Carnevale di Civita Castellana
Esiste dal 1556: ed ogni anno O'Puccio, il Re delle mascere, finisce al rogo
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Carnevali più originali del Lazio
L'importanza del Carnevale per la città di Civita Castellana è testimoniata dallo Statuto Comunale del 1556 (conservato presso l'Archivio Centrale dello Stato di Roma), che rappresenta il documento più antico che attesta l'esistenza e la regolamentazione ufficiale di questa celebrazione. Lo statuto non solo sanciva la data di inizio e fine dei festeggiamenti, ma definiva anche le modalità di partecipazione e le caratteristiche delle varie manifestazioni, dalle sfilate alle esibizioni teatrali.
Una delle tradizioni più significative del Carnevale di Civita Castellana è quella legata al "Rogo del Re delle Maschere", noto come O’ Puccio. Ogni anno, nella serata del Martedì Grasso, un grande pupazzo di cartapesta, raffigurante O’ Puccio, viene bruciato, segnando simbolicamente la fine dei festeggiamenti, il passaggio da un periodo di libertà a uno di regole. Nel corso degli anni, il pupazzo di O’ Puccio è stato realizzato da artisti locali e, nell’edizione 2025, è toccato agli studentidel Liceo Artistico Midossi di Civita Castellana, guidati dai maestri cartapestai Massimiliano Meschini e Roberto Moscioli. Il Carnevale dei Bambini rappresenta un’occasione per coinvolgere le scuole locali nella creazione di costumi, sfilate e altre attività ludiche: quest’anno il tema è quello della pace.