Sanremo oltre il Festival: cosa fare e cosa vedere nella città dei fiori e della musica

Il teatro, la piazza, il mare: sono i tre palchi da cui assistere alla 74esima edizione del Festival della canzone italiana, dal 6 al 10 febbraio. L’occasione per andare alla scoperta della città ligure di Ponente

di MONICA GUERCI
7 febbraio 2024
Sanremo dall'alto

Sanremo dall'alto

Sanremo è sinonimo di fiori, di musica e di buon cibo. Incastonata nel cuore della Riviera Ligure di Ponente a poca distanza dalla Francia, deve la sua fama soprattutto alla coltivazione dei fiori e al celebre Festival della canzone italiana che anima ogni angolo del paese: eventi, luci, turismo, serate e musica, hotel sold out e ristoranti pieni. Ma Sanremo è molto di più: un luogo ricco di storia, immerso tra la montagna e mare e con una saporitissima cultura gastronomica.

Cosa fare a Sanremo

Passeggiando lungo via Matteotti, la via principale, su cui si affaccia anche il Teatro Ariston, si può raggiungere il Casinò di Sanremo, perdersi nei caruggi della Pigna e immergersi nei vicoli tortuosi pieni di boutique, caffè e ristoranti locali. Si può camminare sul lungomare o salire in cima alla collina che sovrasta il centro abitato, il Belvedere della Madonna della Costa offre una vista impareggiabile sulla città e sulle montagne. Si può fare un selfie con la statua di Mike Bongiorno, scoprire le targhe delle canzoni che anno dopo anno hanno vinto il festival. Non ultimo scoprire dove si trova “Il sentiero dei nidi di ragno” e inseguire le orme di Italo Calvino che qui è cresciuto. Ecco alcuni suggerimenti per un itinerario a piedi sui luoghi del Festival di Sanremo e oltre. Per soggiornare tra gli hotel più gettonati ci sono l‘Hotel Globo appendice dell’Ariston, l’Hotel De Paris, l’Hotel Lolli e il Royal Hotel. Tutti a poche centinaia di metri dal Teatro.

Il Teatro Ariston

Non si può che partire da tour un dietro le quinte del Teatro Ariston, dove si svolge il Festival della musica. Le visite del Teatro, temporaneamente sospese durante il periodo della kermesse che quest’anno sarà dal 6 al 10 febbraio 2024, ripartono a gara conclusa. Il tour di 60 minuti (da prenotare) è un viaggio tra i camerini, nei corridoi e nelle sale da cui sono passati i più importanti artisti del mondo della musica. Se invece siete interessati a partecipare alle serate del 74° Festival della Canzone Italiana questi sono i prezzi dei biglietti in vendita online: per le prime 4 serate i biglietti singoli di Platea costano 200 euro ognuno; 730 euro per la finale di sabato 10 febbraio. Per la Galleria, invece, si parte da 110 euro per le prime 4 sere e si arriva a 360 euro per la finale.

I tre palchi del Festival

Il festival visto dal teatro, nella piazza o dal mare. I palchi del Festival infatti sono tre: l’Ariston dove si svolge la gara e due esterni per coinvolgere tutta la città. Uno in piazza Colombo, dove nei giorni della competizione canora è allestito il palco per i concerti gratuiti, e l’altro sulla nave da crociera La Costa Smeralda della flotta Costa Crociere, sulla quale si esibiranno quest’anno Tedua Bresh, Bob Sinclair e Gigi D’Agostino, sarà ancorata al largo di Sanremo, come ormai da qualche anno, e sarà in collegamento con il Teatro Ariston ogni sera. Quanto costa? Il pacchetto base “Opening Sanremo” parte da 449 euro a persona.

Il Casinò di Sanremo, venne inaugurato il 14 gennaio 1905 con il nome di “Kursal”, progettato dall’architetto francese Eugène Ferret è un importate esempio di architettura Liberty, che sorge su corso Inglesi, a pochi passi dalla Passeggiata Imperatrice. E’ una delle quattro case da gioco italiane ed è stato la culla del Festival canoro è qui che si svolse la prima edizione, il 29 gennaio 1951, fino all’edizione del 1976. Nel cuore della città, il Casinò è collegato a piazza Colombo dalla pedonale via Matteotti.

La “Walk of Fame” sanremese

Lungo via Matteotti in direzione del Casinò è divertente ripercorrere la storia del Festival di Sanremo attraverso le targhe dei vincitori incastonate nella pavimentazione. Una “Walk of Fame” sanremese che inizia subito dopo il Teatro Ariston, dove la strada diventa completamente pedonale, sulle cui targhe in bronzo vi sono incisi i titoli dei brani vincitori del Festival della Canzone Italiana dal 1951 a oggi, e i nomi degli artisti che li hanno interpretati. Alcune placche sono difficili da vedere a causa dei dehors dei bar. Imperdibile un passaggio davanti alla statua di Mike Bongiorno, presentatore di undici edizioni della gara canora, posta all’incrocio con via Escoffier.

La Pigna, il centro storico di Sanremo

Il centro storico sanremese è chiamato La Pigna per la sua forma tortuosa che avvolge la collina. Questa pittoresca zona di case medievali raggruppate lungo strade strette offre un interessante contrasto con il lusso delle grandi ville liberty. Il quartiere fu costruito ad anelli concentrici per renderlo inaccessibile agli attacchi di pirati e saraceni che terrorizzavano la costa durante le loro frequenti incursioni. Passeggiando tra i suoi vicoli si scoprono la Chiesa di San Sebastiano, la Piazzetta dei Dolori o la Casa Manara dove soggiornarono Papa Paolo III e Napoleone.

La città di Italo Calvino

Nella “Pigna”, il caratteristico centro storico di Sanremo, Italo Calvino ambientò il suo primo romanzo, “Il sentiero dei nidi di ragno”. I dettagli e le descrizioni delle vie e delle case, tra i tetti ne rivelano una frequentazione quotidiana: il giovane Italo la percorreva spesso per andare a scuola in centro. Sulla presenza di Calvino a Sanremo si può costruire un vero percorso di turismo letterario. Nella Biblioteca Civica “Francesco Corradi” (via Carli, 1) vi sono alcuni pannelli che illustrano le tappe fondamentali dell’itinerario che parte da piazza Piazza Nota, dove una lapide ricorda che lo scrittore frequentò il liceo in quei luoghi, compagno di classe di Eugenio Scalfari. I Giardini Regina Elena e Villa Terralba, dove abitavano i nonni dello scrittore. Andata e ritorno fino Villa Meridiana con il suo lussureggiante giardino dove Calvino ha vissuto coi genitori, fino ai vent’anni. Oggi ne resta solo una targa commemorativa. Le panchine della passeggiata Imperatrice dove lo scrittore si fermava con gli amici, i film al Cinema Centrale, le nuotate allo stabilimento balneare Morgana.

Il porto e il lungomare

La visita non può che proseguire con una passeggiata al Porto Vecchio, porticciolo ormai sostituito da una struttura più moderna che conserva il suo fascino marinaro. Tanti i ristorantini che si trovano nelle vicinanze e dove gustare le specialità locali. Da qui ci si può dirigere verso il lungomare e i viali del centro della città. Al Porto Vecchio si trova anche il Forte di Santa Tecla del XVII secolo, edificio storico militare che domina il centro di Sanremo. Dietro il porto e appena fuori Corso Matteotti si trova il centro medievale della città, in gran parte pedonale e con innumerevoli vicoletti da esplorare.

Villa Nobel Sanremo

Tra le splendide ville sanremesi non si può non citare quella dove abitò Alfred Nobel (fondatore del Premio Nobel). Il chimico svedese era innamorato di Sanremo e della sua regione. Nel 1891 acquistò una villa che chiamava affettuosamente il mio nido. Vi abitò da solo fino al 1896, è qui che avrebbe ideato il celebre premio dedicato alle grandi personalità della scienza e della tecnologia ed è qui che finì i suoi giorni nel dicembre del 1896. Una mostra permanente è dedicata al grande scienziato e alle sue invenzioni.

Santuario della Madonna della Costa

In cima alla Pigna, il Santuario della Madonna della Costa dedicato alla Vergine è particolarmente caro ai sanremesi. I pescatori del luogo lo scorgevano al rientro in porto e la vista del santuario era il segnale del ritorno a casa, al sicuro dai pericoli del mare. Eretto per celebrare la liberazione dalla dominazione dei Doria nel 1361, l’edificio presenta una struttura rinnovata in epoca barocca. All’interno si può ammirare il dipinto della Vergine col Bambino di Nicolò da Voltri (XV secolo), ritenuto miracoloso.

La Chiesa Russa Ortodossa

La Chiesa Russa Ortodossa fu costruita per i russi che accorrevano in città al seguito della zarina Maria Alexandrovna moglie dello Zar Alessandro II che vi aveva passato l’inverno tra il 1874 e il 1875 donando alla città le palme poste lungo il viale che ancora oggi si chiama “Corso Imperatrice”. Le cupole dorate, all’interno le icone russe rendono questo luogo davvero suggestivo.

San Siro, la chiesa più antica

La chiesa dedicata a San Siro di Genova è la più antica di Sanremo (XII sec.) e uno dei primi esempi di arte romanica della Riviera di Ponente. Costruito su resti paleocristiani ancora visibili, l’edificio fu rimaneggiato in stile barocco. Nel XIX secolo la chiesa riacquistò il suo aspetto originario. All’interno è custodito il Crocifisso nero del XV secolo, simbolo della vittoria di Sanremo sui Saraceni nel 1543.

Museo Civico

Il Museo Civico di Sanremo ha sede a Palazzo Nota, all’interno vi sono ampie sale decorate con affreschi settecenteschi. Un tempo, il palazzo seicentesco, era residenza del commissario genovese e antica sede municipale. Il Museo Civico ospita anche una collezione di oggetti preistorici, una sezione dedicata ai resti romani dei paesi di Foce e Bussana e una raccolta di pittura antica ligure.

La pista ciclabile più lunga d’Europa

Sanremo vanta la pista ciclabile più lunga d’Europa: circa 20 chilometri. Il tracciato è stato realizzato recuperando il percorso costiero della vecchia ferrovia. Le gite panoramiche in bicicletta sono tra le attività più popolari sia per i sanremesi sia per i turisti. Lungo il percorso di sono diversi centri di noleggio di biciclette.

La cucina sanremese

La zona è ricca di prodotti tipici, tra cui va citato il pregiato gambero di Sanremo, alcuni prodotti sono protetti dalle denominazioni d’origine, come l’olio extravergine d’oliva (questo è il regno dell’oliva taggiasca), e vini tra cui il Pigato, l’Ormasco, il Vermentino, il Rossese. Tra i sapori tipici di Sanremo spicca quello della sardenaria, una pizza farcita con un sugo di pomodoro, acciughe, origano, olive taggiasche, capperi e spicchi d’aglio, buona a qualsiasi ora. Tra i primi piatti troviamo i pansotti: pasta ripiena di ricotta e borragine condita con il tradizionale pesto, ottima anche nella versione con la salsa di noci.

Dove mangiare

Un’autentica osteria ligure, all’insegna dei piatti della tradizione a pochi metri dall’Ariston è “Nuovo piccolo mondo” in via Piave, 7. Nel menu proposte tarate sui prodotti del mercato e sulla stagionalità degli ingredienti. Un altro indirizzo per gustare una cucina ispirata alla tradizione ligure è l’Osteria dei tre scalini che si affaccia sul centro della movida sanremese, in Piazza Sardi. Propone piatti abbondanti e menu a prezzo fisso, ideale per non spendere tanto e gustare i sapori della Liguria. Paolo & Barbara è un locale storico della ristorazione ligure (stella Michelin), in cucina c’è lo chef e patron Paolo Masieri, insieme alla moglie e al figlio. Ingredienti che arrivano dal territorio e ottime materie prime sono i punti cardine di menù che punta ai sapori di mare (www.paolobarbara.it, via Roma, 47). Pasta madre il fornaio è un forno in centro storico che propone qualche piatto caldo della tradizione locale insieme a focacce, sardenaira, torte di verdura secondo stagione. Tutto ottimo, da gustare nelle salette interne o take away (via Corradi, 54). La Porta Verde è un piccolo locale nel carruggio (via Corradi 86). Menù minimale, con attenzione alla carne e buoni primi piatti, a partire dalle linguine al pesto. La pasta è fatta in casa, non mancano taglieri di affettati e formaggi selezionati. Il servizio è informale come si addice al luogo. La pignese, fondato nel 1919 è uno tra i più vecchi ristoranti della Liguria: si trova nella piazzetta dei pescatori dell’antico borgo marinaro (Piazza Sardi 7/8). Il menù è classico, la cucina attenta e curatissima. Qui trovate un ambiente e raffinato con una cantina all’altezza di ogni portata (www.lapignese.it).

Infine fuori Sanremo, a Ventimiglia, a circa 30 km dall’Ariston, si trova Balzi rossi, ristorante con vista mare strepitosa a pochi metri dalla frontiera francese (via Balzi Rossi, 2, Ventimiglia. www.ristorantebalzirossi.it). Ai fornelli c’è lo chef Enrico Marmo, la sua cucina guarda all’innovazione partendo dalla tradizione e dalle migliori materie prime liguri. Nel 2022 riceve la prima Stella Michelin. Lo stesso anno il premio Tradizione Futura della Guida Ristoranti 2023 Gambero Rosso. Proprio davanti al ristorante (al civico 9) trovate il Museo Preistorico dei Balzi Rossi, con rocce a picco sul mare e l’accesso alle grotte dalle quali provengono i reperti di questo sito archeologico tra i più importanti di epoca preistorica in Europa, la visita e la vista valgono l’intero viaggio.