Roma segreta, viaggio nei labirinti sotterranei della città eterna
Il sottosuolo della capitale nasconde ninfei, catacombe e bunker dove hanno messo piedi schiavi e imperatori, credenti e santi. E pure il Duce
Roma, la Città eterna, coi suoi circa 2.800 anni di storia, è celebre per la sua maestosa bellezza, con monumenti millenari che ne raccontano i fasti.
In realtà, però, c’è un’altra Roma, quella sotterranea, tutta da visitare, dalle catacombe ai rifugi antiaerei, dai ninfei alle gallerie. Si tratta di luoghi più bui e allo stesso tempo più freschi rispetto alla canicola che spesso aleggia in superficie, con una storia brulicante di umanità talvolta più cupa ma non meno importante. Gli strati di terra che separano le epoche passate di Roma diventano testimoni silenziosi del tempo che è trascorso: è come sfogliare un libro che si addentra nel racconto, come scendere nel sottosuolo fino a trovare le radici di una città così storicamente rigogliosa. Ogni pietra, ogni passaggio, furono calpestati da schiavi e imperatori, da umili credenti e santi della Chiesa. Forme, affreschi, simboli in cui ci si torva immersi sono tutti da ‘leggere’ e scoprire.
Il Labirinto di Roma
La prima tappa in questo viaggio sotterraneo è il celebre Labirinto di Roma, dove la temperatura è costante attorno ai 16 gradi. Situato nel Parco dell'Appia Antica, questo intricato labirinto di gallerie si estende per 5 km, di cui 1,5 km visitabili a piedi e in bicicletta, offrendo un viaggio attraverso i secoli. Dai giorni dell'antica Roma, a partire dal I secolo d.C. fino ai primi del novecento, il Labirinto racconta la storia delle generazioni che hanno plasmato la città. Le gallerie furono costruite per sostenere l'incremento demografico dell’antica Roma e per disporre di materiale da costruzione. Nel corso dei secoli, questi percorsi labirintici divennero la dimora di molte famiglie di schiavi e successivamente si trasformarono in passaggi segreti e catacombe. Furono dunque rifugio per i cristiani perseguitati.
Le cave al Tempio del Divo Claudio
Oltre al Labirinto, ci sono altri luoghi sotterranei da esplorare. Le cave sotto il Tempio del Divo Claudio nel quartiere del Celio sono famose per i loro laghetti e le grotte di tufo. Il percorso si trova sotto il gigantesco podio che la moglie Agrippina fece realizzare in onore del defunto marito e imperatore. Si accede al sito dal lato ovest del Tempio, scendendo una scala.
Il Ninfeo degli Annibaldi
Uno dei luoghi più suggestivi da visitare è il Ninfeo degli Annibaldi, sul Colle Oppio, che si ritiene siano i resti di un’abitazione aristocratica del I sec. a.C.. Scesa una scala ci si trova in un ambiente ricco di bellissime decorazioni in conchiglie e pietra pomice.
Le catacombe di Vigna Randanini
Scavate nel fianco di una collina, fra la Via Appia Antica e la Via Appia Pignatelli, queste catacombe sotterranee, sono decorate con degli affreschi e lungo il percorso si trovano i tipici kokhim, tombe scavate perpendicolarmente alla parete a comporre come dei forni sovrapposti, tipiche di zone come Israele e Palestina.
I bunker di Mussolini e dei Savoia
Testimonianze della storia più recente di Roma e del periodo turbolento della Seconda Guerra Mondiale, invece, sono i bunker di Mussolini e dei Savoia. Sono tre i rifugi antiaerei che Mussolini fece costruire durante la guerra: uno, rimasto incompiuto, si trova sotto Palazzo Venezia; gli altri sono situati sotto Villa Torlonia e sotto il Palazzo degli Uffici all’Eur. Il bunker dei reali di casa Savoia invece, restaurato recentemente, risale agli anni fra il 1940 e il 1942 e si trova invece a villa Ada. La sua caratteristica è l’ingresso carrabile, per entrarvi direttamente a bordo di un'autovettura in caso di bombardamenti.
Dove dormire
Alle spalle di Piazza Navona si trova l’ingresso della struttura Eitch Borromini, antica dimora ospitata da un edificio progettato e realizzato dal Borromini fra il 1654 e il 1659: si tratta infatti di un ramo di Palazzo Pamphilj, il Collegio Innocenziano, con la biblioteca privata dei Pamphilj.
Una delle caratteristiche principali della struttura, degli spazi comuni e della camere, tutte diverse tra loro, così come del Ristorante Terrazza Borromini (con affreschi del Bernini) e della Galleria d’arte Borromini, è la vista panoramica, con affacci su Piazza Navona, sulle cupole del Pantheon e di San Pietro.