Savonese, borghi e cittadine: quelle perle vista mare

di RICCARDO JANNELLO
26 giugno 2022
Finalborgo

Finalborgo

Una provincia, quella di Savona, ricca di luoghi di interesse, borghi e cittadine caratteristiche e ognuna capace di raccontare storie. Sulla costa del mar Ligure frastagliata e ricca di calette molto interessanti ma anche di spiagge, le suggestioni sono molte. Nei settanta chilometri fra Varazze e Marina di Andora si possono scegliere Celle e Albissola; Bergeggi, Spotorno, Noli e Varigotti; Finale Ligure e Borgio Verezzi; Pietra Ligure e Loano, Albenga e Alassio, dove Ernest Hemingway ammaliato dalla sua bellezza inventò, con Mario Berrino, il famoso Muretto autografando la prima ceramica. Ognuno di questi luoghi ha al proprio interno un borgo che ne esalta il passato. Due di essi sono una tappa indispensabile del Grand Tour: Finalborgo e Verezzi. Il primo, a pochi passi dal mare di Finale, è reticolo di strade e piazze di rara bellezza, di edifici gloriosi come l’ex palazzo di giustizia, con negozi antichi e trattorie che propongono la cucina più tipica del territorio. Una passeggiata fa salire ai contrafforti di San Giovanni, rocca spagnola del XVII secolo, da cui ci si inerpica fino ai ruderi di Castel Gavone godendo un panorama mozzafiato fino alle grandi isole. Verezzi non è molto distante: ci si sale da Borgio e in pochi chilometri si raggiunge questo gioiello ancor più particolare, dove passeggiare salendo e scendendo i carrugi delle borgate storiche è entrare nel mito. Accolti dall’Antica Società fondata nel 1893, si giunge a Sant’Agostino: la chiesetta a navata unica del XIV secolo è una perla rara, la piazzetta ha tutti i colori possibili e si prepara a ospitare un Festival teatrale molto famoso perché qui turismo e cultura vanno di pari passo. In questo bene, col mare sotto di noi, è bello perdersi... Salendo invece le valli impervie che conducono poi al Piemonte, due sono i suggerimenti: il primo da Albissola verso Stella e Sassello. Il primo è il Comune di nascita di Sandro Pertini, e la casa di famiglia è visitabile; il secondo è un esempio eclatante di bellezza e stile di vita che si abbracciano e fortificano. Anche qui chiese e palazzi medievali e un dolce tipico: l’amaretto morbido di mandorle. Immancabile la visita alla tomba della Beata Chiara Luce Badano. Nei dintorni il monte Beigua è uno dei parchi naturali più belli d’Italia. L’ultima tappa per scoprire qualcosa di incantevole ci fa salire da Albenga a Castelvecchio di Rocca Barbena, in val Neva, 420 metri sul livello del mare, 150 abitanti e una storia che risale al I secolo. Un luogo di assoluto fascino tanto che un cantautore svedese, Bjorn Afzelius, gli ha dedicato una canzone: “Guarda che manto di stelle, Senti, le carezze del vento! è notte, è notte in Liguria! Vieni, dormiamo all’aperto! Il vecchio Castello di Rocca Barbena è là ad aspettare il nostro risveglio. nessuno saprà mai, le cose che ha visto il vecchio Castello di Rocca Barbena”.
TORRIGLIA

Il paese dei golosi

Un borgo che affascina sia chi è in cerca di storia, bellezza e natura sia chi è goloso: i canestrelli di Torriglia sono fra i dolci più ricercati e nel centro del paesino, in provincia di Genova, si trovano più pasticcerie che offrono gli originali. Ma si diceva storia: lungo l’elenco di lotte tra famiglie, fino all’arrivo di Napoleone, per governare questa valle di importante comunicazione. Bellezza: come non ricordare il Castello, di nuovo accessibile, e la chiesa parrocchiale di Sant’Onorato fondata dai monaci colombaniani. Natura per gli splendidi paesaggi che la circondano. Senza dimenticare la leggenda: quella della bella di Torriglia, che tutti vogliono e nessuno piglia. Si dice si chiamasse Rosa Garaventa ed è morta a fine Ottocento. Una lapide è sul portone della casa dove viveva.