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Tuttofood, nuova ricetta: gastronomia internazionale, mixology e una settimana del cibo in tutta Milano

Per la prima volta la fiera della gastronomia avrà una sorta di ‘fuori salone’, con eventi che dall’Adi Museum si aprono all’intera città. L’ambizioso obiettivo è rappresentare le filiere produttive di tutto il mondo in un unico appuntamento

di LAURA DE BENEDETTI
14 aprile 2025
Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere Parma, rilancia TuttoFood Milano, con l'aggiunta, per la prima vlta, della TuttoFood Week, un 'fuori salone' del cibo

Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere Parma, rilancia TuttoFood Milano, con l'aggiunta, per la prima vlta, della TuttoFood Week, un 'fuori salone' del cibo

"Una città come Milano, come dimostra il Salone del Mobile, è incredibilmente accogliente, per fare ciò che al mondo non si può fare, una esperienza fieristica immersiva sia nella fiera che fuori dalla fiera. L’auspicio è che nei prossimi anni tutte le aziende del mondo che hanno qualcosa da dire sul food possano trovare a Milano la piattaforma ideale, in fiera e fuori fiera. La TuttoFood week è il giusto completamento di ciò che devono essere le fiere oggi nel mondo. Non è più pensabile fare una fiera che inizia e finisce dentro il quartiere. Deve anche essere un’esperienza di territorio. Qui (a Milano, ndr) le aziende potranno andare a vedere le forme più evolute della ristorazione e della distribuzione che hanno fatto un bellissimo esempio di fusion, anche con le cucine internazionali”.

Tuttofood, nuova ricetta: gastronomia internazionale, mixology e una settimana del cibo in tutta Milano

Secondo Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma, dunque, l’operazione di rilancio di TuttoFood Milano, che torna a Rho Fiera dal 5 all’8 maggio 2025 con tutta l’esperienza degli organizzatori della parmanese Cibus, sarà qualificata dalla Tuttofood week, una sorta di ‘fuori salone’, il primo nel suo genere, che giocherà d’anticipo, aprendo già dal 3 maggio. Il fulcro sarà l’Adi Museum di Milano, scelto non a caso come sede della presentazione di TuttoFood, ma il ricco palinsesto prevede di portare l’esposizione in tutta la città attraverso talk, degustazioni ed eventi diffusi nella metropoli.

L’obiettivo di questa nuova ricetta per TuttoFood è riportare Milano e l’Italia al centro dell’universo del cibo a 10 anni dall’evento di Expo 2015 (quest’anno l’esposizione mondiale si tiene ad Osaka), con già un 25% di espositori internazionali (ma si punta a raggiungere il 50% già tra l’edizione 2026 e – in seguito la fiera sarà biennale - quella del 2028).

TuttoFood 2025 Milano: i numeri 

La presentazione di TuttoFood e della sua 'week' presso l'Adi Museum a Milano
La presentazione di TuttoFood e della sua 'week' presso l'Adi Museum a Milano

L’obiettivo è rappresentare in un unico salone l’interezza delle filiere produttive del food mondiali oltre che italiane e i numeri, a tre settimane dall’inaugurazione, confermano che il mondo ha accolto l’invito. Delle 4.700 realtà aziendali che animeranno gli oltre 150.000 mq della fiera distribuiti su 10 padiglioni, tre più dell’edizione 2023, oltre il 25% proviene dall’estero, dal Nord America alle Filippine, dalla Spagna all’Egitto, pronti ad accogliere oltre 3.000 top buyer internazionali, 90mila visitatori. “Un salone inclusivo e dialogante in tempi di barriere e dazi che stimola ulteriormente a farne il punto di incontro strategico per tutti gli operatori di settore interessati a esplorare le ultime tendenze del food, cogliendo l’occasione di toccare con mano le innovazioni provenienti da tutto il mondo e siglare accordi commerciali in un contesto internazionale di grande prestigio – e tradizione - come quello del quartiere fieristico di Rho” – sottolinea Cellie.

Come già Cibus per Parma, anche Tuttofood punta a diventare un importante volano economico per il Paese e il Territorio. Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere italiane) stima infatti una potenziale overperformance export del 4% per i comparti delle fiere leader in Italia, e TuttoFood con la sua week “genereranno già da questa edizione un impatto diretto e indiretto di oltre 150 milioni sull’intera città di Milano” ha concluso Cellie.

Non solo Food, la mixology

Per la prima volta TuttoFood Milano avrà una Italian Specialty Selections che su sapori e gusti della più alta tradizione gastronomica italiana. Due le selezioni: Once Upon a Time… Local Cheeses & Cured Meat (padiglione 3), oasi artigiana ispirata ai valori di italianità, lentezza – elemento tipico delle stagionature – e autenticità con tante micro-produzioni artigiane in grado di raccontare l’Italia e la storia dei suoi territori rurali attraverso formaggi contadini e salumi “come una volta”; Fine Dining Experience (padiglione 18), con grandi classici della dieta mediterranea: conserve sottolio e sottaceto, pesti e sughi artigianali, confetture, mostarde e marmellate, prodotti della terra quali frutta e verdura o grandi oli d’oliva. A queste merceologie, si associano prodotti di nicchia ed eccellenze da alta ristorazione provenienti dai settori grocery, dolciario, beverage e ittico, molti dei quali sono presidi Slow Food o hanno importanti denominazioni d’origine. Con 6 indicazioni geografiche e 11 regioni rappresentate, quest’area offre uno scorcio significativo dell’eccellenza alimentare italiana. Alla scoperta del Bon Vivre italiano, Authentic Italian Food&Beverage, Bellavita Expo fa il suo esordio a Milano (6 tappe annuali strategiche con Londra, Varsavia, Riga, Miami e Toronto) e organizza il principale evento B2B per la promozione del Food & Beverage italiano nel mondo (padiglione 14): distributori e importatori esteri potranno conoscere novità e prodotti alimentari del segmento premium dei prodotti food italiani.

Non solo cibo, in fiera si parlerà delle nuove tendenze e culture dell’alimentazione, delle prospettive di sviluppo delle filiere, dei modelli alimentari del futuro, di lotta agli sprechi e riduzione degli impatti produttivi, e non mancheranno i tradizionali premi ‘Better future award’ e Alimentando Award. Ampio anche il cartellone di eventi volti a valorizzare il beverage, con temi quali le novità del no & low alcohol, comparto oggi sempre più alla ricerca di una regolamentazione attuativa in Italia, il food pairing, la coffee mixology e le contaminazioni tra spirits e alta ristorazione, cui sarà dedicata un’intera area.  Una rappresentatività completa di tutti i settori del food, che arriva a coprire anche la mixology, grazie a partnership strategiche come quella con Koelnmesse (la fiera di Colonia, organizzatore di Anuga) e le recenti acquisizioni di Fiere di Parma nel canale del Fuori Casa, con l’ingresso nel capitale del Roma Bar Show e l’integrazione in fiera dell’appuntamento milanese di Mixology Experience.

TuttoFood Week, Nutrire il futuro

Per la prima volta, in contemporanea con la fiera internazionale Tuttofood, avrà luogo TuttoFood Week - Nutrire il futuro, il primo “fuori salone” dedicato al mondo food. Dal 3 all’8 maggio 2025, un ricco palinsesto di eventi diffusi a Milano tra cui la mostra "Essenziale e Quotidiano - Scenari e Rituali del Cibo Contemporaneo” sui rapporti tra cibo e design, incontri con esperti, chef e ospiti illustri che si terrà all’Adi Museum, ‘cuore’ degli eventi.

TuttoFood e le specialità dell’Europa

Cosa bolle in pentola? Un risotto primavera in attesa, subito dopo Pasqua, della fiera TuttoFood e della TuttoFood Week con eventi sparsi per la città
Cosa bolle in pentola? Un risotto primavera in attesa, subito dopo Pasqua, della fiera TuttoFood e della TuttoFood Week con eventi sparsi per la città

Partiamo dall’Irlanda, che sarà presente con le sue eccellenti carni di manzo e di agnello. Le sue razze autoctone – come l'Angus e l'Hereford – sono particolarmente apprezzate per la loro marezzatura e il sapore ricco, oltre che per i metodi di produzione sostenibili (basti pensare al programma nazionale Origin Green, che certifica la riduzione dell’impatto ambientale lungo tutta la filiera).  Il Belgio presenterà alcune delle sue più celebri specialità: le gaufres (gli irresistibili waffles), dolci a base di pastella ricca di uova, latte e farina, cotti in una speciale piastra che dona loro la caratteristica forma a griglia; i macarons, originari della Francia ma molto diffusi nell’alta pasticceria belga, che spesso utilizza il famoso cioccolato locale nelle ganache; le frites, le doppie patatine fritte, croccanti all'esterno e morbide all'interno, autentico simbolo della cucina belga (i chioschi di frites, chiamati friteries o frietenkot, sono una parte essenziale della cultura locale).

La Spagna porterà un mix tra terra e mare: i profumi delle cozze galiziane Dop (note come Mejillones de Galicia), tradizionalmente allevate nelle acque ricche di nutrienti delle "bateas", le piattaforme galleggianti nelle Rías Gallegas, quelli delle vongole e delle ostriche, oltre che delle acciughe galiziane (atlantiche) e del Cantabrico (Anchoas del Cantábrico), considerate tra le migliori al mondo, si mescoleranno con quelli, inconfondibili, del queso Manchego, formaggio di pecora originario della Castiglia-La Mancha, prodotto Dop, e del prosciutto iberico (Jamón Ibérico), uno dei prodotti più pregiati della Spagna, ottenuto dalle zampe posteriori dei maiali di razza iberica.

Il Portogallo si fa rappresentare da specialità da forno come il bolo do caco e il bolo de mel, torte tipiche dell’arcipelago di Madeira, così come la birra locale famosa nel mondo, assieme ai dolci più conosciuti del Paese, i Guardanapo e i Pastel de Nata o i biscotti tipici suspiros e areias.

Dalla Polonia in arrivo specialità come il Kielbasa (salsiccia polacca), l’Oscypek, formaggio tradizionale prodotto nella regione montuosa dei Tatra, a base di latte di pecora (a volte misto a latte vaccino), il Twaróg (formaggio fresco), la Vodka artigianale, autentica bevanda nazionale, prodotta tradizionalmente con grano, segale, patate o altri cereali e i dolci tradizionali come il Piernik (pan di zenzero).

La Grecia presenterà i suoi sapori mediterranei, a partire dall’olio extravergine d’oliva, apprezzato in tutto il mondo per la sua alta qualità, dovuta anche al clima mediterraneo e alle antiche tradizioni di coltivazione, e poi la feta, formaggio tradizionale a base di latte di pecora o una miscela di latte di pecora e capra, le olive Kalamata, dal classico colore violaceo scuro, che prendono il nome dall'omonima regione nel Peloponneso e sono una delle varietà più famose. Per un tuffo nella dolcezza ellenica, i tradizionali biscotti Koulouri a forma di anello, noti per il loro sapore leggermente dolce e speziato, e il celeberrimo baklava, a base di strati di pasta fillo, ripieni di noci tritate e zucchero o miele.

L’Austria avrà il compito di raccontare la ricca tradizione casearia delle Alpi, dove l'arte della produzione di formaggi è tramandata da generazioni, e lo farà con l’Alpenkäse, dal sapore aromatico e variegato, l’Emmental, più dolce e nocciolato, e il Bergkäse, dal sapore intenso e piccante.

Anche dalla Romania arriveranno prodotti caseari fortemente distintivi, tra cui il Telemea (un formaggio bianco in salamoia) e il Cașcaval (formaggio a pasta semidura che deve il nome al nostrano “caciocavallo”). Spazio, inoltre, al tipico salame stagionato, il Salam de Sibiu, prodotto con carne di maiale di alta qualità, a volte mista a carne bovina, prodotto molto prelibato e antico. Non mancherà il Cozonac (dolce lievitato ripieno di noci).

L’Asia a TuttoFood. Corea, Taiwan e Filippine

Grazie alla presenza della Corea del Sud, TuttoFood sarà l’occasione per scoprire i gusti unici del Kimchi, uno dei piatti più iconici della cucina coreana a base di verdure, che combina piccantezza, acidità, sapidità e dolcezza leggera. E ancora il tradizionale tè coreano, composto non solo da foglie di tè, ma anche da frutti, radici, semi e cereali, il Bubble Tea (originario di Taiwan ma molto diffuso in Corea del Sud, dove ne è stata modificata la ricetta originaria, adattandola alla sensibilità locale) e gli snack di riso, con sapori che spaziano dal dolce e leggero al ricco e speziato.  Da Taiwan arriveranno dei pratici piatti surgelati, già pronti per essere riscaldati in padella o microonde, ideali per pasti veloci e saporiti. E quindi, fried noodles e rice (i famosi noodle e riso saltati), precotti, i deliziosi dumpling (ravioli ripieni, noti come potstickers o guotie) e le frozen soups, di alta qualità, con brodi ricchi e saporiti che mantengono l’autenticità del gusto taiwanese. Le Filippine presenteranno una vasta gamma di prodotti derivati dal cocco, tra i migliori al mondo, grazie al clima tropicale ideale per la coltivazione delle palme da cocco e alla importante tradizione agricola del Paese; tra questi, la farina di cocco, ottenuta essiccando e macinando la polpa del frutto, lo zucchero di cocco (dolcificante naturale ottenuto dalla linfa dei fiori della palma da cocco, che viene bollita e cristallizzata), oltre a varie bevande che evocano i sapori esotici di queste isole.

Dagli Usa Manzo e frutti di mare

La presenza degli Stati Uniti, di particolare significato in questo momento storico, consentirà un’incursione nelle filiere tipiche del continente americano, prima fra tutte la carne di manzo, nei suoi tagli più famosi: ribeye, T-bone, sirloin e brisket, oltre all’immancabile salsa Bbq, condimento iconico della cucina a stelle e strisce, usato soprattutto per marinare e guarnire carni alla griglia. E poi i frutti di mare, tra cui le vongole (un’eccellenza quelle provenienti dalla costa del New England), le capesante, le ostriche (anche le varietà più particolari, come la Blue Point di New York e la Kumamoto dalla Costa Ovest), i crostacei come il granchio blu e l’astice. Avranno spazio anche le preparazioni influenzate dalla cucina messicana, come le chips con salsa piccante, il taco e il chili.

SudAmerica, Ecuador e non solo

Il Sud America sarà altrettanto ben rappresentato, tra gli altri, dall’Ecuador, che porterà in fiera le sue mazzancolle tropicali (o gamberi tropicali). Il Paese equatoriale è infatti uno dei principali produttori di carapaci, anche grazie alle sue condizioni climatiche favorevoli e alle sue pratiche di acquacoltura sostenibile. Altra eccellenza ecuadoriana (di cui il Paese è tra i principali esportatori mondiali) è il suo tonno, noto per il suo sapore delicato e la qualità costante, che gli permette di essere un riferimento a livello mondiale sia per il mercato retail, sia per il canale Food Service. Non mancheranno il Cacao Nacional, varietà autoctona chiamata anche "Arriba" e apprezzata per il suo profilo aromatico unico con note floreali, fruttate e speziate, oltre agli snack di platano (banano da cottura), nelle versioni dolce e salata.