Faraona al Vino dei Santi di nonna Bruna
Nella Locanda delle Giunche i fratelli Rocchi preparano le pietanze secondo le ricette della nonna, che cucinava la faraona sempre in modo diverso. Utilizzando il vin santo nei giorni di festa
Avevamo una Zia, la Zia Natalina, che viveva in campagna ed aveva tanti animali da aia, galline, anatre e tante faraone. Ad ogni visita che nostra Nonna Bruna le faceva, come consueto riceveva sempre uova e molto spesso una faraona. Ogni volta ci preparava una ricetta diversa; doveva trovare il modo di far mangiare sempre queste faraone.
La ricetta più apprezzata era la faraona cucinata nel vino dolce. E nei giorni di festa la sua versione più elegante: la Faraona al vino dei Santi, racconta Alessio Rocchi che col fratello Riccardo ha coronato il sogno di apre un ristorante con alcune camere nel cuore della Toscana, la Locanda Le Giunche a Guardistallo, in provincia di Pisa, celebrata tra i migliori ristoranti di campagna della Toscana. LO stesso luogo dove ha aperto una rivendita diretta (ma è anche online) di preparati tipicamente toscani quali La pappa al pomodoro, la Ribollita o le Tagliatelle al ragù di cinghiale, secondo le ricette della nonna. Ecco dunque una ‘ricetta d’autore’ preparata dai fratelli Rocchi dedicata ai lettori di Quotidiano Nazionale – Itinerari.
Faraona al Vino dei Santi
Preparazione
Una volta passata la pelle sulla fiamma, la faraona si taglia a pezzi.
In una pentola si mette cipolla bianca, salvia e un pizzico peperoncino, perché a nonno piaceva un po’ piccantino.
A questo punto si fa la “crosticina” alla pelle della faraona, una pentola e olio ben caldo, dopo di che si sala, pepa, si aggiunge vin santo, quello buono, e via di cottura per 40, 45 minuti senza toccarla più.
Nel frattempo in forno si pensa ad un contorno di patate arrosto, ma la nostra versione è con carote, cipollotti e pomodori che nell’orto non mancavano mai.
Peliamo le carote, una a persona, cosi come un pomodoro e un cipollotto.
In forno, con un filo di olio, sale e pepe.
Ingredienti (6 persone)
- Faraona 2kg
- 1 bottiglia di vin santo 200ml
- Salvia qb
- Cipolla 100gr
- Peperoncino a piacere
- Sale e pepe qb
- Olio 100ml
- 6 pomodori dell’orto piccoli
- 6 carote
- 6 cipollotti
Impiattamento
Tre pezzi di carne e una carota, un pomodoro e un cipollotto. Un po’ di sughetto di cottura sulla carne: a noi piace ricoprire la carne, a fine impiattamento, con della cipolla tagliata sottilissima e fritta.
Vino da abbinare Un buon vino locale (si parla della Toscana, ovviamente! ndr) dal taglio bordolese, Aria di Caiarossa, vendemmia svolta completamente a mano a Riparbella, sul monte Nocolino. Fonte: Si ringraziano per la collaborazione i fratelli Rocchi e hu Montescudaio village