Ciociaria, il territorio che non esiste tra boschi e abbazie
Un territorio che non esiste ma che tutti conoscono e che rappresenta da decenni un modo di essere di cui gli abitanti si vantano perché sono diventati famosi in tutto il mondo grazie a un film che vinse l’Oscar per l’interpretazione di Sophia Loren: ‘La Ciociara’. E se la protagonista è in realtà puteolana, il regista di quel capolavoro, tratto da un romanzo di Alberto Moravia, è ciociaro purosangue, cioè Vittorio de Sica. La Ciociaria si può in fondo definire la provincia di Frosinone e poco oltre verso il mare, ma ha in sé un territorio che presenta luoghi di grande bellezza oltre ad avere dato i natali ad almeno altri due giganti del nostro cinema del Dopoguerra, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni, che si dava arie da francese, ma che, come ricordava il collega, “è nato a Fontana Liri”. Una terra di boschi e straordinarie abbazie che si ergono su colline verdi e che hanno storia da vendere, quella che Pier Paolo Pasolini rappresentava come una mattina che si spande “su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo”.
Appunto, un mondo a sé con gioielli splendenti, come ad esempio Fiuggi, capitale termale. Ma sono i monumenti religiosi che eccellono in una storia antica che rende questa zona così attrattiva. Due luoghi su tutti meritano il viaggio. Il primo è Alatri, cento chilometri a sud di Roma, con la sua Acropoli mozzafiato e la Basilica Concattedrale di San Paolo edificata nel decimo secolo sulle rovine del Tempio di Saturno. Il secondo è l’Abbazia Cistercense di Casamari (nel comune di Veroli, pochi chilometri oltre) dove il raccoglimento nella spiritualità raggiunge la massima espressione. Un'emozione vera che pervade il visitatore sia nella chiesa eretta nel 1202 sia nella biblioteca piena di edizioni rarissime, sia nel Museo archeologico e nelle sale dedicate ai pellegrini e alla preghiera.