Greccio, il presepe vivente creato da San Francesco compie 800 anni
Il presepe di Greccio , che spegne quest'anno le 800 candeline, è la rappresentazione per antonomasia della natività di Gesù Cristo. Gli appuntamenti per la rievocazione storica del primo presepe vivente al mondo sono il 24 dicembre alle 22,30; il 26, 28 e 30 alle 17,45; l'1, 5 , 6 e 7 gennaio alle 17,45. Va precisato che quella di San Francesco non è la prima rappresentazione della Natività: immagini che raccontano questo episodio si trovano già a partire dal III secolo, con la raffigurazione della Vergine con Gesù Bambino realizzata nelle catacombe di S. Priscilla a Roma. In origine la parola presepe non intende nemmeno la Natività, ma nasce dalla fusione di due parole latine, prae, davanti, e saepes, recinto. Presepe in origine significa quindi il “luogo davanti al recinto”, ossia una mangiatoia, quella fatta realizzare da Francesco per raccontare la nascita di Gesù Bambino in un modo tutto nuovo. Proprio per questo motivo il presepe di Francesco è speciale. La sua semplice eppure innovativa rappresentazione della Natività viene ricordata ancora oggi come il primo di tutti i presepi viventi, e forse è proprio grazie a quella prima mangiatoia, realizzata 800 anni fa per ospitare un asino e un bue, se il presepe ancora oggi si chiama così. LEGGI ANCHE - Natale 2023, i presepi più belli e suggestivi: dove sono e quando vederli La storia
Nel 1209 San Francesco si reca a Greccio per la prima volta e riesce a mettere fine alle calamità di origine naturali che stavano martoriando quella terra. Dal 1217, il nobile Giovanni Velita, allora Signore di Greccio, si accosta a San Francesco e gli chiede di avvicinarsi al Paese per permettere ai fedeli di poter ascoltare la sua parola. Nel 1223 San Francesco fa un viaggio in Palestina, e sorge in lui il desiderio di rievocare la nascita di Gesù, di farlo proprio in un paese che gli ricordava Betlemme: Greccio. Data la stretta amicizia che si era ormai consolidata tra i due, San Francesco chiede a Giovanni Velita di individuare un luogo, immerso nella natura, che potesse fare da sfondo a questa rivisitazione; idealmente una grotta dove avrebbe fatto costruire una mangiatoia, e in cui condurre un bue ed un asinello. Il 24 dicembre 1223, a mezzanotte, venne così realizzato il primo presepe della storia, che ha reso celebre in tutto il mondo il borgo di Greccio, incastonato tra le rocce a 700 metri di altezza. Qui dunque venne rappresentato per la prima volta il presepe. San Francesco, profondamente devoto e ispirato dalla storia del Salvatore, desiderava portare l'esperienza della nascita di Gesù più vicino alle persone comuni. Così, nella notte di Natale del 1223, scelse la piccola città di Greccio, in Italia, per realizzare il primo presepe vivente mai registrato. San Francesco trasformò una grotta di Greccio in una scena realistica, con paglia, animali e persone che rappresentavano la Sacra Famiglia e i pastori. Egli voleva che le persone potessero vedere, toccare e sentire l'atmosfera del luogo in cui Gesù era nato. Questo gesto semplice ma potente ha catturato l'immaginazione delle persone e ha dato inizio a una tradizione che dura ancora oggi. Il presepe di Greccio ha avuto un impatto duraturo sulla cultura e sulla spiritualità cristiana. Oltre a suscitare un senso di meraviglia e ammirazione, il presepe vivente ha contribuito a diffondere la devozione verso la natività di Gesù e ha reso l'evento più tangibile per coloro che lo hanno visitato.