Cinque Terre, incanto infinito sulla Via dell’Amore: una riapertura attesa 12 anni
Terminati i lavori di ripristino e messa in sicurezza dopo la frana del 2012. Un sentiero tra cielo e mare che unisce Riomaggiore e Manarola
“Ho camminato a lungo sul sentiero dell’amore e ho visto il cielo arrivare fino là, là in fondo dove si unisce al mare. Quando è senza nuvole sembra un vetro, né alto né basso: è lì, sopra, senza segreti, senza ombre, non fa nemmeno paura”. Il collettivo di Italian Good People! che racconta le eccellenze italiane come opere d’arte ha dedicato alla Via dell’Amore queste parole bellissime.
Finalmente la ’strada’ che i pedoni percorrono a strapiombo sul mare fra Riomaggiore e Manarola, due dei meravigliosi borghi delle Cinque Terre nella Liguria di Levante, sta per riaprire definitivamente: dal 2012, a parte pochi periodi e ben limitati, il percorso è fermo a causa di lavori indispensabili per la sicurezza dei camminatori.
L’annuncio ufficiale è venuto dal presidente della Regione, Giovanni Toti, durante la Bit: “Il sentiero Patrimonio dell’Unesco riaprirà a luglio e sarà un volano in più per un territorio che nel 2023 ha visto incrementare notevolmente il turismo straniero, mentre quello italiano non è mai mancato”. Una Liguria sempre più ricettiva e viva. Indubbiamente la vetrina della Via dell’Amore sarà un ulteriore motivo di sviluppo turistico e paesaggistico: darsi un bacio a strapiombo sul mare sarà più sicuro e più romantico.
Il percorso è di circa un chilometro ed è bene inserito nel Parco Naturale delle Cinque Terre. La frana del 2012 è stata completamente riparata e il percorso potrà essere ripreso nelle due direzioni. Un chilometro di bellezza estetica e sogno che fa benissimo il paio con il Museum Mile di New York o il Magnificent di Chicago o il Royal di Edinburgo: quelli sono percorsi che affiancano musei e palazzi storici, questo ligure è terra e pietre che inneggiano alla natura, ai muretti a secco, ai terrazzamenti delle culture agricole eroiche come i vigneti e al verde degli arbusti selvatici. E giù, a una trentina di metri di una falesia scoscesa, l’azzurro del mare solcato non solo dai traghetti dei turisti e dagli yacht ma dalle barche dei pescatori che inseguono le acciughe di Monterosso, le più saporite fra tutte.
La Via dell’Amore, a pagamento per sostenere il Parco delle Cinque Terre, è solo un tratto di un percorso che unisce tutti i borghi della costa (Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso), il famoso Sentiero Azzurro, a volte scosceso e con tratti per i più esperti; ancora più in alto, con 500 metri di dislivello, procede l’Alta Via delle Cinque Terre che unisce Portovenere a Levanto, i due comuni che confinano, a est e a ovest, col territorio dei cinque borghi.
La caratteristica della Via dell’Amore – che è nata come la conosciamo negli anni Trenta del Novecento – è proprio quella di sapere trasmettere bellezza e romanticismo e di costituire un trait d’union fra queste meravigliose realtà che sono una parte della Riviera Ligure di Levante sfruttandone quella che è la caratteristica principale: essere terra di mare e di collina al medesimo tempo, mischiare in un’alchimia l’azzurro del mare, il verde delle ardite coltivazioni e il marrone della terra. L’uomo e il suo cuore sono il vero motore di questa via da percorrere assolutamente.