Alla (ri)scoperta di Savona, dal mare incantato al centro storico raccolto
C’è una città ligure che a lungo è stata sottovalutata, ma che ha fatto parte per molti intellettuali degli ultimi due secoli del Grand Tour, ma che era già famosa molto tempo prima. Ora Savona viene rivalorizzata tanto che un sito inglese specializzato in turismo l’ha eletta una delle destinazioni meno conosciute da... conoscere. Una curiosità che anche molti italiani dovrebbero soddisfare, anche perché la città, facilmente raggiungibile, è al centro di un territorio che riserva numerose perle, sia sulle rive del Mar Ligure sia nell’interno. Arrivando nella città a Ponente di Genova ci si accorge che quella che per molti potrebbe essere solo una località di porto e industria è invece una prelibatezza storica, culturale, architettonica. Non scopriamo l’America, certo, visto che già nel 1348 Francesco Petrarca, che di luoghi da visitare e in cui vivere se ne intendeva, scriveva a un amico una lettera nella quale presentava Savona come “città bellissima... già di vederti io mi fui lieto e ti ammirai per l’amenità del cielo e della tua postura”. Un antico apprezzamento che ha avuto nei secoli autorevoli conferme, come quella dell’imperatore Filippo II che nel 1552 volle andare al Santuario della Madonna che è poi diventato nella storia uno dei luoghi più amati dai visitatori. Anche Vittorio Alfieri nel 1767 fu a Savona, ma in questo caso le fonti ci dicono che “non usci’ mai da casa”, senza spiegarci se lo fece perché non apprezzasse il luogo o se fosse ossessionato dal suo desiderio di studiare e scrivere. Per questo i savonesi non hanno di lui un grande ricordo... Il mare è il biglietto da visita che introduce alla città, meta di turismo da crociera per l’apprezzato porto che possiede. Arrivando, la Torretta, come la chiamano i savonesi, è l’icona della città: è la torre dedicata a Leon Pancaldo (infatti si trova nella piazza omonima), il navigatore savonese che fu compagno di Ferdinando Magellano e dopo essere riucito a tornare a casa dopo la spedizione che fece il primo giro del mondo ma che finì drammaticamente, si rimise in viaggio “perché la vita di terra non fa per me” e trovò la morte al Rio de la Plata nel 1540. Le fu dedicata dalla sua città la Torre della Quarda, costruita nel Trecento, da allora Torre Leon Pancaldo. Quella che ha emozionato un uomo di mare, viaggiatore e scrittore che ha fatto la storia, il britannico di origine polacca Joseph Conrad. Giovanissimo, diciassettenne nel 1874, si trasferì a Marsiglia da cui visitò la Liguria per conoscerne le tradizioni marinare. Fu a Genova e Savona, dove visse con la comunità dei marinai e dei pescatori per scoprirne i segreti. Su un brigantino inglese dismesso e che veleggiava fra i porti liguri, il Narcissus, fece le sue prime esperienze di marinaio e prese lo spunto per scrivere ‘Il negro del Narcissus’ (1897). Vi si respira anche l’aria di Savona.