Ponza, l’incanto spunta dal mare
Panorami mozzafiato e acque cristalline nella perla dell’arcipelago laziale al largo del Circeo
Un’isola selvaggia, ricca di storia e leggende antichissime, che garantisce scenari mozzafiato a chiunque voglia vivere una vacanza nel segno di mare e natura.
Di origine vulcanica, Ponza – perla dell’arcipelago pontino che affiora al largo del Circeo – ha coste frastagliate, dove si susseguono grotte spettacolari e intriganti calette, affacciate su faraglioni e archi di roccia. Vista dal mare una pura meraviglia, meta ideale anche per gli appassionati di pesca subacquea. Il porto – attracco di aliscafi e traghetti – su cui si affaccia il centro principale, ha origini settecentesche. Dalla forma vagamente semicircolare, venne progettato ed eretto sopra rovine romane dall’architetto napoletano Francesco Carpi.
Un’imponente falesia e la macchia mediterranea incorniciano invece la spiaggia di Frontone che si apre sulla costa orientale dell’isola, mentre nella baia di Lucia Rosa gli scogli formano una piscina naturale. La strada che collega il porto a Le Forna, il secondo insediamento di Ponza, si apre su panorami di incomparabile bellezza, come il versante che guarda Palmarola, meta ogni anno di un suggestivo pellegrinaggio via mare in onore di San Silverio. La prima tra le numerose celebrazioni dedicate al religioso – patrono dell’isola insieme a Santa Domitilla – che culminano il 20 giugno.
Il modo migliore per addentrarsi nelle atmosfere di Ponza è prenotare un giro in barca partendo dalle grotte di Pilato – antiche vasche scavate nella roccia dai romani per allevare le murene – collegate da canali sottomarini che consentivano il ricambio continuo delle acque. E ancora, Cala Inferno con le sue scogliere bianche e le acque turchesi, Cala Feola con le sue piscine naturali che la rendono perfetta per il nuoto e lo snorkeling, Cala dell’Acqua, un piccolo angolo di paradiso, Cala Felce, dal mare verde smeraldo e l’Arco naturale, formazione rocciosa a forma appunto di arco, per foto indimenticabili. Chiaia di Luna, una delle spiagge simbolo dell’isola, si innalza oltre cento metri sopra un litorale di sabbia bianca. Il lido di Frontone, accessibile anche via terra, offre sole e rilassamento. E per gli appassionati del trekking niente di meglio di un’escursione sul sentiero del Monte Guardia per godere una spettacolare vista dall’alto.
Gli amanti e gli studiosi di archeologia potranno invece prenotare una visita alla cisterna romana della Dragonara, rimasta sepolta per oltre duemila anni dal fango e dalle macerie, recentemente riportata alla luce da un importante restauro, che le ha restituito l’antico splendore. Scavata nel tufo – con cui vennero costruite anche le antiche case dell’isola – la cisterna resa impermeabile da un rivestimento in coccio pesto, è una delle numerose opere di ingegneria civile nate dalla maestria dei romani.
La cucina
La cucina ponzese contempla piatti gustosi e raffinati che attingono la materia prima dal mare e dalla terra. Gamberi rossi, pesce spada, tonno, ricciola sono protagonisti a tavola, come le verdure che risentono della tradizione culinaria napoletana: parmigiana alla ponzese e zucchine fritte con menta, tanto per citarne alcune. Rinomate le aragoste, catturate sui fondali e conservate in grandi ceste immerse nell’acqua. Tra i ristoranti raccomandati dagli isolani, Eea, antico nome di Ponza, il Rifugio dei Naviganti, Da Ivan Altieri e Gennarino.
Dove dormire
Ponza è raggiungibile dai porti di Formia, Anzio, Terracina e Napoli. L’isola offre svariate strutture ricettive, adatte a tutte le tasche, da familiari B&B ad alberghi di lusso tra cui il Grand Hotel Santa Domitilla, il Chiaia di Luna e l’Hotel Ortensia. L’Hotel Bellavista – un tre stelle a conduzione familiare – regala una splendida veduta a picco sul mare. Tutti gli hotel sono dotati di ristoranti accessibili anche dall’esterno. Escursioni in barca con l’agenzia Moby Dick e www.zanone1954.it.