato sono solo alcuni dei segnali per sottolineare il rapporto fra Camogli e il mare. Il porto e la tonnara sono poi luoghi paradigmatici. Quest’ultima è una delle cinque rimaste in Italia, calata fra il paese e Punta Chiappa, propaggine del monte di Portofino. Il tonno rosso non passa più da queste parti, ma la tonnara ha ancora il suo fascino e serve per una pesca responsabile di altri doni del mare, palamite in testa. La passione della Cooperativa Pescatori, che la gestisce da tempo, è tale che essa è ancora un vanto per Camogli. Ma è il porto il crocevia di traffici e crociere sulla costa che tolgono il fiato. Da qui si monta sul traghetto che giunge a San Fruttuoso e poi si può proseguire per Portofino, Santa Margherita, Rapallo o, sempre dal porticciolo di Camogli, si può puntare verso ponente in direzione del Porto Antico di Genova. Quello che parte da Sori e volta a levante è il Golfo Paradiso, e il nome ha una spiegazione: le colline che si gettano sul mare sono talmente belle e verdi che sembra davvero di essere in Paradiso, l’acqua è in alcuni punti talmente cristallina che si vede a una notevole profondità. E poi nei borghi che si specchiano sulla costa si capisce che il lavoro dell’uomo qui non si è mai fermato. Recco, risorta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale che ricorda la sua bellezza con fotografie a tutti gli angoli delle strade; Camogli vista dal mare con il colore pastello delle sue case e la passeggiata a mare creata dagli edifici antichi dei pescatori abbattuti come accaduto anche a Nizza; e in alto San Rocco con lo sguardo che si erge fino alla Ruta, dove è stato ospite Nietzsche. E doppiato il monte, ecco Portofino, Paraggi con la baia e una spiaggia fra le più amate della Liguria; e Santa Margherita, il paese dei pescatori di gamberi; infine Rapallo, eleganza e fascino da belle epoque. Oltre, la magia continua con il piccolo borgo di Zoagli, sormontato dalla villa di Sem Benelli, fino a Chiavari, Lavagna e infine Sestri Levante, dove il viaggio può concludersi alla Baia del Silenzio, una lingua di sabbia che si insinua nel centro storico e che è l’ideale per gli innamorati. E se poi si volesse veleggiare o andare piano a motore verso ponente, non si potrebbero non ammirare gli “scali” di Pieve Ligure, rocce dalle quali tuffarsi per un bagno rigeneratore; o seguire con lo sguardo chi fa trekking sulla passeggiata a mare di Nervi, dedicata ad Anita Garibaldi, ricordata anche poco dopo, davanti a Quarto da dove partirono i Mille e sembra di vederli ancora. Genova appare annunciata dal Sant’Antonio di Boccadasse e poi da Corso Italia e le ville che costeggiano il lungomare. Il galeone ancorato al Porto Antico invita a ricominciare il cammino solcando le onde. Ecco perché la Liguria è in tutto il mondo sinonimo di viaggio attraverso i mari.