Il caso vongole affossa il Piccolo Lago
Il bistellato Marco Sacco cancellato dalla guida per l'intossicazione alimentare
Il ristorante ‘Piccolo Lago’ di Mergozzo, sul Lago Maggiore ha perso entrambe le sue stelle Michelin con una decisione che fa discutere.
Lo chef Marco Sacco, paga infatti una vicenda legata ad un'intossicazione alimentare provocata da alcune vongole e la conseguente condanna in primo grado del marzo scorso ma non ha certo perso di prestigo: la stella assegnatagli al ristorante Piano 35 a Torino, infatti, resta ricamata sulla divisa bianca da chef.
Cosa è successo? Nel luglio 2021 due novelli sposi e una cinquantina di invitati che si trovavano a festeggiare le nozze al Piccolo Lago si sono sentiti male a causa di un’intossicazione alimentare ed hanno denunciato il fatto ai carabinieri. L’Asl, dopo la denuncia, aveva ricondotto l'accaduto ad un virus presente nelle vongole crude servite sopra il risotto. Sacco e la sua direttrice di sala lo scorso 8 marzo 2024 sono stati condannati in primo grado a 2 mesi e 20 giorni, oltre al risarcimento dei danni, benché si fossero proclamati innocenti: una confezione ancora sigillata delle stesse vongole, garantite dal produttore per essere consumate crude, dimostrava che non c'erano stati errori nel trattamento ma che erano state consegnate dal produttore al ristorante già col virus, che aveva colpito anche i molluschi rimasti confezionati. Ma il produttore non è mai stato perseguito o coinvoltodirettamente e per Sacco e la sua direttrice è scattata la condanna in prmo grado.
Il noto chef ha annuciato il ricorso: com'è noto in Italia i gradi giudizio sono 3 e dunque sulla vicenda non c'è ancora una sentenza definitiva. Questo il motivo del dissenso nei confronti di Guida Michelin che ha ritenuto 'sufficiente' la condanna in primo grado senza attendere la conclusione della vicenda giudiziaria. Ma il danno d'immagine e di reputazione, con l'esclusione dalla Guida e la perdita di ben 2 stelle, può infliggere un danno molto più grave quale che sia poi l'esito giudiziario.
L'esclusione del Piccolo Lago, inoltre, crea pesanti ripercussioni anche sull'intera gastronomia piemontese. La Regione, infatti, con la perdita di queste due stelle e di quelle del ‘Gardenia’ di Caluso, iconico locale torinese condotto da Mariangela Susigan che esce dalla lista degli stellati dopo 25 anni di presenza ininterrotta, della Madernassa di Guarene e del Tantris di Novara, senza più la loro unica stella, nonostante due new entry a firma di Antonino Cannavacciuolo, campano d'origine ma ormai piemontese d'adozione, perde il podio dell'eccellenza italiana e scivola dalla terza alla quarta posizione, a favore della Toscana.