Pappa nel sacco: Beniamino Baleotti rilancia il piatto dimenticato della tradizione bolognese
Una ricetta ormai quasi scomparsa che il re della sfoglia propone nella sua nuova gastronomia di Castel Maggiore, alle porte del capoluogo emiliano
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Beniamino Baleotti con la Pappa nel sacco
Il re della sfoglia bolognese, al secolo Beniamino Baleotti, re dei social e mattatore televisivo col mattarello in mano, la passione l’ha ereditata in famiglia. Quarto di sette figli, grazie agli insegnamenti di nonna Clarice, nonna paterna, ha imparato i segreti della sfoglia e del mangiar bene, passando i pomeriggi a casa della nonna, mentre i fratelli preferivano andare a giocare all'aria aperta o in palestra dal padre.
Una vera e propria vocazione fare soprattutto lo ‘sfoglino’ che l’ha portato all’estero: in Lussemburgo, dove ha tenuto i primi corsi di sfoglia in lingua francese, per volare poi in Cina, e a Buenos Aires, ma l'esperienza più interessante è stata in Giappone, a contatto con la tradizione culinaria, storica e familiare nipponica. Ha anche pubblicato un manuale di cucina ‘Il Re della sfoglia, 80 gustose ricette’ edizioni Pendragon.
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Nella nuova gastronomia a Castel Maggiore, alle porte di Bologna, Beniamino e Nathan Baleotti celebrano la tradizione bolognese confezionando tortellini, lasagne, balanzoni, tagliatelle e tanto altro. Ma anche riproponendo una ricetta ormai quasi scomparsa, la Pappa nel sacco, un impasto di farina e parmigiano cotto in un sacchetto di tela o di carta alimentare direttamente nel brodo (ricorda un po' la Zuppa imperiale ma molto più morbida e “goduriosa”, dice Beniamino). Un piatto della domenica nelle famiglie bolognesi di una volta. Ecco la ricetta:
Ingredienti per persona
- 1 uovo intero
- 30 g farina
- 15 g burro fuso
- 20 g parmigiano
- Ssale e noce moscata qb
Procedimento
In una terrina mescolare la farina, col parmigiano, sale e noce moscata. Aggiungere l'uovo e mescolare il tutto con una frusta. Amalgamare poi col burro fuso fino ad ottenere una pastella semidensa. Mettere il composto all'interno di un sacchetto di tela o anche in un sacchetto fatto con carta forno. Chiuderlo bene con lo spago e metterlo a cuocere nel brodo buono (o anche in un brodo matto di ossa e verdure) per circa 2 ore a fuoco dolce. Quando sarà cotto (raddoppierà di volume e diventerà compatto) toglierlo dal brodo, farlo freddare e tagliarlo a dadini. Rituffare i dadini nel brodo in cui è stato cotto, fare prendere il bollore e servire subito.