Magica Tivoli, fascino antico da Grand Tour

di RICCARDO JANNELLO
30 dicembre 2021

Art and Architectures of the Lazio Region

“In questi giorni fui a Tivoli, dove ammirai una delle somme visioni offerte dalla natura. Quelle cascate, unitamente alle rovine e a tutto il complesso del paesaggio, sono tra le cose la cui conoscenza ci fa interiormente, profondamente più ricchi... La cascata che precipita nelle vicinanze, seguendo un intricato percorso, produce gli effetti più mirabili...”. Uno dei protagonisti più influenti del Grand Tour – quando ogni intellettuale europeo che si rispettasse doveva per forza visitare l’Italia e imbattersi nelle sue bellezze – fu sicuramente Johann Wolfgang von Goethe, il poeta, e non solo, romantico tedesco che nel suo ‘Viaggio in Italia’ (1816-1817) descrisse così il suo impatto con Villa Adriana, uno dei siti archeologici e storici più noti al mondo e che l’Unesco ha riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità già nel 1999. Il molteplice edificio voluto dall’imperatore Adriano dopo il 117 dopo Cristo si trova alle porte di Tivoli, uno dei centri più sviluppati della romanità, dove molti patrizi e ricchi dell’Urbe amavano costruire le loro ville per le vacanze. Addirittura Tivoli è un centro più antico della Città Eterna e per molti anni ha avuto più abitanti, e più fama, della stessa nascente Roma. La collocazione di Tivoli è generosa: estesa fra le pendici dei monti Tiburtina e la campagna, a circa 17 miglia dalla città, è ricca di acque i cui giochi hanno ammaliato non solo i visitatori moderni, ma gli stessi romani. Distesa su circa 120 ettari, Villa Adriana propone una serie di meraviglie, dal Teatro Marittimo alle Terme, dal Pecile all’Accademia e ad altri siti anche sotterranei per un percorso tutto da scoprire. La motivazione dell’Unesco fa capire il valore del luogo: “Villa Adriana è un capolavoro che riunisce in maniera unica le forme più alte di espressione delle culture materiali dell’antico mondo mediterraneo. Lo studio dei monumenti che la compongono ha svolto un ruolo decisivo nella scoperta degli elementi dell’architettura classica da parte degli architetti del Rinascimento e del Barocco. Essa ha, inoltre, profondamente influenzato un gran numero di architetti e disegnatori del XIX e del XX secolo”. La tradizione di erigere ville a Tivoli non fu solo romana, ma percorse i secoli con grandi capolavori, primo fra tutti Villa d’Este, edificata per volere del cardinale Ippolito d’Este, figlio di Lucrezia Borgia, in pieno Rinascimento. I sontuosi interni affrescati rappresentano un unicum nell’arte italiana del XVI secolo. E attorno la magia delle fontane aveva colpito anche Gabriele d’Annunzio, che scrisse sul complesso un famoso penegirico: “Parlan, fra le non tocche verzure, le cento fontane, Parlan soavi e piane, come femminee bocche, mentre sui lor fastigi, che il sol di porpora veste, splendon, oh gloria d’Este, l’aquile e i fiordiligi”. E per uno che di bellezza si intendeva...  
CASTELGANDOLFO

La residenza dei Papi

Castel Gandolfo è conosciuto soprattutto per essere la sede della residenza estiva dei Papi (anche se Francesco non la frequenta molto), ma è ben di più: si tratta di uno dei borghi più belli d’Italia, adagiato sui Castelli Romani e sulla costa del lago Albano, dove ci sono i resti della villa di Domiziano, sito archeologico molto importante. A partire dal XVII secolo è stato rifugio per le vacanze di nobili e patrizi romani che hanno edificato residenze e villini di grande pregio. Valido anche l’aspetto naturalistico visto che è incluso nel perimetro del Parco regionale dei Castelli Romani, e notevole dal punto di vista artistico la Collegiata pontificia di San Tommaso da Villanova edificata da Gian Lorenzo Bernini, massimo esponente del Barocco.
LA NOVITÀ

Accoglienza e tanti eventi culturali

Da settembre 2016, Villa d’Este e i siti monumentali di Villa Adriana, del Santuario di Ercole Vincitore, della Mensa Ponderaria e del Mausoleo dei Plauzi sono uniti in un’unica gestione autonoma. Si tratta di un organismo che catalizza le eccellenze del territorio e si configura quale sistema unico di valorizzazione del patrimonio. L’Istituto si è dato il nome ‘Villae’, col quale allude all’amenità e all’accoglienza di Tivoli. Fin da subito è stato messo in atto un vivace programma di iniziative espositive e culturali, promosso dalla direzione e portato avanti da personale tecnico e scientifico molto preparato.
GUIDONIA MONTECELIO

Il Comune con due anime. Una antica, l’altra razionalista

Un comune con due caratteristiche distinte che riguardano i principali centri che lo formano, Montecelio e Guidonia, e che danno il nome all’amministrazione. Il primo, che ha origine nel Neolitico e una storia successiva legata a Roma e poi al Medioevo molto interessante, si mostra in tutta la sua bellezza da un punto di vista artistico, storico e sociale, con reliquie del passato di notevole fattura come la Triade Capitolina dell’Inviolata. Il secondo costruito in forma razionalista nel 1937 e inaugurato da Mussolini, che doveva rappresentare la città moderna nata dalla bonifica della campagna romana. Guidonia-Montecelio confina con Tivoli.