Guida Michelin 2025: i 5 highlights che ricorderemo

I protagonisti, in positivo e in negativo, della 70esima edizione della 'rossa'

di LAURA DE BENEDETTI -
7 novembre 2024

Stefania Di Pasquo, unica chef stellata del Molise

La guida Michelin 2025 con l'eccellenza dei ristoranti italiani è pubblicata. Ma, al di là dei numeri e dei nomi, quali sono i punti chiave da scoprire e sapere relativi a questa edizione? Lì abbiamo riassunti in 5 fatti, verità più o meno nascoste.

Sul coronamento dell'attività dello chef Giancarlo Perbellini che ha ottenuto le tre stelle per il suo ristorante Casa Perbellini 12 Apostoli di Verona non c'è molto da dire se non che è un titolo meritatissimo (e che Qn Itinerari aveva previsto), già anticipato anche dal riconoscimento della guida del Gambero Rosso e che premia senz'altro la cucina di un cuoco senz'altro apprezzato sul piano internazionale insieme al recupero di un antico locale come i 12 Apostoli, al suo 275esimo compleanno.

Grazie alla seconda stella raggiunta al Villa Elena di Bergamo, Enrico Bartolini si conferma invece lo chef italiano più pluristellato: ha raggiunto 14 stelle alla pari del francese Alain Ducasse. Ma lo chef del secolo è un altro.
Altro punto fermo è la stella che si è aggiudicata il Molise, prima escluso dalla guida, grazie alla chef Stefania Di Pasquo con la sua Casa Mammì.

Farà ancora parlare di sé invece la polemica per le due stelle tolte allo chef Marco Sacco del Piccolo lago (che ne mantiene però un'altra a Torino).  A marzo è stato condannato in primo grado per un'intossicazione alimentare dovuta a delle vongole contenenti un virus, ma la vicenda giudiziaria andrà avanti e non c'è ancora dunque una sentenza definitiva dopo i tre gradi di giudizio, come previsto in Italia. È giusta dunque la cancellazione dalla guida del locale, a fronte anche del fatto che lo chef si dichiara innocente in quanto sarebbe in grado di dimostrare che le vongole sono arrivate a lui già intossicate?

C'è infine il caso dell'Umbria che, dopo l'exploit del 2023 dei ristoranti con una stella, passati da 3 a 6, da due anni, e dunque anche per questa edizione, non registra alcun cambiamento né in negativo né in positivo. È possibile nella terra del tartufo e di altre prelibatezze? Si va sempre più verso una guida che tende a pluripremiare i nomi più noti della gastronomia visti in tv, sui social, in grado di promuovere un impero culinario curandosi anche del marketing e non solo del menù? Per saperlo non resta che aspettare la prossima guida, facendo nel frattempo un giro di gusto tra i ristoranti stellati.

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