Le rapa: il cibo bistrattato nei detti popolari che si rivela un toccasana

Proprietà, ricette e curiosità di un ortaggio che si presta a moltissime preparazioni

di SOFIA SPAGNOLI
20 febbraio 2024
Rape

Rape

Nel gergo popolare, la rapa viene associata a persone testarde e ottuse: “sei una testa di rapa”, un modo di dire con cui ci si riferisce a qualcuno che ha la testa vuota, perché alla rapa si attribuiva la caratteristica di essere senza sapore. O ancora “cavar sangue da una rapa”, quando è impossibile pretendere dagli altri qualcosa che è al di sopra delle loro capacità. Tuttavia, l’ortaggio in questione in cucina è tutt’altro che insulso, ma anzi è sorprendente e si presta a moltissime preparazioni, che si adattano a tutte le stagioni e a tutti i palati

Caratteristiche

Le rape appartengono alla famiglia delle Crucifere o Brassicacee, di cui fanno parte anche altri ortaggi come il cavolfiore, i cavolini di Bruxelles, la verza, i broccoli, la senape, la rucola, il ravanello, e il rafano. Si presentano come una radice dal corpo tozzo, di colore bianco con sfumature violacee, dal sapore amarognolo e leggermente piccante. Si trovano soprattutto in inverno, ma sono presenti anche varietà primaverili. Le rape sono coltivate da tempo assai remoto, ma incerta è la loro origine: si ritiene che siano originarie dell'Europa settentrionale, da dove poi la loro coltura si sarebbe diffusa nel resto d'Europa, in Asia e anche in America.

Le varianti

In Italia sono diffuse due tipologie: la rapa rossa e quella bianca. La prima è una delle più conosciute, anche nota come barbabietola. A questo ortaggio vengono attribuite numerose proprietà benefiche, soprattutto grazie al suo elevato contenuto di sali minerali e fibre. È ricca di potassio, e contribuisce a un buon funzionamento dell'intestino. Inoltre, è ricca di antiossidanti e antinfiammatori, ma è sconsigliata per chi soffre di diabete, dal momento che è altamente ricca di carboidrati. Molto diffusa anche la rapa bianca, una verdura invernale, che assomiglia a dei rapanelli di grandi dimensioni, con una pelle color crema. Molto utilizzate anche le cime di rapa, anche note come friarielli: altro non sono che le foglie verdi e croccanti della rapa che fanno capolino in superficie, che vengono utilizzate soprattutto in Puglia per le famose orecchiette alle cime di rapa. La rapa non va confusa con il cavolo-rapa, che è proprio una varietà a sé.

La zucca di Halloween era una rapa

La tradizione statunitense di intagliare zucche per la notte di Halloween deriva da una leggenda europea, che riguarda proprie le rape! Jack-o'-lantern è il nome con cui negli Usa viene identificata la lanterna intagliata a mano, ricavata da una zucca in cui è inciso un volto spaventoso. In realtà questa tradizione si rifà alla leggenda di Jack, un fabbro irlandese astuto, avaro e ubriacone che riuscì più volte a imbrogliare il diavolo. Quando Jack morì, non ci fu posto per lui né paradiso né all’inferno, dove venne scacciato dal diavolo che gli tirò addosso un tizzone ardente. Jack allora intagliò una rapa e vi mise il tizzone come fosse una lanterna. La leggenda vuole che nel Giorno dei Morti lo si possa intravedere mentre si aggira in cerca di un posto che finalmente lo accolga.

Ricette a base di rapa

La rapa può essere il perfetto ingrediente da abbinare a un risotto. Per prepararlo, è sufficiente scaldare in una casseruola due cucchiai di olio, far soffriggere mezza cipolla dorata e una rapa di medie dimensione tagliata a fettine. Intanto si scalderà del brodo vegetale, o basterà prepararlo aggiungendo le verdure che si preferiscono. Una volta che la cipolla è diventata dorata, si butterà il riso, circa un bicchiera a testa, lasciandolo saltare pochi minuti e facendolo sfumare con un goccio di vino. La fiamma deve essere alta, così che l’alcol evapori. Passati pochi minuti, inizia la cottura del risotto, per circa venti minuti, a cui verrà aggiunto a mano a mano il brodo. Infine, aggiungere, olio e un’abbondante spolverata di Parmigiano.

Un altro modo per gustare le rape è in un’insalata di gamberi, carciofi con pecorino. È sufficiente pulire i gamberi, eliminando il guscio e il budellino bruno, prima di farli sbollentare qualche minuto in acqua. A questo punto si taglieranno a metà i cuori di carciofo che verranno cotti in padella per una decina di minuti. Sbucciare, poi, le rape e tagliarle a fettine sottili. Grattuggiare il pecorino in grosse scaglie, prima di impiattare gli ingredienti e condire il tutto con un filo di olio e un pizzico di sale.