Un'aurelia che va quante emozioni lungo la costa
Monti della Tolfa sono colline di origine vulcanica, dolci e talvolta aspre nel nord del Lazio, fino al confine con la Toscana, con un’altezza che spesso supera i 600 metri (Monte Maggiore è alto 633 metri). Ornano la costa tirrenica, quel “mare di Roma” che parte a sud da Fregene e Maccarese - anche se il verde della Tolfa si specchia a partire da Santa Severa - e arriva a Civitavecchia. Una costa sabbiosa con improvvisi promontori che ha la via Aurelia come sua direttrice. Un percorso antico e ben conosciuto dai romani che si muovevano in quella direzione per andare ad affrontare etruschi, liguri e infine galli. La loro conformazione si lega in modo perfetto con le orografie confinanti. E la loro origine è stata fonte di ricchezza fin da metà del Quattrocento quando si cominciò a estrarre la alunite dalla quale si ricava l’allume di rocca che è stato un materiale importantissimo soprattutto in medicina. Per tre secoli, lo sfruttamento della cave dette grande sviluppo al territorio. Altrettanto importanti sono i siti archeologici che ci trovano sulle colline, risalenti all’età del bronzo, mentre a Tufarelle si sono scoperti i resti di un abitato del Neolitico. Ma è il panorama che premia in modo speciale questa zona dell’alto Lazio, e l’ambiente, difeso da una “zona a protezione speciale” che difende la Tolfa da abusi edilizi e dalla cementificazione. Altrettanto importante è la costa. Partendo da Sud, Fregene e Maccarese ricevono un gran numero di visitatori nei fine settimana estivi, la distanza dalla capitale è esigua, le spiagge larghe e sabbiose. A Maccarese fu istituito il primo stabilimento balneare “pet friendly” che ebbe subito successo. Gli amici degli animali lo accolsero come una liberazione, da allora molte cose sono state fatte per i nostri amici a quattro zampe che si sono anche dimostrati – soprattutto i labrador – eccellenti bagnini. Cerveteri e Ladispoli sono ormai due città (hanno ognuna circa 40mila abitanti) con importanti resti archeologici. A Cerveteri, che fa parte delle grandi città etrusche, superlativa la Necropoli della Banditaccia, composta da una serie di tombe pre-romane, alcune con frammenti di dipinti murali. Reperti come urne e statue sono esposti presso il Museo di Cerveteri, all'interno del Castello Ruspoli del XVI secolo. A Ladispoli domina la costa il Castello di Palo del XII secolo. Salendo la costa, Santa Severa e Santa Marinella (di cui la prima è frazione) rappresentano un altro punto di rilievo sia per il turismo balneare sia per quello culturale. Santa Severa era l’antica Pyrgi, scalo marittimo etrusco, e l'imponente Castello, che contiene il Museo del Mare e della Navigazione Antica, è un punto di riferimento inestimabile. Verso la Toscana, l’ultima importante città è Civitavecchia, sorta in un luogo abitato fin alla Preistoria e poi famosa soprattutto per la sua marineria e il commercio. Il porto di Civitavecchia è in pratica quello di Roma: qui si fermano le navi da crociera che scaricano migliaia di turisti che si riversano poi nelle aree più belle dell’alto Lazio fino alla capitale.