Alla scoperta di una Roma segreta
Nullus est instar domus. Nulla è più piacevole che rimanere nella propria casa. I latini la sapevano lunga sulle gioie di avere un tetto, magari... imperiale. Le due domus che sono state scavate sotto Palazzo Valentini, che ora è la sede dell’Amministrazione provinciale di Roma, sono esempi meravigliosi di un passato – I° secolo dopo Cristo – nel quale la Città Eterna era padrona o quasi del mondo. Gli scavi hanno riportato alla luce veri e propri tesori e la loro spettacolarizzazione, dovuta al genio divulgativo di Piero Angela e all’intervento di importanti studiosi e archeologi, ne ha fatto uno dei luoghi più suggestivi ma ancora poco conosciuti della Capitale, ma di sicuro dove i visitatori – romani alla scoperta della loro città o turisti di ogni parte del mondo – rimangono abbagliati da come le strutture recuperate siano invase da luci e da prospettive grazie alle quali sembra di vivere proprio il periodo dell’Impero. Le due ville nobili presentano anche delle terme con le tre zone ben riconoscibili: il calidarium, dalle acqua calde; il tepidarium, quando la temperatura si abbassa un po’; il frigidarium, passando per il quale l’acqua più fredda permette un “massaggio” ideale per la circolazione. Il luogo dove sorge Palazzo Valentini è fra i più suggestivi della capitale, di fronte ai Fori, al Mercato di Traiano, non distante dal Colosseo e da Palazzo Venezia. Merita una visita guidata che svela i segreti della magione cardinalizia e soprattutto del suo sottosuolo. Il Palazzo stesso, posto in via IV Novembre dove si trovava l’antica piazza Santi Apostoli, è la continua evoluzione di un edificio preesistente che il cardinale Michele Bonelli, nipote di Papa Pio V, l’alessandrino Antonio Ghislieri, acquistò nel 1585. Nel Palazzo, che cambiò vari padroni nei secoli, sorse anche una imponente biblioteca detta “Imperiali” dall’omonimo cardinale Giuseppe Renato che vi pose 24mila volumi. Nel ventunesimo secolo fu dato il via ai lavori di scavo e sette metri sotto la strada vennero alla luce le domus e le terme e quelli che probabilmente sono i resti del tempio del Divo Traiano. Bellezze archeologiche di grande suggestione che unite alle opere che sono visitabili nel Palazzo – di vari secoli fino a quelle della Transavanguardia di Sandro Chia – rappresentano un luogo magico dal quale partire per visitare Roma nelle sue varie epoche, antica, medievale, risorgimentale, moderna. Suggestiva la visita virtuale dei monumenti, illuminati con grande saggezza da importanti artisti visivi. Nello spettacolo la Colonna Traiana e la prospiciente Basilica Ulpia vengono rappresentate vive e ognuno può pensare di essere davvero dentro esse. Per dimostrare ancora di più, come diceva Cicerone, che “non è la casa che deve conferir decoro al padrone, ma il padrone alla casa”.